La doppia impresa di Alessandra Perilli e Gian Marco Berti verrà celebrata nei libri di storia (anche se l’edizione di Parigi non è così lontana, ndr), ma l’eco mediatica che hanno avuto queste medaglie è impressionante. E’ una storia che merita di essere raccontata, ma anche sfruttata. Perché non capita tutti i giorni sentire parlare in tutte le lingue del mondo di San Marino, ma soprattutto in chiave più che positiva. Lo sport e in particolar modo le Olimpiadi, sono veicoli formidabili per farsi conoscere nel mondo e ora che tutti sanno dov’è San Marino, bisogna continuare a dare “buone notizie”, perché quell’onda non si esaurisca così come si è alzata. Certo è che, mentre a Tokio c’era chi lottava per le medaglie, sul Monte si discuteva della tenuta della maggioranza di Governo, che sembrava scricchiolare come i rami seccati dal caldo. La politica ci ha insegnato a guardare attentamente ciò che si discute sotto l’ombrellone… basti guardare alle ultime elezioni anticipate. I temi sul tavolo di questa “verifica” sono tanti, del resto, dal caso-Bruschi alle – forse troppe – decisioni non collegiali, oltre a tutte le riforme che, sulla carta, la maggioranza ha promesso di fare ma che sono ancora tutte ferme. Forse sarebbe meglio concentrarsi su quelle. Un piattello alla volta una riforma alla volta.
Quell’effetto “medaglie” da sfruttare al meglio
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