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Osservatorio Mercato Immobiliare, anche FIMAA Rimini nella commissione

da Alessandro Carli

FIMAA Confcommercio della provincia di Rimini, l’espressione territoriale della Federazione Italiana Mediatori e Agenti d’Affari, ha partecipato alla commissione OMI, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare: attraverso questa commissione le associazioni di categoria e gli ordini professionali rappresentativi dei tecnici, validano i dati territoriali presentati dall’Osservatorio che fa capo all’Agenzia delle Entrate. Per FIMAA-Confcommercio Rimini hanno partecipato alla commissione OMI il presidente Nello Salvati e la consigliera Maria Gabriella Cimino.

“I dati elaboratati da gennaio a giugno 2021 nella nostra provincia per quanto riguarda il settore residenziale – dice il presidente di FIMAA Rimini, Nello Salvati – indicano la ripartenza delle compravendite, che registrano un rialzo dei numeri, ritornando al trend positivo pre-pandemia. Sale in maniera importante il numero delle transazioni effettuate, dunque dei rogiti, rispetto allo stesso semestre del 2020, quando anche sul nostro settore incombeva il lockdown e tutto si era sostanzialmente bloccato. Nel primo semestre 2021 nella provincia di Rimini si sono registrati 2.138 rogiti, con un incremento del 53,8% rispetto al primo semestre 2020, in linea con gli incrementi regionali (53,4%) e nazionali (55,8%).
È dunque tornata la voglia di comprare casa: una percezione che abbiamo tuttora ogni giorno nel nostro lavoro, con un mercato immobiliare riapparso effervescente nell’ultima parte del 2021 con un trend che continua in questo primo mese del 2022. Ora restiamo in attesa che i dati OMI per il secondo semestre lo evidenzino: questi dati vengono elaborati con una tempistica un po’ lunga, ma sono gli unici dati ufficiali in termini di numerosità delle transazioni normalizzate (NTN) e di tendenza delle quotazioni medie.
L’area del Comune di Rimini rappresenta la quota del 42,1% del mercato immobiliare provinciale residenziale e nel primo semestre 2021 ha fatto registrare 900 rogiti (+41,6% sul primo semestre 2020), ma l’exploit maggiore lo ha avuto la macroarea Riviera Sud (Cattolica, Misano Adriatico e Riccione) con 569 NTN (+81,85% sullo stesso periodo 2020).
Registriamo anche un calo dei valori degli immobili su tutta la provincia. Ma anche qui si tratta di un calo fisiologico, che prosegue da diversi anni e fa ancora parte dello sgonfiamento progressivo della bolla immobiliare partita nel 2010. Nel nostro settore ci sono infatti fenomeni che si risolvono a stretto giro, ovvero nei 6-12 mesi, altri ad ampio raggio che proseguono per molti anni. Le percentuali di questo calo dei prezzi sono comunque risibili. La quotazione media provinciale si attesta in 2.241,00 €/m2 e risulta in discesa del -1,64% rispetto al 2°semestre 2020. A scendere maggiormente sono le quotazioni delle case in Valmarecchia (Santarcangelo, Poggio Torriana e Verucchio) che registrano un -2,62% e in Alta Valmarecchia (-2,45%), seguite da Rimini capoluogo (-1,89%) per una contrazione dei prezzi media sul territorio provinciale a -1,64%. La zona Riviera Sud, con i suoi 3.170 €/m2 si conferma la più costosa, nonostante il -1,18% sul semestre precedente.
Nell’ambito del Comune di Rimini, le transazioni numericamente maggiori si sono registrate nell’area periferica “Corona urbana” (201 nel semestre, con un +42,5% sul secondo semestre 2020) mentre in percentuale, la zona in cui si sono firmati più rogiti è stata quella del lungomare Di Vittorio, tra piazzale Toscanini e piazzale Croce (+233,1%). Tutte le zone di Rimini portano il segno più, tranne le flessioni di Torre Pedrera monte (-40,7%), San Vito e Corpolò, entrambe a -16.,7%, Viserba e Viserbella (-15,3%), Borgo San Giuliano (-0,3%). In sintesi, nel Comune di Rimini nel primo semestre 2021 ci sono state il 41,6% in più di rogiti sullo stesso semestre del 2020 e i prezzi delle case, in generale, sono scesi del 2,1%.
Non nascondo che nonostante i numeri non esaltanti del primo semestre 2021, i cali delle quotazioni sono infinitesimi e dunque mostrano che nonostante il periodo di grande incertezza che stiamo vivendo, il mattone tiene e le persone credono ancora in questo tipo di investimento. Sulle transazioni la dinamicità del mercato è un po’ frenata dai bonus e dagli incentivi per efficientamento energetico e ristrutturazioni che portano i proprietari a mantenere il bene. Rimaniamo comunque fiduciosi per il prossimo periodo, sperando di non dovere fare i conti con ulteriori restrizioni emergenziali che non favoriscono di certo un buon svolgimento di tutte le fasi della compravendita”.

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