Home Dal giornale La SMaC cambia “vestito”, mentre l’IGR riforma il suo impianto

La SMaC cambia “vestito”, mentre l’IGR riforma il suo impianto

da Daniele Bartolucci

La riforma dell’IGR entra nel vivo: il 5 aprile, infatti, è prevista in Commissione la presentazione delle linee guida. Una revisione delle imposte dirette che potrebbe portare, senza alzare le aliquote, ad un maggiore gettito per lo Stato di 16-20 milioni di euro, agendo su altre leve come le deduzioni e le detrazioni fiscali. Motivo per cui, essendo strumentale a questa attività, anche la SMaC farà parte del progetto. Anzi, ha già anticipato di fatto il progetto stesso con una nuova veste grafica (ideata dagli studenti dell’Università di San Marino nel concorso appena conclusosi), ma anche e soprattutto una nuova serie di servizi digitali che entreranno a regime entro l’anno. “Se non prima”, ha spiegato il Segretario di Stato alle Finanze, Marco Gatti, “visto che le attuali card scadranno a ottobre”.

LA RIFORMA DELL’IGR ENTRA NEL VIVO

“L’Imposta Generale sui Redditi risale alla riforma fiscale introdotta da una legge del 2013”, aveva spiegato il Segretario Marco Gatti qualche mese fa, “per cui era opportuno analizzarne impatto, operatività e risultati, al fine di migliorare alcuni aspetti, tra cui anche quello di garantire un’imposizione più equa e un gettito più alto per lo Stato. Un obiettivo che possiamo raggiungere senza innalzare le aliquote, ma aumentando la base imponibile. Questo si potrà ottenere intervenendo sulle deduzioni e detrazioni”. Senza entrare nel merito, Gatti aveva lasciato quindi intendere che le maglie oggi siano troppo larghe, basti pensare alla deducibilità tramite il circuito SMaC, che è di fatto un regime forfettario, o a tutte le agevolazioni presenti ad ogni livello. Già solo il riordino di queste ultime, si diceva qualche anno fa, avrebbe aumentato di qualche punto il gettito dello Stato, ma questa “revisione” pare ne porterà parecchi in più: “Il lavoro portato avanti in questi mesi ci ha permesso di fare anche delle stime, ovviamente prudenziali, su quello che potrà essere l’aumento del gettito e ci possiamo attendere che aumenti di circa 16 milioni di euro, con la possibilità di arrivare a circa 20 milioni intervenendo su quanti oggi, in alcuni casi, versano tasse all’estero invece che a San Marino. Si tratta di 16 milioni di euro sul prossimo bilancio e su quelli successivi”, aveva annunciato Gatti, spiegando che per arrivarci occorre completare l’iter legislativo in fretta e per questo con il Congresso di Stato era stata condivisa una tempistica puntuale, che ora è definita: si svolgerà infatti il 5 aprile in Commissione la presentazione della “Relazione Tecnica – Programmatica di indirizzo ai progetti di legge dell’introduzione della Carta dei Diritti del Contribuente e della Riforma dell’Imposta Generale sui Redditi”, ad opera proprio dello stesso Gatti, insieme al Progetto di legge “Norme per facilitare e semplificare l’avvio di attività economiche” e al Progetto di legge “Disciplina del negozio a tempo” (presentati entrambi dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio).

I NUOVI SERVIZI DIGITALI DELLA SMAC

“La volontà era quella di realizzare una nuova SMaC in grado di fornire servizi più digitalizzati e innovativi, quindi più adeguata alle esigenze dei consumatori attuali”, ha spiegato il Segretario di Stato per le Finanze durante la presentazione dei vincitori del concorso dell’Università. “Tra le principali novità ci sarà infatti la possibilità di eseguire, tramite applicativo, pagamenti direttamente dal proprio smartphone”. Oltre a questo, si legge nel bando di concorso, “la Segreteria di Stato per le Finanze ed il Bilancio entro la metà del 2022 lancerà una nuova serie di servizi collegati alla SMaC Card che ne potenzieranno e amplieranno le funzionalità.  La nuova SMaC Card avrà funzionalità sia fisiche che virtuali e sarà collegata ad un app dedicata; sarà dotata di un codice cvc per le operazioni on-line e di un Qr code per l’identificazione univoca da parte di altri gestionali (tessera sconto, mensa, tessera accesso servizi, ecc.). Attraverso l’app”, infine, “si potrà inoltre ricevere e trasferire denaro tra utenti. A partire da maggio 2022 inizierà l’attività di sostituzione dell’attuale SMaC card fisica corredata della relativa comunicazione a tutti gli utenti ed esercenti delle nuove possibilità d’uso relative al servizio”.

Una rivoluzione, di fatto, per il progetto SMaC (San marino Card) partito nel lontano 2008 come strumento di promozione dei consumi interni, che dà diritto ai possessori della Card di ottenere sconti e accumulare credito attraverso gli acquisti effettuati in Repubblica presso gli esercenti aderenti al circuito. Dal 2015, con l’avvio della certificazione telematica dei ricavi da parte di tutti gli operatori economici che effettuano cessioni di beni e/o servizi a privati attraverso POS SMaC (sia fisico che virtuale) il progetto SMaC ha poi trovato nuovi sviluppi tra i quali l’attestazione acquisti in territorio per lavoratori e pensionati sammarinesi ai fini della riduzione dell’imposta IGR a carico del compenso mensile (tema che ricade, come detto, nell’ambito della riforma in arrivo), carta di pagamento vs. gli esercenti che aderiscono alla sola certificazione telematica dei ricavi (PaGO! SMaC), ma anche carta di accesso al servizio mensa Fondo Servizi Sociali, a prezzo agevolato, per lavoratori, pensionati e studenti RSM.

IL CONCORSO PER GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ

Nelle more, dunque, dell’avvio dei nuovi servizi, la Segreteria di Stato per le Finanze ed il Bilancio ha lanciato un Concorso di Idee rivolto agli studenti del Corso di laurea in Design Unirsm, per la ridefinizione della nuova immagine e identità grafica della San Marino card e relativi servizi. “Abbiamo pensato per questo processo innovativo di valorizzare le risorse dell’Università e avviare assieme a loro il progetto per dare una nuova veste alla SMaC, più fresca e giovanile”, ha spiegato il Segretario Gatti, soddisfatto anche del successo raccolto in termini di adesioni: ben 25 progetti per un totale di 45 studenti coinvolti), tra cui ne sono stati selezionati 5 (3 premi più 2 menzioni d’onore) dalla giuria che ha raccolto accademici, rappresentanti della Segreteria di Stato per le Finanze e professionisti. I primi classificati, il cui progetto sarà dunque realizzato, sono: Andrea Ingrando, Salvo Pitingaro, Barbara Merlino e Alessandro Ricciardo. I quattro ragazzi sono stati premiati dal Segretario Gatti, nell’Aula Magna ‘Fausta Morganti’ della sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, insieme agli altri vincitori e alle due menzioni d’onore.

“È stata una sfida interessante”, hanno commentato, “anche perché usiamo la SMaC tutti i giorni. L’obiettivo era darle una veste giovanile e fresca, senza stravolgerla”. Oltre al fatto che la nuova carta sarà realizzata in materiale completamente riciclabile, con un’attenzione speciale all’ambiente. Il messaggio comprende quindi “il ritorno di una convenienza non solo economica ma che si ripercuote sul benessere e l’interesse di ognuno: esercenti, utenti e organi statali”.  Al secondo posto si è invece classificato il team composto da Asia Calesini, Obi Fidler, Michela Manenti, Nicole Marchi. Terzo posto per: Angelica Elise Vanni. Mentre le menzioni d’onore sono state attribuite ad Arianna Tura e al gruppo formato da Giuseppe Oliveri e Jacopo Bartoli).

Soddisfatto il direttore del corso di laurea magistrale in Design, Massimo Brignoni: “Oltre a essere un’iniziativa che risponde alla terza missione dell’Ateneo, rivolta alle collaborazioni e ai progetti realizzati per il territorio, questo è stato indubbiamente il concorso più partecipato nella storia del nostro percorso di studi. Non ci aspettavamo che questa sfida sarebbe stata colta da tanti studenti. Abbiamo dovuto scegliere tra tanti progetti, tutti meritevoli, e non è stato semplice individuare il vincitore. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno partecipato al concorso, auspico presto di poter intraprendere anche nuove collaborazioni tra il Governo e più specificatamente tra la mia Segreteria di Stato e l’Università”.

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