Home Notizie del Giorno Una rappresentanza dell’ISS ricevuta in udienza dagli Ecc.mi Capitani Reggenti

Una rappresentanza dell’ISS ricevuta in udienza dagli Ecc.mi Capitani Reggenti

da Redazione

Nel pomeriggio del 23 marzo, una rappresentanza del personale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, guidata dal Comitato Esecutivo e da alcuni Direttori delle Unità Operative, al coordinatore del personale sanitario e socio-sanitario, e da alcuni responsabili del  settore amministrativo, unitamente al personale della Segreteria di Stato per la Sanità, è stata ricevuti in udienza dagli Ecc.mi Capitani Reggenti Francesco Mussoni e Giacomo Simoncini.

Un ringraziamento dovuto, a tutto il personale dell’ISS di San Marino impegnato negli ultimi due anni a contrastare la pandemia di SARS-CoV-2. 

A introdurre l’udienza l’intervento del Segretario di Stato Roberto Ciavatta, che ha ricordato come “la riconoscenza per coloro che nel periodo dell’emergenza sanitaria si sono prodigati a tutela dell’interesse primario della nostra cittadinanza non può essere dimenticata. In particolare, il mio ringraziamento va a tutto il personale medico infermieristico, sanitario e socio-sanitario, al personale amministrativo ISS, all’Authority Sanitaria, ai Corpi Militari e di Polizia, alla Protezione Civile, alla Croce Rossa Sammarinese e ai tantissimi volontari”.

Un momento storico, quello vissuto negli ultimi due anni, che ha profondamente segnato la vita di tutta la cittadinanza. Ricorreva il 27 febbraio del 2020 quando, a San Marino, si registrava il primo paziente affetto dal virus da COVID-19.

“In pochi giorni, l’Ospedale di Stato ha dovuto rivoluzionarsi – ha ricordato Ciavatta -.  Abbiamo creato reparti di isolamento in tempi record, ampliato i posti letto per i pazienti della terapia intensiva. Il Pronto Soccorso era inondato di concittadini che necessitavano di cure urgenti, i medici e gli infermieri correvano da un reparto all’altro per sopperire alle tante richieste di salute. Dopo la prima fase contraddistinta da turbolenza e incertezza, da sentimenti di paura e sconforto, la scienza è corsa in nostro aiuto. Abbiamo potuto disporre (non senza difficoltà) dei primi vaccini e ricordo con sincera emozione e commozione, quel 23 febbraio del 2021, ad un anno dal primo caso di Covid-19, quando dopo grandi difficoltà sono giunte in Repubblica le prime 7.500 dosi di vaccino Sputnik-V. Una giornata segnata da sorrisi e grande gioia”.

“Ora, anche se la pandemia non è ancora debellata – ha concluso il suo discorso – lasciatemi testimoniare quanto mi senta orgoglioso nel rendere omaggio e ringraziare gli ospiti qui presenti. Mi si permetta di rivolgere anche un doveroso ringraziamento al personale della Segreteria di Stato da me rappresentata, per la costante attività svolta e l’amore dimostrato verso il proprio paese con un lavoro di squadra che ha conseguito risultati tangibili”.

A seguire, i commoventi discorsi del Dr. Pierluigi Arcangeli, responsabile del Gruppo Covid Territoriale e della Coordinatrice del personale sanitario non medico Elisabetta Ercolani, che hanno ringraziato la Reggenza, in rappresentanza del personale ISS.

“La pandemia ha tolto tanto, ad alcune persone più di altre, privandole degli affetti dei proprio cari – hanno ricordato-. Quello che il personale dell’ISS, la protezione civile e i tanti volontari hanno potuto fare è stare vicino ai cittadini, non solo attraverso le cure mediche, ma anche attraverso il supporto, l’ascolto, nella celerità delle vaccinazioni, compreso anche al trasporto di farmaci e generi alimentari. La pandemia ha tolto tanto, ma a tutti noi ha anche rappresentato uno stimolo a cambiare. Ci ha fatto capire che le risorse non sono infinite e ci ha costretto a ragionare sulla nostra vita e sull’importanza della nostra professione. Abbiamo capito cosa vuol dire, veramente, fare assistenza. Un concetto etico prima che medico”.

E hanno concluso i loro interventi con una rassicurazione: “Se ci saranno nuove ondate, ci saremo anche noi, come ci siamo stati finora. Non mancherà mai la forza, l’anima di un mondo sanitario che sta cambiando e che aspira ad essere sempre migliore”.

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