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San Marino: Fitch conferma il rating BB+ e outlook “stabile”

da Alessandro Carli

Visti i chiari di luna economici e politici, la conferma che dà l’agenzia Fitch Ratings a San Marino va letta in chiave positiva: il Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating (IDR) è rimasto “BB+” con un Outlook stabile.

I FATTORI CHIAVE DI RATING

Punti di forza strutturali, vulnerabilità fiscali e finanziarie: il rating ‘BB+’ di San Marino è supportato da livelli di ricchezza elevati con un PIL pro capite più vicino alla mediana ‘AAA’ rispetto alla mediana ‘BB’. Il rating beneficia inoltre di un settore delle esportazioni resiliente e di un’ampia posizione creditoria netta sull’estero, nonché di un sistema politico stabile. Il rating è gravato da un elevato onere del debito e da un settore bancario ampio e scarsamente capitalizzato.

SOLIDA RIPRESA ECONOMICA

Fitch stima che la crescita del PIL nel 2021 abbia raggiunto il 5% sulla base di dati alternativi, tra cui il PMI sammarinese, la produzione industriale e andamento del mercato del lavoro e del gettito fiscale. Gli arrivi di turisti hanno registrato un forte rimbalzo durante i mesi estivi e autunnali, ma sono nuovamente peggiorati a dicembre a causa di Omicron. L’economia sammarinese si era contratta del 6,6% nel 2020, registrando una performance molto migliore rispetto alla crisi finanziaria globale e leggermente migliore dell’economia italiana (-9%).

CRESCITA PIÙ DEBOLE

Le prospettive internazionali incerte durante la guerra in corso in Ucraina hanno portato Fitch a ridurre le sue previsioni di crescita al 3,0% dal 3,5% per il 2022. “Stimiamo che l’esposizione commerciale di San Marino a Russia, Ucraina e Bielorussia sia minima con le merci le esportazioni rappresentano meno dell’1% delle esportazioni totali di beni. Tuttavia, essendo un’economia piccola e aperta, San Marino è fortemente esposto alle condizioni economiche europee (soprattutto al suo principale partner commerciale, l’Italia) e uno shock più grave alla crescita e all’inflazione rappresenta un rischio al ribasso per le nostre proiezioni”.

L’aumento dei prezzi dell’energia e dei fattori di produzione avrà un impatto negativo sul settore manifatturiero chiave di San Marino, che ha rappresentato il 34% del valore aggiunto lordo nel 2020. “Prevediamo che l’inflazione sarà in media del 3% nel 2022 (rispetto al 2,1% nel 2021), supponendo che l’intervento del governo e un l’accordo di swap quinquennale di nuova costituzione attutirà in qualche modo l’impatto dei maggiori prezzi globali dell’energia e dell’elettricità, che sono ulteriormente aumentati dopo che la società di servizi pubblici sammarinesi ha concluso l’accordo di copertura”.

MIGLIORA IL BILANCIO

Le migliori prospettive di bilancio sosterranno la riduzione del debito, anche se da un punto di partenza più alto del previsto. Fitch stima un disavanzo di bilancio delle amministrazioni pubbliche del 5,7% del PIL (rispetto alla previsione di settembre del 6,5%) per il 2021 a causa della sottoesecuzione della spesa, anche per le misure di sostegno legate alla pandemia, e della maggiore crescita delle entrate, sostenuta da un forte mercato del lavoro e ripresa degli acquisti transfrontalieri. “Ci aspettiamo che il disavanzo si riduca al 2,3% nel 2022 e al 2,1% nel 2023, in parte sulla base dell’ipotesi che il governo possa riscuotere entrate aggiuntive da una riforma del sistema delle imposte sul reddito dal 2023 in poi, ma i tempi della riforma dell’IVA rimangono incerti”. Le autorità prevedono di attuare le riforme del sistema pensionistico nel 2023 per garantire la sostenibilità del fondo pensione pubblico a lungo termine”.

IL SETTORE BANCARIO

Il settore finanziario sammarinese, ampio e sovraccaricato, ha mostrato una relativa resilienza alla pandemia. Le significative misure di consolidamento e riduzione dei costi negli ultimi anni hanno migliorato la redditività del settore, che dovrebbe registrare un piccolo profitto nel 2021 per la prima volta in 12 anni. I livelli di liquidità sono migliorati nel 2021 grazie all’aumento dei depositi dei clienti e al rimborso anticipato da parte del governo di un’obbligazione zero coupon da 94 milioni di euro detenuta presso la banca statale Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Essendo un’economia completamente euroizzata, il sistema bancario non dispone di un prestatore di ultima istanza credibile. Una linea temporanea di pronti contro termine da 100 milioni di EUR con la BCE è stata istituita per far fronte a possibili esigenze di liquidità in euro del sistema bancario durante lo shock del Covid-19, ma non è stata ancora disegnata.

I CREDITI DETERIORATI

I NPL, i cosiddetti “crediti deteriorati pregressi”, si sono stabilizzati su livelli eccezionalmente elevati, raggiungendo il 60,6% dei prestiti lordi entro il terzo trimestre 2021 (35,8% al netto degli accantonamenti). Il parlamento sammarinese ha recentemente approvato una nuova legge per facilitare la riduzione degli NPL attraverso la cartolarizzazione.

A fine 2021, solo il 3% circa del totale dei prestiti era ancora soggetto a moratorie, limitando il rischio di ulteriori perdite legate alla pandemia. Allo stesso tempo, l’esposizione del settore a Russia, Ucraina e Bielorussia è limitata, senza esposizione diretta ai prestiti e piccole esposizioni sul versante dei depositi e dei titoli.

ESG – GOVERNANCE

San Marino ha un ESG Relevance Score (RS) di ‘5+’ sia per la stabilità e i diritti politici che per lo Stato di diritto, la qualità istituzionale e normativa e il controllo della corruzione. “Questi punteggi riflettono l’elevato peso che gli indicatori di governance della Banca mondiale (WBGI) hanno nel nostro modello di rating sovrano proprietario. La Repubblica di San Marino ha un punteggio WBGI elevato a 71,2, che riflette la sua lunga esperienza di transizioni politiche stabili e pacifiche, diritti ben consolidati di partecipazione al processo politico, forte capacità istituzionale, stato di diritto efficace e basso livello di corruzione”.

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