Come si è evoluto il comparto industriale in questi ultimi anni? Quali i settori di produzione che hanno aumentato il loro “peso” e quali invece sono calati? E ancora, quali sono infine spariti del tutto? Oltre ai dati statistici che mensilmente possiamo analizzare grazie al supporto dell’Ufficio Statistica, un’ulteriore chiave di lettura è data dall’Indice di Produzione Industriale che viene elaborato nel GDDS (il sistema generale di diffusione dei dati introdotto dal Fondo Monetario Internazionale nel dicembre 1997), che misura mese per mese da gennaio 2014 gli aumenti o i decrementi di ogni settore produttivo. Tale indice non può essere paragonato, per il momento, a quello utilizzato per altri Paesi, essendo limitato all’analisi del consumo energetico delle aziende sammarinesi (ovviamente del campione selezionato), ma ha comunque un valore per determinare una prima risposta alle domande iniziali. Oltre al dato generale che ha visto crescere tale indice dai 154 punti del 2014 agli attuali 186, con un incremento di oltre 50 punti tra maggio 2020 e maggio 2021 (nella serie storica analizzata, gli anni “peggiori” sono stati il 2016 e proprio il 2020).
I SETTORI PRODUTTIVI IN CRESCITA
Fatte dunque le premesse del caso, si possono comunque evidenziare quegli ambiti produttivi che dal 2014 al 2021 sono cresciuti nel tempo, considerato che il valore espresso dall’indice viene calcolato con base 2000=100. Tra questi troviamo ad esempio la “Fabbricazione di Carta e di Prodotti di Carta”, la “Fabbricazione di Articoli in Gomma e Materie Plastiche” e la “Fabbricazione di Mobili”, che sono i tre ambiti produttivi con l’indice più alto in assoluto a maggio 2021, anche se il settore “Carta” soprattutto ha subito degli scostamenti importanti tra un anno e l’altro. Stessa dinamica di tanti altri ambiti, che comunque sono cresciuti nel corso del decennio: ad esempio la “Fabbricazione di Prodotti Farmaceutici di Base e Preparati Farmaceutici”, la “Fabbricazione di Prodotti in Metallo (esclusi Macchinari e Attrezzature)” e “Industria del Legno e dei Prodotti in Legno e Sughero (esclusi i Mobili); Fabbricazione di Articoli in Paglia e Materiali da Intreccio”.
I SETTORI IN CALO E QUELLI SCOMPARSI
Interessante notare, parimenti agli aumenti, anche i settori in cui si sono evidenziati degli scostamenti in negativo. Tra questi troviamo: “Confezione di Articoli di Abbigliamento; Confezione di Articoli in Pelle e Pelliccia” (che, però, ha un indice aumentato tra 2020 e 2021), “Fabbricazione di Prodotti Chimici” (anch’esso in aumento nel 2021 rispetto all’anno precedente) e “Fabbricazione di Apparecchiature Elettriche ed Apparecchiature per Uso Domestico non Elettriche” (in aumento nel 2021, ma in calo tra il 2017 e il 2019).
Al contempo, interi settori sono scomparsi dall’analisi, vuoi perché non ci sono più aziende operative in quel determinato ambito (è il caso di “Stampa e Riproduzione di Supporti Registrazione”, la cui unica azienda campionata ha cessato l’attività), oppure operano in ambiti differenti come attività prevalente (vedi riforma dei codici ATECO) e quindi hanno modificato il loro oggetto sociale nel corso degli anni, in particolare tra il 2017 e il 2018, quando sono “scomparsi” dall’analisi gli ambiti “Fabbricazione di Macchinari ed Apparecchiature Nca” e “Fabbricazione di Autoveicoli, Rimorchi e Semirimorchi”. Mentre resta assente nel panorama sammarinese, come è sempre stato, il settore “Metallurgia”, per lo sviluppo del quale, chiaramente, servirebbero industrie specifiche ma soprattutto una capacità estrattiva che il Monte Titano non offre. In futuro, però, non è detto che non si possa indirettamente insediare qualche impresa siderurgica specializzata nell’ambito dei “rottami metallici”, da cui produrre appunto metallo riutilizzabile anche in altri ambiti.
I DATI EGDDS DEL FMI
“Dall’aprile 2008”, si legge nella sezione dell’UPECEDS dedicata ai dati eGDDS, “la Repubblica di San Marino è entrata a far parte del GDDS (General Data Dissemination System), il sistema generale di diffusione dei dati introdotto dal Fondo Monetario Internazionale nel dicembre 1997. Gli scopi del GDDS sono i seguenti: incoraggiare gli Stati membri creare una struttura per valutare la necessità di miglioramento dei dati e stabilire le priorità guidare gli Stati membri alla pubblicazione di statistiche economiche, finanziarie e socio demografiche assicurando che siano complete, tempestive, accessibili e affidabili. La partecipazione al GDDS è volontaria e gli stati membri devono: impegnarsi ad utilizzare il GDDS come struttura per l’elaborazione statistica nominare un coordinatore preparare le procedure (metadati) che descrivono i metodi di produzione e diffusione di statistiche ufficiali fornire un quadro sui provvedimenti da adottare nel breve e nel lungo periodo per migliorare il proprio sistema di produzione e diffusione del dato. Il GDDS è strutturato attorno a quattro dimensioni del dato: caratteristiche, qualità, accessibilità e integrità. Occorre inoltre dichiarare per ogni dato pubblicato la copertura, la periodicità e la tempestività di pubblicazione. Dal gennaio 2020 la Repubblica di San Marino ha rafforzato il suo impegno nella diffusione dei dati, implementando il sistema esistente (GDDS) con le nuove procedure definite dal e-GDDS (Enhanced General Data Dissemination System). Il sistema e-GDDS è stato istituito dal Consiglio Esecutivo dell’FMI nel maggio 2015 in sostituzione del sistema GDDS, creato nel 1997, per sostenere una maggiore trasparenza dei dati, incoraggiare lo sviluppo statistico e contribuire a creare sinergie tra diffusione e sorveglianza dei dati”.