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Fatturazione elettronica, ora si parte davvero

da Daniele Bartolucci

Mancano meno di due settimane all’introduzione della fatturazione elettronica nell’ambito degli scambi commerciali tra San Marino e Italia: una novità che porterà diverse semplificazioni attese dal mondo imprenditoriale, soprattutto importanti benefici in termini di tempo e oneri amministrativi. La “nuova 134”, ovvero il Decreto che sostituirà, perfezionandola, la Legge 21 dicembre del 1993 nr.134, attualmente in vigore, consentirà infatti di “dialogare” al meglio con i propri clienti e fornitori italiani, riportando il sistema San Marino in linea con l’evoluzione avvenuta in Italia qualche anno addietro. Di fatto, è diventata infatti una questione commerciale sotto molti punti di vista, che in questo momento penalizza gli operatori sammarinesi, obbligati come noto a gestire tali procedure con le fatture cartacee: una modalità che i loro clienti e fornitori italiani non solo considerano vecchia e antiquata, ma anche lenta e dispendiosa, visto che l’automatizzazione data dalla digitalizzazione – e la conseguente gestione/archiviazione/ricerca in real time – ha probabilmente liberato anche parecchie risorse, sia fisiche se si pensa agli archivi, sia umane, se si pensa ai tanti amministrativi che dovevano essere impiegati in queste formalità burocratiche e che oggi possono dedicarsi ad altro in azienda. Anche se dal 1 ottobre scatterà la fase “facoltativa” per gli operatori sammarinesi (l’obbligatorietà per tutti tranne le esenzioni previste dalla nuova legge è da luglio 2022), è ragionevole aspettarsi che le imprese italiane inizino fin da subito a emettere fatture elettroniche verso i propri clienti sammarinesi, avendo già tutte le strumentazioni attive e il personale abilitato e formato a dovere in questi ultimi anni. Probabilmente anche i clienti italiani chiederanno la stessa cosa, quindi per le imprese sammarinesi, come è stato sollecitato più volte, occorre prepararsi al meglio. Invero, molte aziende si sono già approcciate a questo cambiamento con il dovuto anticipo e sono pronte a sfruttare i benefici delle nuove procedure. Altre lo stanno facendo ora e altre ancora, invece, non hanno ancora approfondito adeguatamente la questione. E’ vero che ci sono quindi diversi mesi prima dell’obbligatorietà, ma conviene sfruttare questa prima “apertura” per entrare a regime quanto prima.

ANIS AL FIANCO DELLE IMPRESE: ECCO IL SEMINARIO

È un passo in avanti importante, quindi, quello che avverrà il 1 ottobre, quando entrerà in vigore la nuova procedura, ma non esente da dubbi e incertezze, come del resto è avvenuto inizialmente (e solo inizialmente, va sottolineato) in Italia. Anche per questo ANIS, che ha sollecitato da tempo questo passaggio, considerato obiettivamente anche propedeutico all’introduzione finalmente dell’IVA a San Marino, ha deciso di organizzare un seminario sul tema, che si svolgerà il prossimo giovedì 23 settembre, dalle 9:30 e alle 12:30, in video conferenza. L’evento è riservato ai soli associati ANIS, previa iscrizione gratuita entro e non oltre il prossimo lunedì 20 settembre all’indirizzo e-mail anis@anis.sm.

Il programma prevede un iniziale saluto del Segretario Generale di ANIS, William Vagnini, a cui seguiranno gli interventi tecnici degli esperti invitati dall’Associazione, compreso quello dell’Avv. Davide Gasperoni,  Direttore dell’Ufficio Tributario. A seguire, relazionerà sul tema “I nuovi accordi sull’interscambio San Marino/Italia” il Dott. Giampaolo Giuliani, mentre il Dott. Fabrizio Cremoni relazionerà su “Le vendite a distanza e il Rappresentante fiscale”. A chiudere gli invertenti, l’Ing. Eugenia Skvortsova, l’Ing. Gianluca Giri e il Dott. Alessandro Ranocchini che approfondiranno invece gli “Aspetti della gestione informatica della fatturazione elettronica”. Al termine di questa prima fase, sarà dato ampio spazio al confronto con i partecipanti, i quali potranno inoltrare le loro domande sulla chat. I relatori risponderanno alle domande di carattere strettamente tecnico, mentre saranno prese in carico quelle che richiedono ancora chiarimenti interpretativi e le relative risposte saranno pubblicate sul sito.

IL REGOLAMENTO

L’introduzione della fatturazione elettronica per l’interscambio tra San Marino e l’Italia, come noto, non è stato a livello burocratico e tecnico un passaggio semplice come invece lo era stata la volontà politica dei due Paesi, formalizzata quasi due anni fa, di modificare le procedure cartacee (che comunque sono ancora in vigore). Di conseguenza, la documentazione e i provvedimenti che servono a “raccontare” questa nuova fase, sono diversi e complessi. In primis ci sono il Decreto Delegato 5 agosto 2021 n. 147 “Nuove disposizioni nella disciplina dell’interscambio di beni tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica Italiana-Modifiche alla Legge 21 Dicembre 1993 n. 134” e il Decreto Delegato 5 agosto 2021 N.148 “Della fattura elettronica nell’interscambio di beni e servizi con l’Italia”, quindi il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 21 giugno 2021 “Disciplina agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto dei rapporti di scambio tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino” (pubblicato in GU n. 168 del 15 luglio 2021) e, infine, la Circolare dell’Agenzia delle Entrate Prot. n. 2021/211273 riportante le “Regole tecniche per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche per le operazioni effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato e soggetti residenti nella Repubblica di San Marino ai sensi dell’art. 12 Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, c.d. Decreto Crescita, convertito con modificazioni nella Legge 28 giugno 2019, n. 58” e, per la parte sammarinese, il Regolamento 8 Settembre 2021 nr 14 sulle “Regole tecniche e procedurali per la formazione, l’emissione, la trasmissione e la ricezione da parte degli operatori economici sammarinesi della fattura in formato elettronico nell’interscambio di beni e servizi con l’Italia”.

Proprio questo Regolamento sarà oggetto di approfondimento anche nel seminario del 22 settembre organizzato da ANIS (vedi articolo a fianco), essendo di fatto il testo principale di riferimento per gli operatori economici e i loro responsabili amministrativi. Ad esempio si specifica il formato di emissione, la dimensione massima (il singolo file fattura non può superare i 5MB )e la modalità di interazione con l’Uhb-SM.

In via preliminare, “le fatture elettroniche – in base al Regolamento numero 14 del 2021 – possono essere trasmesse all’HUB-SM come di seguito descritto: a) un file fattura in formato XML che rispetti le regole descritte nella sezione 2 Fatturazione elettronica – Formato della fattura;  b) un file archivio compresso in formato ZIP, contenente uno o più file fattura che rispettino quanto descritto al precedente punto (a)”.

E come avviene la trasmissione dei file fattura all’HUB-SM? Essa può essere effettuata sia via WEB Service (facendo riferimento all’apposito manuale “WEB Service Fatturazione elettronica OE” pubblicato sul sito della Segreteria alle Finanze), oppure tramite funzionalità dedicate del servizio TribWEB, alla voce “Upload File FE Export” (in questo caso, il riferimento è all’Allegato B del regolamento “Regole tecniche e procedurali per la formazione, l’emissione, la trasmissione e la ricezione da parte degli operatori economici sammarinesi della fattura in formato elettronico nell’interscambio di beni e servizi con l’Italia”). Il sistema è a prova di errore, in quanto l’HUB-SM rigetta la trasmissione di un file fattura, determinandone lo scarto, se il nome del file non rispetta le regole sopra descritte o è uguale al nome di un file già trasmesso in precedenza, ma anche se si rilevano errori nella struttura o nel contenuto del file. “Lo scarto di un file fattura”, ricorda il Regolamento nr. 14, “obbliga a considerare non-emessa la fattura in esso contenuta”.

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