Home Dal giornale Editoriale: UE, svolta nucleare. E il Titano?

Editoriale: UE, svolta nucleare. E il Titano?

da Daniele Bartolucci

Gas e soprattutto nucleare sono entrambe fonti di transizione, utili quindi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. A metterlo nero su bianco, con una svolta epocale, è stata la Commissione europea nella sua proposta di atto delegato con il quale intende classificare le fonti di energia verdi. Tradotto: è qui che verranno convogliati anche miliardi di euro in investimenti. E adesso? “Questo è un passo importante verso il raggiungimento del nostro obiettivo ambientale”, ha spiegato la commissaria agli affari finanziari Mairead McGuinness. “Voglio precisare che questa classificazione non è uno strumento di politica energetica a livello europeo, ma piuttosto intende offrire utili punti di riferimento al settore finanziario. Le scelte energetiche rimangono nelle mani dei governi”. Se è vero che per Governi intenda ovviamente quelli degli attuali Paesi dell’Unione Europea (sempre che la proposta venga approvata dal Consiglio e dal Parlamento europei), tale concetto si estende anche a San Marino e alle scelte che il Governo (e il Paese in generale) dovranno compiere. Quali politiche energetiche per il futuro? Continuare a comprare tutto da fuori senza investire in impianti interni (che sarebbe impossibile per dimensioni), abbiamo visto, non è stata una buona scelta. E domani? Ora non è c’è più la questione se l’Europa produrrà più gas o più energia dal nucleare, perché la strada è tracciata. In verità lo era già da prima, visto che le centrali sono attive e molti Paesi le stanno rinnovando. Il punto però è che San Marino ora può e deve scegliere: comprerà o ci investirà?

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento