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Pesaro: prima donna alla guida degli Industriali

da Alessandro Carli

E’ Alessandra Baronciani, CEO di Isopak Group Spa di Pesaro, il nuovo presidente di Confindustria Pesaro Urbino per il quadriennio 2021-2025. E’ la prima donna a guidare l’Associazione e prende il posto di Mauro Papalini, il cui mandato si è concluso con l’assemblea di martedì mattina, svoltasi al Teatro Sperimentale di Pesaro, alla presenza del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Eletti anche i due vice presidenti: Vittorio Livi (Fiam Italia srl) e Gian Marco Scavolini (Scavolini Spa), che affiancheranno Flavio Tonetto, presidente della Piccola Industria e Davide Broccoli, presidente dei Giovani Imprenditori. “Confindustria Pesaro Urbino rappresenta da 75 anni un punto di riferimento locale, e pur nella metamorfosi ha sempre dato prova di compattezza, capacità di ascolto ed ha assunto all’occorrenza un ruolo di indirizzo per le imprese locali”, ha ricordato Baronciani. “L’assunzione di un incarico di rilevo come la guida di questa territoriale, fra l’altro come prima donna, mi obbliga a tenere in seria considerazione sia quanto tramandato dagli imprenditori che si sono alternati alla sua guida, sia dell’operato dei funzionari e il personale che collaborano al suo interno. Sono consapevole che la transizione della rappresentanza è in una fase una acuta, dobbiamo sfruttare l’attuale energia positiva di questa Territoriale per garantire un ulteriore consolidamento e crescita”.

BONOMI: “RIFORME E TAGLIO AL CUNEO FISCALE”

È stato poi il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a chiudere i lavori dell’assemblea pubblica: “L’inflazione preoccupa molto, sta raggiungendo livelli pericolosi” e “la ripresa che è un rimbalzo, non una crescita, è già a rischio: abbiamo delle componenti esterne come materie prime, costi delle materie prime, quando le troviamo, e costi energetici. Quindi anche l’innalzamento dell’eventuale costo del lavoro – ha avvertito Bonomi – ci metterebbe davvero in grave difficoltà sulla ripresa. L’inflazione sta raggiungendo livelli pericolosi, questo vuol dire un rincaro dei prezzi molto importante”. Rispondendo alle domande dei giornalisti sulle richieste dei sindacati per la manovra, Bonomi ha spiegato: “Siamo contenti che i sindacati la pensino come Confindustria, sono mesi che diciamo che bisogna tagliare il cuneo contributivo, il cuneo fiscale a favore dei dipendenti, per mettere loro più soldi in tasca, perché gli italiani se lo meritano. Gli 8 miliardi dedicati al taglio delle tasse, sono pochi ne servono almeno 13. Soprattutto, forse riusciremo anche a stimolare la domanda interna, perché se è vero che forse quest’anno faremo il record dell’export, 500 miliardi, la domanda interna è ferma da tanto tempo e dobbiamo stimolarla”.

PAPALINI: “L’IMPRESA È FONDAMENTALE PER TUTTI”

“Dobbiamo cambiare rotta nel più breve tempo possibile, perché in questo preciso momento storico l’impresa deve avere un ruolo fondamentale per la nostra crescita, come società”, ha invece avvertito il presidente uscente Papalini. “Non parlo di una crescita economica, qui c’è in gioco molto di più: la nostra cultura, la nostra conoscenza collettiva, la nostra capacità di stare al passo con i tempi e la possibilità della nostra e delle future generazioni di trovare liberamente un posto in Italia per competere nel mondo”. L’auspicio è di “scrollarsi di dosso tutti quei meccanismi per non decidere e non prendersi le responsabilità che troppo spesso sono maschera di un progressivo e costante ritardo nel fare le cose”.

ANIS: “BELLO VEDERE IMPRESE E  POLITICA COESI”

Ospite dell’assemblea di Confindustria Pesaro Urbino, anche una delegazione di ANIS guidata dal vice Presidente Marco Meloni, accompagnato dal Segretario Generale William Vagnini e da Romina Menicucci. “Facciamo i nostri migliori auguri alla nuova Presidente Baronciani, anche per un proficuo lavoro di collaborazione tra realtà così vicine come quelle del territorio sammarinese e marchigiano. Cogliamo con grande interesse”, commentano i rappresentanti ANIS, “gli spunti offerti da questa assemblea, in particolar modo un elemento che consideriamo fondamentale anche noi per il futuro dei nostri Paesi e delle singole comunità, ovvero la coesione tra tutte le parti della società nell’affrontare questa difficile situazione determinata dalla pandemia e dalle dinamiche che si stanno innescando nella vita di tutti noi, siano esse famiglie, imprese o istituzioni. E’ stato molto interessante ascoltare tutti i rappresentanti della società, a partire dalle istituzioni, gli enti locali e gli organismi politici, parlare in questi termini di impresa come strumento di crescita, non solo nell’interesse dell’imprenditore singolo, ma di tutta la comunità e del territorio in cui opera. Un messaggio importante che auspichiamo venga promosso anche a San Marino, dove non solo siamo di fronte alle sfide globali di cui si parla ormai in tutti i consessi nazionali e internazionali, ma anche riforme strutturali che non possiamo più procastinare. Serve consapevolezza e responsabilità, ma anche condivisione da parte di tutti gli attori se si vogliono superare gli ostacoli e concretizzare, attraverso lo sviluppo, una crescita di tutto il Paese”.

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