Home Dal giornale Editoriale: “Non mandino in pensione la riforma”

Editoriale: “Non mandino in pensione la riforma”

da Daniele Bartolucci

Sfida lanciata, sfida raccolta: si è aperto il confronto sulle pensioni. Ora bisognerà vedere se per tutti la parola “priorità” ha lo stesso valore oppure, come accaduto finora, prima delle pensioni c’è da sistemare la fiscalità, ma prima di quella c’è da sistemare la questione dei rapporti con l’Italia, meglio se prima si sistema però l’accordo con l’Unione Europea, ma prima di tutto c’è da sistemare tutto il resto… fino alla strada dietro casa, insomma. Da qualche parte bisogna partire e il “cantiere” della riforma delle pensioni non è un inizio a caso tra i tanti: è un simbolo. Dei ritardi con cui si interviene e dei danni che sta creando questo ritardo (a partire dal peso che ha sul Bilancio dello Stato e sulla non infinita riserva tecnica accumulata finora), certamente. Ma anche delle prospettive future, perché quando si parla di pensioni si parla di giovani, in particolare dei lavoratori: dare una sicurezza a chi oggi viene chiamato a contribuire al sistema economico e al welfare sammarinese (soprattutto se ha quelle competenze e quei titoli necessari allo sviluppo delle imprese) è un fattore determinante al pari dello stipendio e della qualità della vita. Perché un  Paese che ha un futuro solido e certo, è un Paese attrattivo.

Sarebbe bello, quindi, sentir parlare di queste tematiche nel programma di incontri a tappe forzate – uno a settimana – avviato da Governo e in particolare Segreteria alla Sanità da questa settimana con le parti datoriali e sindacali.

Se è una priorità, allora si affronti e, responsabilmente, si costruisca una riforma efficace e sostenibile nel tempo.

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