Home Dal giornale Editoriale: il danno c’è stato, ora si eviti la beffa

Editoriale: il danno c’è stato, ora si eviti la beffa

da Daniele Bartolucci

La relazione finale della Commissione d’inchiesta sulle crisi bancarie ha messo in luce tutti i difetti di un sistema creato a cavallo del millennio, ma anche i tanti errori che sono stati commessi prima, durante e dopo. Errori che hanno portato ad un risultato chiaro a tutti: c’è un buco di oltre 1,5 miliardi di euro, una vera e propria voragine per un sistema piccolo come San Marino, a cui è stato chiamato a richiuderla, in pratica, solo lo Stato. Con soldi messi direttamente o garantiti dallo Stato, che ora pesano sulla collettività. Su questo tutti concordano, perché sono numeri. Quello su cui dovrebbero concordare sono però gli altri temi, a iniziare dal “come ripianare quel buco”. Un obiettivo ambizioso e coraggioso, visto che la politica fa sempre fatica a censurare se stessa (e la politica, intesa come potere decisionale e discrezionale, in questa faccenda c’entra eccome). Ma raggiungibile, a patto che  ci siano la volontà di perseguire le responsabilità e quella di creare (o rendere effettivamente operativi)  quegli “anticorpi” che tale “organismo” non aveva e ancora non ha oggi. È questo ciò che nella relazione della Commissione non c’è. Tutti l’hanno evidenziato, ma non basta. La politica non può limitarsi a criticare, ha l’onere di decidere. E in questo caso si tratta di decidere che Paese vuole essere San Marino.

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