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Aumentano le imprese: crescita in “tripla cifra”

da Alessandro Carli

Il “+122” imprese operanti a fine 2021 rispetto al 2020 (fonte UPECEDS, l’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica della Repubblica di San Marino) sono un segnale da leggere con attenzione e con positività: forse il vertice della crisi è stato davvero superato (nonostante l’incognita Covid sull’economia sia ancora presente) e si sta tornando verso una crescita.

Certo, i numero pre-pandemia non sono ancora stati raggiunti ma la volontà di “fare impresa” sta portando risultati interessanti. 

IL MONDO DELLE IMPRESE

Il numero totale delle imprese presenti e operanti in Repubblica, al 31 dicembre 2021, è stato pari a 4.957 unità registrando, rispetto al 31 dicembre 2020 (4.835), un incremento di 122 aziende (+2,5%).

Analizzando il trend dell’ultimo anno solare, l’unico settore con una variazione negativa rilevante è quello rappresentato da “Altre Attività di Servizi” (-13 unità pari al -2,4%). Mentre il settore “Attività manifatturiere” rimane più o meno stabile (-2 unità, da 495 a 493), si registra un incremento nei seguenti settori: “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli” (+53 unità pari al +5%), “Costruzioni” (+11 unità pari al +2,9%), “Istruzione” (+14 unità pari al +38,9), “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” (+8 unità pari al +4,5%) e “Attività Immobiliari” (+12 unità pari al +4,4%).

L’OCCUPAZIONE

I lavoratori dipendenti del settore privato, nell’ultimo anno, sono aumentati di 982 unità (+6,1%). L’aumento più consistente risiede principalmente nel settore “Attività Manifatturiere” (+403 lavoratori pari al +6,3%; dal 2020 al 2021 il totale è passato da 6.447 unità a 6.850), seguito dai settori “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” (+221 lavoratori pari al +8,2%), “Attività Professionali, Scientifiche e Tecniche” (+71 lavoratori pari al +8%) e da “Noleggio, Agenzie di Viaggio, Servizi di Supporto alle Imprese” (+56 lavoratori pari al +8,2%). I settori che hanno registrato un saldo negativo di occupati sono: “Attività Finanziarie e Assicurative” (-33 lavoratori pari al -5,2%), “Costruzioni (-15 lavoratori pari al -1,6%) e “Fornitura di Acqua; Reti Fognarie, Attività di Gestione dei Rifiuti e Risanamento” (-21 lavoratori pari al -28%).

Al 31 dicembre 2021 le forze di lavoro complessive sono pari a 23.211 unità, rispetto al 31 dicembre 2020 si evidenzia un aumento di 686 unità (+3%). I lavoratori dipendenti del privato sono 17.049 e, insieme a quelli del settore pubblico, rappresentano l’88,8% della forza lavoro. Le altre componenti della forza lavoro sono rappresentate da 1.578 lavoratori indipendenti (6,8% della forza lavoro) e 1.030 disoccupati totali (4,4%), di cui 685 sono disoccupati in senso stretto. Nel Settore Pubblico Allargato il numero dei lavoratori è diminuito di 10 unità rispetto a fine 2020, assestandosi a 3.554, la media annuale dei lavoratori è diminuita di 22 unità rispetto all’anno precedente. Considerando la variazione del numero di lavoratori all’interno degli Enti nel corso del 2021, si rileva che i lavoratori impiegati sono diminuiti di 14 unità nella PA (da 1.975 a 1.961), mentre sono aumentati di 27 unità presso l’Istituto di Sicurezza Sociale, passato da 1.089 dipendenti del 2020 agli attuali 1.116).

Negli ultimi dodici mesi il numero di frontalieri è aumentato del +9,7%, raggiungendo la cifra di 6.659 lavoratori (+589 unità), pari al 32,3% del totale dei lavoratori dipendenti (un anno fa la stessa proporzione si attestava sul 30,9%). Nella ripartizione per qualifica, i frontalieri sono principalmente “Operai” (57,2%) e “Impiegati” (40,8%), mentre solo l’1,7% rientra tra i dirigenti.

Al 31 dicembre 2021 i disoccupati totali ammontano a 1.030 unità (-257 rispetto al 31 dicembre 2020); di questi, 685 sono disoccupati in senso stretto (-310 rispetto al 31 dicembre 2020), ovvero coloro che si rendono immediatamente disponibili ad entrare nel mondo del lavoro. Tra i disoccupati in senso stretto, il titolo di studio prevalente è il diploma di maturità (33,4% del totale), mentre la percentuale di disoccupati laureati è pari al 12,7% con 87 unità. I disoccupati in senso stretto con età inferiore ai 30 anni sono diminuiti di 109 unità nell’ultimo anno, quelli con oltre 50 anni sono diminuiti di 101 unità.

LA CIG LIQUIDATA

La cassa integrazione guadagni liquidata nei primi nove mesi del 2021 (gennaio-settembre) ammonta a 3.522.445 euro, con un totale di 778 aziende che ne hanno fatto ricorso. Nello stesso periodo del 2020 la cassa integrazione ammontava a 11.662.221 euro e le aziende coinvolte erano 2.118. Nello stesso periodo del 2019 l’importo era stato di 2.124.694 euro e le aziende del territorio coinvolte erano solamente 288. Relativamente alle cause si rileva che l’importo liquidato per “Riduzione di attività per Covid-19” ammonta a 2.525.476 euro, pari al 71,7% dell’intero importo. L’Indennità Economica Speciale liquidata nel 2020 è pari a 445.864 euro.

TURISMO IN CRESCITA

Nel 2021 l’afflusso turistico è stato pari a 1.354.026 visitatori, registrando un incremento del +33% rispetto al 2020 ma un decremento del -28,9% rispetto al 2019, cioè dell’ultimo anno che ha preceduto la pandemia.

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