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Fauna selvatica, San Marino ha deciso di proteggerla

da Redazione

“Animali come il lupo, l’istrice, il riccio, il tasso, ma anche molte specie di insetti e di invertebrati terrestri e acquatici come le chiocciole e il granchio di acqua dolce, troveranno piena tutela e salvaguardia”. La soddisfazione dell’APAS per l’approvazione all’unanimità della Legge numero 137, quella sulla Protezione della Fauna Selvatica nella Repubblica di San Marino, ci permette di entrare nelle pieghe del nuovo provvedimento adottato dal Titano.

FORME DI PROTEZIONE

È fatto divieto la cattura o uccisione intenzionale; la detenzione e commercio di esemplari vivi, ad esclusione di quelli legalmente detenuti o provenienti da allevamenti autorizzati e marcati con apposito contrassegno numerato e inamovibile, e di esemplari morti o di loro parti; il danneggiamento o distruzione intenzionale di uova, nidi, siti e habitat di riproduzione, aree di sosta, di svernamento ed estivazione; il disturbo intenzionale, in particolare durante tutte le fasi del ciclo riproduttivo o durante l’attività trofica, lo svernamento, l’estivazione o la migrazione. Vietato inoltre il rilascio in natura di organismi alloctoni in grado di esercitare competizione trofica e riproduttiva, predazione e disturbo nei confronti della Fauna selvatica autoctona.

Per la conservazione della Fauna selvatica, l’Osservatorio della Fauna selvatica e dei relativi habitat:

a) individua e adotta misure di tutela e conservazione della fauna selvatica, anche temporanee e/o limitate a particolari fasi del ciclo biologico; 

b) promuove, anche mediante il coinvolgimento delle Aziende o Enti preposti ai sensi del Codice Ambientale, una gestione coerente degli elementi del paesaggio che per il loro ruolo di collegamento ecologico sono essenziali per la migrazione, la distribuzione geografica e lo scambio genetico delle specie faunistiche, quali i corsi d’acqua ed i canali con relative sponde e arginature, le siepi campestri, gli stagni e le raccolte d’acqua perenni o temporanee, le scarpate stradali, le sorgenti ed i manufatti ad esse correlate, le grotte e le cavità naturali.

Con successivo decreto delegato sono disciplinati l’allevamento di fauna selvatica autoctona e le relative modalità di gestione, il rilascio delle autorizzazioni e le relative sanzioni nonché i casi di detenzione.

PRELIEVO E TRATTAMENTO

L’UGRAA può autorizzare la cattura, il prelievo, la detenzione e il trattamento di esemplari appartenenti alla fauna selvatica, in modo da non comprometterne la sopravvivenza delle popolazioni, nei casi di seguito indicati: prevenzione di gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca, alle acque, e ad altre forme di proprietà; protezione della flora e della fauna selvatica; ripopolamento e re introduzione nonché per allevamento connesso a tali attività.

L’UGRAA può autorizzare il prelievo e l’allevamento di esemplari appartenenti alla fauna selvatica tutelata per attività didattiche e/o divulgative su richiesta di Scuole, Enti o Associazioni.

PROMOZIONE DI RICERCHE

L’Osservatorio della Fauna selvatica e dei relativi habitat promuove:

a) studi e ricerche finalizzati alla gestione e alla conservazione della Fauna selvatica valutando anche possibili interventi di ripristino ambientale, di reintroduzione o ripopolamento e di contenimento o eradicazione delle specie alloctone;

b) la tutela di aree di fondamentale interesse per la sopravvivenza di specie faunistiche tutelate, anche mediante l’acquisizione da parte dell’Ecc.ma Camera;

c) forme di diffusione delle conoscenze sulle specie oggetto di tutela e sensibilizzazione dell’opinione pubblica, con particolare riferimento alle scuole di ogni ordine e grado, sul ruolo della Fauna selvatica per il mantenimento degli equilibri ecologici e sull’importanza della tutela della biodiversità;

d) azioni e misure per contrastare il rilascio in natura delle specie faunistiche alloctone e per contenerne la presenza;

e) azioni di incentivazione finalizzate alla conservazione e gestione di habitat e specie della fauna selvatica oggetto di tutela, sia in aree pubbliche che private, anche mediante convenzioni e accordi di programma.

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