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Il “Caso targhe” è sulla strada della risoluzione

da Daniele Bartolucci

Il via libera del Senato alla Legge europea 2019-2020 (che torna ora all’esame della Camera) avvia idealmente il countdown dell’attesissima soluzione al “caso targhe” per San Marino e, soprattutto per tutte le aziende della Repubblica. Grazie infatti ad un emendamento approvato il 2 novembre dai Senatori (in generale i voti a favore sono stati 199, nessun contrario e 22 astenuti) le disposizioni del “Decreto Sicurezza” (il 113/2018) “non si applicano ai conducenti residenti in Italia da oltre sessanta giorni che si trovano alla guida di veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino e nella disponibilità di imprese aventi sede nel territorio sammarinese, con le quali sono legati da un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione continuativa”. In pratica, si risolverebbe il problema, non di poco conto, che si è poi sommato a quello delle carte tachigrafiche e in ultimo anche al green pass, per lo svolgimento delle attività delle aziende con dipendenti italiani che conducono veicoli con targa sammarinese di proprietà dell’azienda. E non è casuale che tale soluzione sia arrivata proprio nell’ambito della “Legge europea”, visto che era stata proprio la XIV Commissione Permanente per le Politiche dell’Unione Europea a pungolare il Governo italiano, rilevando come “opportuna” l’estensione delle disposizioni di cui all’art. 93, comma 1 ter del codice della strada anche ai veicoli intestati a imprese costituite a San Marino. In buona sostanza, si potrebbe dire che il “caso targhe” si è risolto anche grazie all’Europa. Oltre, ovviamente ai rapporti diplomatici che hanno impegnato le Istituzioni sammarinesi sia a San Marino (vedi Governo, Segreterie di Stato, Ambasciata d’Italia…) sia a Roma (a iniziare dall’Ambasciatore della Repubblica di San Marino in Italia, Daniela Rotondaro). Come del resto ricorda anche la nota della Segreteria agli Esteri di questi giorni che ha informato puntualmente “dell’approvazione da parte del Senato della Repubblica Italiana, di un emendamento che andrà a sanare le problematiche sollevate con l’adozione del Decreto Sicurezza del dicembre 2018 che ricordiamo, poneva il divieto per i veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino e condotti da residenti in Italia da oltre 60 giorni, di circolare in territorio italiano; anche nell’ambito del successivo Decreto Semplificazioni non venne risolta definitamente la problematica. L’emendamento approvato in Senato”, prosegue la nota della Segreteria di Stato, “consentirà la circolazione in Italia di veicoli anche condotti da residenti in territorio Italiano da oltre 60 giorni con la presenza a bordo del proprietario; viene inoltre stabilita la possibilità per i conducenti residenti in Italia da oltre 60 giorni di condurre veicoli immatricolati nella Repubblica di San Marino, qualora gli stessi siano collegati ad imprese aventi sede nel territorio sammarinese da un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione continuativa”. 

Ora però, l’iter legislativo deve completarsi, perché dopo il Senato il testo dovrà essere approvato dalla Camera dei deputati e solo allora potrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale per sancirne l’entrata in vigore. Ovviamente non è certa la tempistica, ma c’è un ragionevole ottimismo dettato se non altro dalla conformazione della maggioranza che sostiene il Governo di Mario Draghi: difficilmente ci sarà un ritardo strumentale, né tantomeno sono prevedibili nuovi e ulteriori emendamenti. Per cui l’approvazione definitiva dovrebbe arrivare a breve, se non a brevissima distanza.

In ogni caso, “la Segreteria di Stato”, annuncia la nota, “provvederà celermente ad informare la cittadinanza delle definitiva adozione del provvedimento, che si iscrive nell’ambito della Legge Europea, la cui adozione avverrà attraverso l’imminente ritorno alla Camera dei Deputati e conseguente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Grazie ad un costante, abile ed intenso lavoro diplomatico e istituzionale si è pertanto conclusa una questione particolarmente sensibile in capo a lavoratori e cittadini sammarinesi”. Oltre a questo, la Segreteria di Stato rimarca anche “le più recenti interlocuzioni avvenute con alti rappresentanti istituzionali dei competenti Ministeri italiani, tesi ad accelerare l’iter d’adozione del provvedimento, che rappresenta altresì la conferma di un’ottima collaborazione con la controparte italiana su temi di forte impatto economico e sociale.  Da segnalare la più ampia collaborazione e la disponibilità del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell’Interno italiani che hanno recepito l’interesse pregnante per San Marino.  Parole di profonda soddisfazione sono state espresse dal Segretario per gli Affari Esteri Luca Beccari che si è personalmente ed istituzionalmente prodigato per il raggiungimento di questo risultato”.

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