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Palazzo Begni diventa una galleria virtuale

da Alessandro Carli

Porta l’autorevole firma del professor Pier Giorgio Pasini la nuova Galleria Virtuale di Palazzo Begni, “pensata” da Valentina Garavini e poi sviluppata e realizzata da AC&D Solutions. In occasione della presentazione, il professore ha “raccontato” la storia dell’edificio, secondo solo a Palazzo Pubblico per importanza istituzionale in quanto al suo interno sono ospitate le Segreterie agli Esteri (appunto) e quella alle Finanze. “Palazzo Begni è molto importante perché conserva decorazioni antiche” ha esordito. Poi spazio alla storia della famiglia Begni, non originaria della Repubblica bensì da Monte Cerignone, quindi dal Montefeltro. Una famiglia ricca e molto conosciuta sul Titano: il suo rappresentante più importante, Giuliano, è stato cinque volte Capitano Reggente. Ai Begni “venne permesso di costruire all’interno dell’ultima cinta muraria del Cinquecento, in Contrada Omerelli, una zona importante in quanto collegava il Centro storico a Mercatale. Le 12 stanze sono a pianta quadrata, le finestre sono posizionate o verso il Monte o verso la Carpegna”. Oggi a Oriente si staglia l’Ara dei Volontari, costruita nel 1928, “ma ai i tempi lo sguardo si allungava sui giardini e il verde”. Tutte le camere, ha proseguito, “erano senza corridoi. Stanze di ‘rappresentanza’ tranne una che, dalle decorazioni – lo Zodiaco – doveva essere adibita a camera per dormire”.

Negli anni Palazzo Begni è stato oggetto di restauro: le decorazioni, così ancora il professor Pasini, “sono di gusto neoclassico e romantico, tipico dell’epoca (siamo tra le fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, ndr)”. I quadri che impreziosiscono la Sala d’Onore hanno una storia curiosa: “Vennero eseguiti da un autore di Parigi nel 1877 a cui vennero fatte pervenire una serie di foto in bianco e nero. Fu invitato in Repubblica per “vedere” i colori ma al suo arrivo trovò il Monte imbiancato dalla neve e quindi “dipinse” con la fantasia.

Tra i tesori del Palazzo anche i ritratti dei governanti di tutta Europa: tra i più antichi, quello di una Regina del Regno Unito vestita di nero in quanto è stato eseguito nell’anno in cui ha perduto il marito.

Il professore si è poi soffermato sulla “stanza più bella”, la “stanza delle Arti”, quella del Segretario agli Esteri. “Il soffitto vede al centro una Venere su un carro e sul perimetro le quattro stagioni. Ognuna di loro è ‘accompagnata’ dalle arti”.  

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