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Consiglio Grande e Generale, venerdì 16 Luglio (mattina)

da Redazione

L’ultimo giorno di sessione consiliare si apre con la presentazione di un Pdl di iniziativa popolare sui titoli abilitanti l’insegnamento nelle scuole sammarinesi “Modifica dell’Allegato A, del Decreto Delegato 19 giugno 2009 n.7”.

A illustrarlo una dei proponenti, Shari Belisardi: “La problematica cui si riferisce il suddetto Progetto di Legge di Iniziativa popolare – riferisce dando lettura della relazione al pdl – riguarda la Laurea Magistrale in Scienze filosofiche, che, attualmente, non viene ammessa quale requisito per l’Insegnamento di Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Media e nel biennio della Scuola Secondaria Superiore. L’esclusione avviene nonostante gli esami conseguiti nei vari settori scientifico-disciplinari propri della Laurea Magistrale in Scienze filosofiche siano del tutto equipollenti a quelli conseguiti nel Corso di laurea a ciclo unico in Filosofia appartenente al vecchio ordinamento e che già rientra all’interno dei titoli d’accesso validi per le tipologie d’insegnamento sopra riportate. Con il presente progetto di legge si intende pertanto inserire la Laurea Magistrale in Scienze filosofiche all’interno dei titoli d’accesso validi per le tipologie d’insegnamento sopra citate: Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Media; Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Secondaria Superiore”.

Da parte del Segretario di Stato per l’Istruzione, Andrea Belluzzi, viene assicurato che il tema è al centro dei lavori del comitato tecnico avviato per  affrontare in maniera complessiva la problematica dei titoli di studio e delle cattedre e che sarà portata una proposta in merito che possa precedere la discussione in commissione consiliare del Pdl. Nel corso del dibattito, diversi consiglieri di maggioranza rilevano con favore la presenza della proponente in Aula nell’illustrazione del progetto di legge, reso possibile, per la prima volta dopo tanto tempo, grazie al nuovo regolamento consiliare. Sui contenuti del progetto di legge c’è condivisione a livello bipartisan sulla possibilità di smarcarsi rispetto l’omologazione con la normativa italiana su questi punti, visto anche il numero di cattedre ridotto nella scuola superiore sammarinese.

Infine, la proponente Belisardi ribadisce come “il fattore tempo sia fondamentale”, a fronte di un percorso avviato già 4 anni fa con un’istanza d’Arengo approvata senza che si sia giunti però a modifiche delle normativa che ponesse fine alla discriminazione per i docenti laureati in Filosofia.

I lavori si concentrano poi sul comma dedicato a Permute e alienazioni, dove il Segretario di Stato per il Territorio, Stefano Canti, presenta la prima di due pratiche di vendita di terreni pubblici ad imprese che riguarda Asa San Marino Spa, la seconda Alutitan Spa. Si ripete un copione già visto in una sessione consiliare precedente, in cui pratiche analoghe avevano portato lo smarcarsi di Rete dal voto a cui invece avevano partecipato i gruppi di opposizione per rendere possibile la maggioranza qualificata e quindi l’approvazione. I consiglieri di Rete infatti annunciano la loro posizione contraria. “Un’alternativa alla vendita poteva essere quella della concessione in uso di cui non si vuole tenere conto – manda a dire Adele Tonnini, Rete –  La vendita è modo per fare una sanatoria che su un terreno pubblico diversamente non si può fase senza demolizione”.  “Voteremo contrari – motiva Emanuele Santi, Rete – non perché contrari a progetti di sviluppo, ma perché un modello di sviluppo sul territorio diverso è possibile”. Il copione rispetto le puntate precedenti oggi cambia, perché dall’opposizione Libera pone un aut-aut: ovvero l’approvazione di un Odg che impegni la destinazione degli introiti ricavati dalla vendita dei terreni per la tutela del patrimonio pubblico, oppure nessun sostegno alla pratica di vendita. “Noi non ravvediamo problemi e anzi siamo favorevoli da un punto di vista tecnico alla proposta – spiega Matteo Ciacci, Libera – ma crediamo anche che da un punto di vista politico non si possa continuare con sistema per cui la maggioranza chiami l’opposizione in soccorso perché c’è problema interno tra Rete e Dc”.  Libera quindi ripropone l’ordine del giorno già bocciato in Commissione consiliare IV^, volto a destinare i ricavi dalla vendita di terreni pubblici ad uso produttivo “nella misura di almeno il il 60% in acquisto beni immobili strategici per l’attuazione di politiche di tutela ambientale” e “la rimanente parte ad interventi di sostegno alla ricerca tecnologica finalizzata al miglioramento della qualità ambientale”. In definitiva, “Noi restiamo a favore dalla pratica – sintetizza Vladimiro Selva – ma vogliamo sapere dove saranno spesi 276 mila euro, ma se lei non ascolta si assume la responsabilità di quello che accadrà”.  Per il Sds Stefano Canti, ci sono delle difficoltà nell’approvazione dell’Odg: “Per andare ad effettuare quello che si richiede occorre modificare capitoli di bilancio e procedure amministrative in essere. Se approvo l’Odg adesso e porto avanti quanto chiesto, devo impostare la pratica amministrativa in altro modo”.

San Marino News Agency

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