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Eugenio Giovanardi e Diego De Simone raccontano i NFT

da Alessandro Carli

Estate 2013, Roma. Due ragazzi, senza saperlo, assistono a un evento storico e pionieristico, il concerto dei Muse registrato, per la prima volta, in 4K. Parte da qui la prima fatica letteraria di Diego De Simone (nella foto) ed Eugenio Giovanardi che nei giorni scorsi – dopo aver scoperto che all’Olimpico, in quel luglio di 9 anni fa, erano vicini – hanno dato alle stampe per goWare “Siamo tutti non fungibili”, una guida, come si legge sulla copertina, “per il tuo viaggio negli NFT”.

Senza spoilerare troppo i contenuti – basta avvertire il lettore che il volume è scritto in un linguaggio moderno, friendly (dà del “tu” a chi si avventura nelle pagine), piacevole e chiaro – partiamo dal capire cosa si cela dietro l’acronimo: l’NFT è, “nella sua forma più semplice, un certificato di autenticità per file digitali”. Sono, si legge ancora nel libro, “oggetti unici verificati e protetti da una blockchain, la stessa tecnologia utilizzata per le criptovalute”.

Non spaventino le parole anglofone: il viaggio è sì contemporaneo, ma molto reale, solido. “Come è accaduto negli anni Novanta – racconta Diego De Simone – con l’arrivo di Google e della posta elettronica, anche i NFT e la blockchain rappresentano una rivoluzione. Una rivoluzione che riguarda sia gli imprenditori che gli influencer. I NFT, che rappresentano un asset crypto unico e collezionabile, funzionano come beni di lusso e non hanno un ‘limite’ fisico, cioè li posso far vedere a tutto il mondo”.

Diego De Simone ed Eugenio Giovanardi, scrive nella prefazione Beppe Carella, sfidano “il lettore a sperimentare, a rendersi partecipe fino a consegnarli un ipotetico passaporto per diventare un cittadino di questo mondo”.

Inoltre ai lettori verrà inviato un NFT in omaggio, proprio perché lo scopo del libro è quello di spiegare come muoversi nell’ambito dei wallet e del marketplace ed allora il primo NFT sarà gratuito.

I possessori dell’NFT potranno vivere diverse esperienze, dall’utilizzarlo come maglietta indossabile nel metaverso, a votare dei progetti che verranno presentati nei prossimi mesi.

“Sono solo alcune delle esperienze che ci aiuteranno a capire meglio il mondo che verrà, anzi che è già qui, in modo semplice e chiaro” conclude De Simone.

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