Contesto ambientale, accordi doganali, sicurezza del Paese sia dal punto di vista economico, operativo e politico: sono questi, in estrema sintesi, i punti di forza di San Marino in ambito economico ed imprenditoriale. A sostenerlo è “Infomercatiesteri”, il sito della Farnesina che ogni anno “promuove” i Paesi in cui fare (e/o portare) business e che anche per il 2021 ha inserito il Titano tra i “luoghi” più interessanti: il Monte difatti non presenta particolari rischi operativi, economici e politici. San Marino, si legge, “può vantare una elevata qualità dei servizi ed una snellezza amministrativa, in particolare per quanto riguarda i tempi necessari al rilascio delle licenze imprenditoriali”. L’uso della lingua italiana è ulteriore motivo di attrazione. La “corporate tax” è del 17% e possono essere applicate detassazioni degli utili in caso di reinvestimenti in innovazione tecnologica, risparmi energetici, riduzioni di agenti inquinanti, miglioramento dei processi produttivi esistenti o introduzione di nuove produzioni. Sostegno è accordato anche alle attività di ricerca e sviluppo.
DOVE INVESTIRE
I settori individuati dal portale degli Esteri italiano spaziano dall’industria manifatturiera al turismo ma anche alle attività dei servizi, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, le riparazioni di autoveicoli e motocicli.
Il tessuto imprenditoriale sammarinese, prosegue la “presentazione”, si sviluppa in un ampio raggio di settori, che includono la meccanica, le costruzioni, mobili, ceramiche, packaging, software aziendali, alberghiero e ristorazione.
Per quanto riguarda il commercio, “Infomercatiesteri” segnala l’apertura, a giugno 2021, del progetto “The Market San Marino Outlet Experience”, polo del fashion con griffe internazionali (Prada, Dolce e Gabbana, Roberto Cavalli, ecc.). Si tratta di un investimento di 150 milioni di euro promosso da Borletti Group, Aedes SIIQ, Dea Real Estate Advisor e VLG Capital srl sui 25mila metri quadrati in zona Rovereta. Con l’obiettivo di creare 500 nuovi posti di lavoro e un richiamo turistico capaci di attirare 2 milioni di nuovi visitatori (il dato non è aggiornato e non tiene conto delle ricadute del Covid, ndr) a San Marino e una stima di 200 milioni di ricavi l’anno a regime, il progetto è suscettibile di creare opportunità di investimento, occupazionali e crescita economica non solo per San Marino, ma anche per i territori italiani limitrofi.
COSA VENDERE
La popolazione di San Marino vanta un elevato tenore di vita (nel 2020 il PIL pro-capite è stato di 41.683 Euro) e si rivolge a una fascia medio-alta di prodotti (abbigliamento, autoveicoli, vacanze, oreficeria, arredamento, elettronica, ecc.). I turisti si rivolgono anche a prodotti di largo consumo.
ACCORDI DOGANALI
A seguito degli Accordi stipulati con i Paesi UE, vale anche per San Marino la soppressione dei dazi doganali sugli scambi all’interno dell’UE. Per quanto riguarda l’import da Paesi extra UE, gli importi dei dazi sono gli stessi stabiliti dai Paesi UE. Le formalità doganali di importazione sono espletate presso le dogane italiane abilitate.