Home Notizie del Giorno Visto per voi a teatro: “Promenade de Santé” di Timi e Mascino

Visto per voi a teatro: “Promenade de Santé” di Timi e Mascino

da Alessandro Carli

Il background cinematografico del regista Giuseppe Piccioni, al debutto a teatro con “Promenade de Santé”, è il vero fil rouge che attraversa i 70 minuti dell’atto unico scritto da Nicolas Bedos e che Filippo Timi e Lucia Mascino (foto: Laila Pozzo) hanno offerto, il 2 novembre, al pubblico del Nuovo di Dogana.

Piccioni, nel dare una forma scenica alla pièce, attinge ad un vasto repertorio artistico: due brani dei Beatles (“Come together” e “All you need is love”), la fulminarietà dei “botta e risposta” de “Il Dio del massacro” di Yasmina Reza per quanto riguarda il ritmo dialogico (ma non con la stessa efficacia) mentre per la scenografia – due panchine – i riferimenti sono un omaggio, più o meno consapevole, a due testi di Samuel Beckett, la novella “Primo amore” e soprattutto “Aspettando Godot” (con la differenza che al posto dell’albero, qui troviamo un lampione).

La trama, lineare e facilmente fruibile (anche se penalizzata dall’acustica: il timbro di Lucia “esce”, la voce di Filippo invece spesso si ferma a metà platea), zooma una relazione d’amore e di sesso tra un uomo, Timi, e una donna, Mascino, all’interno e all’esterno di una clinica psichiatrica. Lui, alcolista e alcolizzato (sono due stati diversi), lei invece ninfomane e ballerina, a seconda dei giorni, che gioca a fare la femme fatale e la Lolita. Sul fondale, le immagini “cinematografiche” della struttura che li accoglie, soprattutto il parco; sullo sfondo, ma solo evocato dalle parole, un medico, il metronomo dello spettacolo. È attorno a lui difatti, al suo fantasma, che si compie il gioco delle parti: la malattia mentale dei protagonisti crea allucinazioni nella donna che, nella sua solitudine psicologica e allucinatoria, “vede” in Timi lo psichiatra che la cura e gli srotola addosso tutti i “personaggi” che ha la mente le ha imposto di recitare.

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