Home Dal giornale “Scuola e Cultura non si sono mai fermati in questi due anni”

“Scuola e Cultura non si sono mai fermati in questi due anni”

da Daniele Bartolucci

“Tra due giorni saranno due anni da quella domenica sera in cui si riunì un comitato d’emergenza composto da Segretari di Stato, Sanità e Protezione Civile che deliberò la chiusura della scuola a causa dell’emergenza da Covid-19. Dopo una settimana sarebbe iniziato il progressivo lockdown di servizi e uffici pubblici”. Con queste parole il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, l’Università e la Ricerca Scientifica, le Politiche Giovanili della Repubblica di San Marino Andrea Belluzzi ha aperto la conferenza stampa nel corso della quale, assieme al Direttore di Dipartimento Laura Gobbi, ai dirigenti del settore scuola di ogni ordine e grado, al Direttore del Centro Naturalistico e al Direttore dell’Istituto Musicale ha voluto fare il punto del percorso tracciato in questi due anni dalla sua Segreteria avendo affrontato, con enormi difficoltà. una pandemia.

BELLUZZI: “I PROGETTI NON SI SONO FERMATI”

“Il mondo dell’istruzione è quello che, dopo la sanità, ha subito gli effetti più forti e i rallentamenti più gravi dei suoi processi”, ha premesso Belluzzi. “Nonostante il Covid, questa Segreteria ha portato avanti numerosi progetti: l’Università ha fatto il suo ingresso nella Carta di Bologna, passaggio storico questo per San Marino che produrrà sviluppi importantissimi per quanto riguarda la crescita del nostro ateneo e la progettazione di nuovi corsi di laurea; abbiamo avviato un tavolo tecnico con il Ministero dell’Istruzione, arrivato al completamento di una prima tappa con il rinnovo di accordi per quanto riguarda il riconoscimento dei nostri titoli di studi e dei nostri percorsi formativi nella scuola dell’obbligo; abbiamo riportato a casa il Centro Naturalistico le cui funzioni didattica e formativa di laboratorio a cielo aperto sono fondamentali; abbiamo dato finalmente una casa all’Istituto Musicale Sammarinese che auspico possa lanciare nuovi progetti nel settore della formazione musicale; abbiamo avviato la riforma del settore della scuola per rispondere al problema del calo demografico nella scuola elementare attraverso la differenziazione dell’offerta formativa, attraverso l’introduzione di una proposta differenziata dell’orario scolastico nella scuola media, con l’inserimento dell’insegnamento della lingua spagnola nella scuola secondaria superiore che vedrà il suo proseguo nel corso dell’anno per rispondere al cambiamento dettato dalla società e dalle esigenze; per quanto attiene il tema dell’inclusione, abbiamo varato per i centri estivi un progetto nell’estate scorsa per tutti i bambini e i ragazzi che hanno una disabilità; abbiamo lavorato per restituire vitalità al nostro centro storico, alla nostra capitale con l’apertura del Museo del Francobollo e della Moneta e con la riapertura di Palazzo SUMS come luogo della cultura”.

Questi risultati “hanno portato a una maggiore fiducia nel sistema scolastico sammarinese da parte delle famiglie del nostro paese. Le 100 iscrizioni in più rispetto allo scorso anno nella scuola secondaria superiore ne sono la prova e segnano un successo dell’intero sistema scolastico”, ha concluso Andrea Belluzzi.

Anche il Direttore di Dipartimento Laura Gobbi ha voluto ringraziare tutti i dirigenti scolastici, i collaboratori e gli insegnanti per l’impegno profuso negli ultimi due anni, per come hanno reagito all’emergenza sanitaria e gestito una situazione del tutto imprevedibile. Ha ricordato l’adozione e l’introduzione dei nuovi curriculi. “che è stata una svolta epocale, perché disegnano la scuola e il futuro dei nostri giovani, ambienti di apprendimento, modelli didattici e metodi di insegnamento diversi, che delineano una nuova scuola, una nuova offerta formativa”.  Altro passaggio importante è stato anche quello per l’aggiornamento del Decreto sui titoli di studio per l’accesso all’insegnamento.

Tutti i presenti, infine, hanno  voluto rivolgere “un ringraziamento speciale ai bambini, agli studenti tutti per i quali, hanno detto tutti, ci si dovrà battere per ricostruire una socialità normale”.

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