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“La strategia della prevenzione è fondamentale”

da Daniele Bartolucci

L’iniziativa del prossimo 9 novembre “Strategie di prevenzione in materia di responsabilità d’impresa (L. 99/2013). Un confronto con il sistema italiano” spicca nel panorama degli appuntamenti, aperti anche ai non iscritti, del Master postuniversitario in diritto penale dell’impresa e dell’economia “Filippo Sgubbi”, istituito dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna. “Il profilo dell’incontro”, spiega infatti il Dott. Umberto Poli,  Dottore commercialista e revisore legale, componente del Consiglio scientifico e Docente del Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia dell’Università di Bologna, che interverrà tra i relatori durante il convegno, “rispecchia appieno la caratteristica peculiare che il primo Direttore, il Professor Filippo Sgubbi, ha voluto fissare nell’iter formativo del Master: «Il percorso dall’analisi teorica del dato normativo alla sua dimensione pratica aziendale». Pertanto lo svolgimento del convegno si sviluppa, a partire da temi dottrinali giuridici ed economici, sino alla concreta applicazione degli stessi nei contesti produttivi, commerciali e bancari, sotto la duplice visione sammarinese ed italiana, senza trascurare le istanze e gli orientamenti sovranazionali ed internazionali”. Inoltre “l’apertura dell’approccio non limitato dai confini tra Paesi rispecchia la crescita costante dell’internazionalizzazione degli scambi commerciali, motore principale dell’odierna economia dei mercati”.

FONDAZIONE FLAMINIA: VOLANO DI COMPETITIVITÀ

Il progetto formativo del Master, rivolto non solo a studenti, ma anche a manager e professionisti, è sostenuto dalla “Fondazione Flaminia per l’Università in Romagna”, Ente di diritto privato costituito da imprese, istituti di credito, associazioni di categoria ed enti pubblici, la cui mission è volta a stimolare l’incontro tra laureati e mondo economico e imprenditoriale al fine di promuovere l’arricchimento culturale orientato allo sviluppo di contesti aziendali maggiormente consapevoli e competitivi.

“La solida collaborazione culturale instaurata in Italia tra il Master, e quindi il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, e le Associazioni di categoria (Confindustria Romagna e Confindustria Emilia)”, prosegue il Dott. Poli, “può a buon titolo essere presa a modello di riferimento per una analoga iniziativa da sviluppare con ANIS nel prossimo futuro per fondere competenze teoriche e aspetti operativi che vedano, quali protagonisti, esperti del settore, studenti e imprese cooperare per una crescita imprenditoriale armonica e in linea con i più alti livelli internazionali. Il convegno “Strategie di prevenzione in materia di responsabilità d’impresa (L. 99/2013). Un confronto con il sistema italiano” si pone come primo passo in quest’ottica collaborativa.

FOCUS SULLA STRATEGIA DELLA PREVENZIONE

“Il tema della strategia della prevenzione”, entra nel merito dei temi del convegno il Dott. Poli, “rappresenta il fil rouge degli interventi dei relatori; in essa si fondono aspetti giuridici ed economici della moderna conduzione dell’impresa. In un sistema di mercato senza frontiere, estremamente dinamico, turbolento e connotato da una sempre maggiore alea, è opportuno che i singoli player adeguino i sistemi organizzativi e di gestione dei rischi secondo i più aggiornati e migliori standard suggeriti dalle teorie aziendalistiche, imbrigliate in un reticolo normativo che risponde sempre più a vincoli prescrittivi europeisti ed internazionali, in particolare per soddisfare le istanze dei modelli con obiettivi per lo sviluppo sostenibile. Ecco, quindi, l’importanza del rispetto dei criteri ESG: la dimensione ambientale e sociale (Enviromental, Social), unita agli aspetti di responsabilità di Governance delle imprese”. 

“Questo ultimo principio”, aggiunge quindi il Dott. Poli, “ha trovato espressione, in Italia, con la riforma del diritto societario, introdotta con il d.lgs. n. 6 del 17 gennaio 2003, e con la recente modifica dell’art. 2086 del codice civile che hanno ricondotto a prescrizione cogente elementi di governance già anticipati dalla prassi aziendale e dalla normativa ad adesione volontaria Codice di autodisciplina delle società quotate (dal 2021 Codice di Corporate Governance), emanata da Borsa Italiana Spa. Si parla, pertanto, di «assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa». Gli stessi aspetti organizzativi già oggetto dagli anni settanta del secolo scorso dei più avanzati modelli di sistemi di controllo interno e gestione dei rischi aziendali e dei loro costanti aggiornamenti, formulati dalla dottrina aziendalistica di matrice anglosassone ed applicati a livello internazionale dalle imprese dei paesi maggiormente industrializzati. Il riferimento esplicito della norma all’adeguatezza dei sistemi organizzativi in funzione della natura e delle dimensioni (in definitiva, in funzione del grado di rischio imprenditoriale), testo modellato per ricomprendere le fattispecie più complesse, consente tuttavia l’adattabilità della definizione a strutture e sistemi operativi di imprese di medie e piccole dimensioni. Modelli organizzativi aziendali ben strutturati ed oggetto di periodica revisione costituiscono il substrato necessario per l’adozione di strumenti che consentano anche un efficace presidio alla commissione di reati: ciò in considerazione del controllo ex ante sui processi di formazione e messa in atto delle decisioni che è consentito dagli adeguati assetti organizzativi.  Da qui la necessità per le imprese, al fine di operare con profitto sui mercati esteri ed essere compliant ai  princìpi ESG, di adottare modelli organizzativi riconosciuti in ambito internazionale dalla dottrina economica aziendale, anche al fine di prevenire la commissione di reati che possano rappresentare fonte di responsabilità per l’impresa, minandone la continuità aziendale. E, conseguentemente, da qui la rilevanza di un confronto tra esperienze, quella sammarinese e quella italiana, che da punti di partenza parzialmente diversi possono – e debbono, anche per ragioni di antica collaborazione internazionale – trovare punti di cointeressenza”.

IL PROGRAMMA

Il convegno “Strategie di prevenzione in materia di responsabilità d’impresa (l. 99/2013): un confronto con il sistema italiano”, patrocinato dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione normativa della Repubblica di San Marino e dall’Ambasciata d’Italia, si svolgerà il prossimo 9 novembre, alle ore 15:00, presso la Sala Titano del Centro Congressi Kursaal della Repubblica di San Marino.

Dopo gli indirizzi di saluto dell’On. Dott. Fabio Righi, Segretario di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio, la Ricerca Tecnologica, la Semplificazione Normativa della Repubblica di San Marino, del Dott. Giovanni Canzio, Primo Presidente emerito della Corte di Cassazione, Dirigente del Tribunale della Repubblica di San Marino, del Dott. Sergio Mercuri, Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica di San Marino, dell’Avv. Maria Selva, Presidente dell’Ordine degli Avvocati e Notai della Repubblica di San Marino, della Dott.ssa Manuela Graziani, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Repubblica di San Marino e del Dott. William Vagnini, Segretario Generale ANIS, e la presentazione dell’iniziativa da parte della Prof. Avv. Désirée Fondaroli, ordinario di diritto penale e Direttore del Master in Diritto penale dell’impresa e dell’economia “Filippo Sgubbi” dell’Università di Bologna, interverranno il Dott. Simon Luca Morsiani, Commissario della Legge, Tribunale Unico Repubblica di San Marino, il Dott. Renato Bricchetti, Presidente di Sezione della Corte Suprema di Cassazione, il Dott. Umberto Poli, Dottore commercialista e revisore legale, componente del Consiglio scientifico e Docente del Master in diritto penale dell’impresa e dell’economia dell’Università di Bologna, il Dott. Lino Sbraccia, Membro del Consiglio di Amministrazione di Assoservizi s.r.l., il Prof. Ing. Paolo Pietrogrande, Managing Partner, Netplan Management Consulting LLC, l’Avv. Andrea Tassi, Responsabile della funzione di Internal Audit del gruppo Bper.

Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Ordine Avvocati e Notai e ODCEC della Repubblica di San Marino e con ANIS.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.masterpenaleimpresa.it

L’INTERVENTO

La normativa e la prassi applicativa in tema di responsabilità d’impresa sono il frutto di un articolato processo che ha dato ulteriore soggettività e nuova responsabilità alle imprese in nome della sostenibilità.

La costruzione giuridica ha carattere evolutivo e si fonda su un lungo dibattito sui contenuti tenuto nelle sedi multilaterali, che si sono gradatamente rivolte – anche in questo campo – al settore privato oltre che ai governi e alla società civile.

Dobbiamo essere consapevoli che il recepimento nei nostri ordinamenti di queste innovazioni, ancora prima di provvedere alle situazioni più gravi di patologia dell’impresa, mira a prevenire una varietà di malfunzionamenti che potrebbero pregiudicare la performance economica e l’impatto auspicato sulla società o sull’ambiente. La definizione di ruoli, procedure, organigrammi e l’attribuzione di compiti e funzioni rispondono a questa logica organizzativa, intesa come principale garanzia contro la molteplicità dei rischi di incorrere in corsi d’azione contrari ai criteri di sostenibilità.

Imprese di San Marino e italiane sono sempre più integrate e spesso alleate nel concorrere non solo sui rispettivi mercati ma su quello europeo ed internazionale. Condividere migliori prassi organizzative e gestionali prepara le imprese ad affrontare in modo più attrezzato i rapporti con fornitori, clienti ed altri partner, interlocutori già oggi molto sensibili a forme di rendicontazione ispirate a questo set di valori.

L’operato degli ultimi decenni di lavoro nelle relazioni internazionali dimostra che l’affermarsi del principio di sostenibilità si traduce prima in strumenti di indirizzo delle maggiori organizzazioni internazionali, poi, gradatamente, esso si trasferisce in disposizioni talvolta di soft law e poi in atti cogenti di ordinamenti regionali e nazionale.

Tale processo attinge non solo all’elaborazione intergovernativa e multilaterale ma anche ad una spontanea iniziativa del mondo del settore privato consapevole di dover innovare sul piano gestionale e operativo per evitare, in ultima analisi, l’insuccesso economico o il fallimento di mercato. Esso viene in più forme incoraggiato dall’Unione Europea motivo in più per procedere sulla strada dell’Accordo di Associazione.

Dedicare tempo e risorse all’organizzazione dell’impresa agevola altresì la realizzazione di quelle nuove forme di rendicontazione che, ora per obbligo normativo, ora per scelta, consentono un monitoraggio più tempestivo ed affidabile del normale bilancio.

Inoltre le imprese italiane e sanmarinesi che competono sui mercati internazionali, oltre che del vantaggio tecnologico e della qualità del loro prodotto, si avvalgono anche di un capitale non materiale di reputazione. Quest’ultimo oggi si fonda non solo su una tradizione di lavoro consolidata nel tempo ma anche sulla capacità di assimilare le nuove esigenze organizzative dei principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Essi vengono infatti declinati anche attraverso una struttura organizzativa più trasparente che riconduca ruoli e responsabilità a determinati soggetti. Ovviamente il grado di articolazione di queste strutture organizzative deve essere commisurato alle loro dimensioni imprenditoriali e al livello di ambizione nell’espandersi sui mercati.

Recenti appuntamenti fieristici ed espositivi hanno mostrato il reciproco vantaggio nell’affiancare l’immagine della impresa che opera da San Marino con quella italiana e anche con il made in Italy. L’iniziativa dell’EXPO di Dubai – per il quale piangiamo la prematura scomparsa del Commissario della Repubblica di San Marino Mauro Maiani – ne è un esempio. Il grado di collaborazione fra le due presenze a Dubai e quindi sulla scena internazionale è stata il frutto di un dialogo fra Commissariati, presenza diplomatica e tutte le Autorità coinvolte.

In sostanza tale sintonia, già realizzata sul piano dei prodotti e della qualità, oggi deve estendersi anche agli altri ambiti organizzativi e gestionali. Essi sono elementi che crescentemente qualificano l’impresa nel confronto con la concorrenza a partire dai mercati europei e internazionali.

Dott. Sergio Mercuri Ambasciatore d’Italia presso la Repubblica di San Marino

IL MASTER

Il Master postuniversitario in diritto penale dell’impresa e dell’economia “Filippo Sgubbi”, istituito dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna è pronto ad aprire i battenti della sua ottava edizione, che verrà inaugurata il 25 febbraio 2022. Come sempre, l’obiettivo è quello di affinare le competenze specifiche nei diversi ambiti dell’attività d’impresa, agevolando l’interazione tra le specializzazioni economico-giuridiche e le esperienze imprenditoriali.

Per informazioni sul corso: 

www.masterpenaleimpresa.it info@masterpenaleimpresa.it Mentre per informazioni sull’iscrizione: 

master@fondazioneflaminia.it

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