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L’occhio di Simone Maria Fiorani ai tempi del Covid

da Alessandro Carli

Giovedì 19 marzo 2020, ore 9. “Ho preso tutto? Sì, mi sembra di sì… anzi, per non sbagliare, mi porto dietro lo zaino al completo con tre schede di memoria, due batterie cariche, un paio di obiettivi e naturalmente la macchina fotografica. Mi devo assolutamente ricordare anche la mascherina e i guanti, fondamentali per poter accedere all’ospedale. Ok andiamo!”.

Si apre con queste parole “SCATTI [D] ISTANTI”, il meraviglioso e duro lavoro fotografico di Simone Maria Fiorani e in vendita a 10 euro. L’importo totale ricavato dalla vendita aiuterà a sostenere i costi che il Paese ha dovuto sostenere e sta ancora sostenendo per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19.

“Tutto è iniziato quando è scoppiata la pandemia – racconta il fotografo -. Mi sono chiesto come potevo tornare utile. Sono figlio di un medico e ho pensato che mio padre sarebbe stato contento se avessi documentato quello che stava accadendo”.

Fiorani si mette in contatto con il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta e gli propone un racconto per immagini. Trenta “visite” all’ospedale, 800 scatti effettuati: circa 90 sono finiti nel volume.

“Mi sono mosso cercando di essere invisibile, una ‘presenza assente’: gli operatori sanitari erano ‘presi’ da quello che dovevano fare. Ho quindi ‘rubato’ gli scatti, come si suol dire, in quasi tutti i reparti. Non ho potuto accedere alla Terapia Intensiva: in quel caso ho ‘scattato’ attraverso il vetro. Le persone che ho visto e fotografato nei vari reparti sono medici, infermieri, inservienti, personale degli uffici direttivi e di gestione dell’emergenza. Non mi hanno prestato particolare attenzione, ma nei visi e negli sguardi che ho incontrato, ho raccolto e letto sempre la stessa frase: ‘insieme ce la faremo’. Giorno dopo giorno, mi sono reso conto della consapevolezza e del coraggio che hanno queste persone nell’unirsi e nel prendere scelte importanti, decisioni che riguardano la nostra esistenza”.

“Devo ammettere che più di una volta ho nascosto le mie emozioni dietro la macchina fotografica. In particolar modo quando hanno presentato i giovani del Covid Team; la loro istruttrice li ha chiamati figli. La commozione negli occhi e nel cuore era enorme quando hanno ufficializzato la chiusura del reparto Covid. Ci sono stati altri momenti di forte impatto emotivo quando la mattina i medici dovevano comunicare i decessi avvenuti nella notte, o quando sui volti si accendevano dei teneri sorrisi, dovuti alle manifestazioni di solidarietà da parte dei numerosi cittadini, che grazie ai loro gesti di estrema generosità, hanno donato un grandissimo sostegno morale a tutto il personale sanitario. Tutto è stato intenso. Tutto è stato indimenticabile, perfino nei dettagli non fotografati. Mi appartengono nel profondo, e spero che l’impegno e la devozione di tutto il personale ISS non venga dimenticato o non riconosciuto”.

“SCATTI [D] ISTANTI” può essere uno straordinario dono di Natale da regalare o regalarsi.

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