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Consiglio Grande e Generale, seduta del 12 luglio pomeriggio

da Redazione

I temi della giustizia e della sanità sono al centro del dibattito del Consiglio Grande e Generale. In particolare, al centro degli interventi di consiglieri e Segretari di Stato vi è la questione degli  sviluppi sul sindacato promosso dalla Commissione Affari di Giustizia nei confronti del commissario della legge Alberto Buriani, in relazione alla sentenza del Collegio Garante che ha rigettato le accuse nei confronti del giudice.

Mentre sul fronte sanitario, oggetto degli interventi sono le problematiche di Medicina di Base, già riferite nell’ultima Commissione consiliare Sanità. A riguardo, Repubblica futura presenta un ordine del giorno proprio per richiedere un’audizione in Commissione IV^ del Dirigente di Medicina di base e una ristrutturazione dello stesso settore. Il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, chiude il dibattito ricordando che nella precedente sessione consiliare a verbale il governo si era preso l’impegno di portare a settembre “una risoluzione definitiva dei problemi registrati in Medicina di base”. Ciavatta esprime il suo disappunto rispetto l’odg presentato da Rf: “Continuo a vedere una grande confusione- motiva- Non può essere il congresso di Stato a ristrutturare la Medicina di base. Quello che deve fare la politica è richiedere e pretendere che ci siano delle risposte e soluzioni ai problemi, sarebbe ingiustificabile io andassi in un reparto ospedaliero a dire come si deve organizzare”.  In definitiva: “La Segreteria quello che può fare lo ha già fatto, richiedere una soluzione- continua- se quella soluzione non arriva – e ci siamo dati termine ultimo di settembre- è ovvio che si deve intervenire a livello disciplinare, su responsabile, direttore di dipartimento e direttore sanitario”. E ancora, il Segretario anticipa che la resa dei conti si avrà in ogni caso, poiché “la risoluzione di questo problema non potrà non essere termine di valutazione annuale rispetto agli obiettivi dei dirigenti- conclude- e grazie alla legge fatta il non raggiungimento degli obiettivi permette l’allontanamento dei dirigenti”. 

Concluso il dibattito in comma Comunicazione, la seduta viene interrotta e i lavori consiliari riprenderanno in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi della prima parte del pomeriggio del 12 luglio.

 Comma n.1 Comunicazioni

Guerrino Zanotti, Libera: “Ci viene rimproverato un uso distorto di questo Comma, quando l’opposizione utilizza questo spazio per muovere critiche a governo e maggioranza, ‘senza fare proposte’. Vi esorto a ragionare sul fatto che le proposte dall’opposizione possono arrivare solo se da parte di governo e maggioranza si avviano dibattiti per risolvere i problemi del paese. Purtroppo anche in questo Consiglio dobbiamo evidenziare che un dibattito sulle proposte per il paese non ve ne siano. Siamo a discutere di progetti di legge, per carità, anche di una certa utilità, ma che non vanno al cuore dei nostri problemi. Di fronte a una situazione di indebitamento del Paese, di fronte al fatto che abbiamo un bilancio dello Stato che anche quest’anno chiuderà con un disavanzo importante e costringerà a ulteriore indebitamento… da parte del governo non arrivano segnali di volontà di intervento. A parte l’avvio del confronto sulla riforma pensioni dei giorni scorsi, sul resto immobilismo assoluto, E ci preoccupa molto. D’altra parte, invece, è molto attiva la maggioranza sul piano della giustizia. Qui va riportato l’atteggiamento arrogante della maggioranza, in particolare per quanto accaduto in commissione Affari di giustizia, anche nell’ultima riunione. Mi riferisco al sindacato che era stato promosso dalla Commissione contro il giudice Buriani, contro il quale si era espresso il Collegio Garante con la sentenza Bin, che ha rigettato tutte le accuse mosse nei confronti del giudice Buriani. Allora noi abbiamo criticato tempistiche e mezzi con cui si è promosso quel sindacato, astenendoci su quella decisione. Determinati episodi vanno stigmatizzati e mettono in luce un atteggiamento poco democratico e irrispettoso verso i poteri dello Stato. Occupatevi del bisogno del Paese, non sprecate energie e risorse, senza riforme questo Paese non ce la fa. Se dovessimo chiudere con un disavanzo di 70-80 mln di euro e dovessero arrivare tutti dalla Riforma pensioni, altro che riforma lacrime e sangue…”.

Massimo Andrea Ugolini. Sds per la Giustizia: “Non c’è alcun accanimento sulla giustizia. Da un anno a questa parte si lavora alacremente su riforme strutturali della giustizia, su riforme dell’ordinamento, del codice di procedura penale… siamo pienamente consapevoli che le riforme sono necessarie e si sta lavorando da un anno a questa parte, dall’arrivo del dirigente Canzio. Le sentenze si rispettano, consigliere Zanotti, tant’è vero che la persona in questione è integrata pienamente all’interno al tribunale. Tuttavia all’interno della Commissione Affari giustizia c’è stato un dibattito su questa sentenza del Collegio garante, in cui si è fatto un approfondimento. E’ pervenuto infatti un riferimento dall’Avvocatura dello Stato e a fronte di quello si è iniziato ad approfondire una serie di aspetti della sentenza n. 9 del 17 giugno 2021. Ci sono parti che oggettivamente hanno difficoltà a rientrare nell’ordinamento sammarinese, inoltre i rilievi anche fatti all’interno della relazione della Commissione di inchiesta non sono stati considerati. Ha ragione il consigliere Zanotti che la commissione, anche se ha poteri inquirenti, non deve fare attività che spettano al tribunale, ma i riscontri e le prove sono elementi acquisti e in questa circostanza non sono stati minimamente considerati. A fronte di una missiva dell’Avvocatura di Stato si è chiesto di evidenziare le criticità interno di quella sentenza e si è dato mandato all’Avvocatura. La sentenza è rispettata e gli approfondimenti vanno fatti nelle sedi opportune. Spiace che ancora una volta venga messa in discussione l’attività di un dirigente, visto la missiva su Canzio dell’opposizione, quando conoscete bene il suo curriculum e la sua professionalità, riconosciuta anche fuori confine. E’ un elemento abbastanza grave”.

Luca Boschi, Libera: “Un anno fa esatto eravamo su questi temi, ad agosto scorso si è vista una accelerazione con 7 convocazioni di commissione giustizia ad agosto, una dietro l’altra, si andava ad attivare un’azione di sindacato a un commissario della legge del nostro tribunale con forzature di tempi e modalità che gridavano vendetta. Le forzature ce le fanno fare in quest’Aula poteri esterni decadenti, dovremmo essere tutti più onesti intellettualmente. E lei, consigliere Zeppa, che è mister preferenza, simbolo della libertà dai poteri forti, se non capisce che deve cambiare rotta, oltre al fallimento, seguirà il disastro. Capiamo quanto sia piacevole stare nelle poltrone, ma noi di Libera sui temi di Buriani, Cis, etc … Abbiamo fatto cadere il governo perché non volevamo più sottostare a forzature. Mi rivolgo a Rete, non per infierire su un movimento in difficoltà, ma perché la Dc la conosciamo bene. Invece voi esponenti di Rete avete avuto un mandato con argomenti totalmente diversi da quelli che state portando avanti, avete rinunciato a battaglie storiche. Rispetto al vostro elettorato abbiate la forza e il coraggio di fermarvi di dare un segno al Paese. Riproporre quel mandato all’Avvocatura dello Stato è un segnale bruttissimo, significa che ancora non avete capito nulla di quanto successo nell’ultimo anno. Siamo convinti che la politica debba fare un passo indietro e che quelle situazioni si debbano risolvere in tribunale”.

Nicola Renzi, Rf: “Siamo nelle condizioni di fare sessioni consiliari di cui si parla di poco o nulla che possa risolvere le sorti del Paese. Registro per l’ennesima volta che proprio in apertura del comma Comunicazioni abbiamo tre Segretari di Stato, di cui uno si è degnato di intervenire perché sollecitato, ma di cose di cui parlare ce ne sarebbero parecchie. Sulla Giustizia: è sotto gli occhi di tutti che questa maggioranza si è fondata sui temi della giustizia, ma non in maniera nobile, quanto per portare avanti specifici interessi. Così come è chiaro che obiettivo da perseguire era quello di eliminare il commissario Buriani dal tribunale, in maniera per altro goffa e tramite enormi forzature. Sul procedimento di sindacato le responsabilità del consigliere Zeppa sono enormi. Se un giudice ha commesso illeciti, noi speriamo sia giudicato, ma il procedimento è iniziato in modo goffo per colpire il giudice Buriani, spendendo anche decide di migliaia di euro dei contribuenti in maniera arbitraria. La commissione si è dotata a di un consulente esperto ‘trovato su Google’, lautamente pagato. Noi abbiamo chiesto di partecipare al procedimento, cercando di interfacciarci al consulente ma ci è stato negato. Il risultato è un fallimento conclamato, su cui noi sommessamente abbiamo chiesto spiegazioni a Presidente e Segretario, la soluzione è stato un documento che chiedo di rendere noto che sostanzialmente stigmatizza l’operato di un giudice del Collegio Garante. Niente di nuovo: se qualcuno fa le sentenze che vi aspettate, bene, diversamente c’è il mettere in discussione la sua professionalità, l’iscriverlo a quella o quell’altra parte politica.  Stesso modo di agire nell’Azienda di produzione; un sindaco è stato messo alla porta, dal Cda o dal Segretario Canti, non si è capito. E’ stato sbattuto fuori e dichiarato decaduto senza che vi fosse possibilità di farlo, ma per voi è la norma”.

Michele Muratori, Libera: “Le situazioni di Medicina di base è drammatica, si è scatenata con la chiusura del centro sanitario di Acquaviva, dovuto a tutta una serie di motivazioni. Di fatto abbiamo una struttura chiusa quando ci riempiamo la bocca tutti quanti che vanno potenziati i servizi territoriali. Non si riesce a prendere un appuntamento, ad andare al centro sanitario, gli operatori che stanno lavorando sono oberati di lavoro e non si è fatta un minimo di programmazione. A tutto ciò si aggiunge la decisione di  sospendere gli operatori non vaccinati, cosa che andrà a peggiorare una situazione già compromessa. Abbiamo valutato il personale che rimarrà nel servizio sociosanitario a fronte di queste sospensioni al 31 dicembre? Sembra che ad Acquaviva siano andati in aspettativa due dottori, mentre ci sono richieste rimaste senza risposta presentate da due madri per andare incontro a esigenze familiari. Sempre due pesi e due misure. La risposta data in Commissione IV^ su questi disagi è che le responsabilità non sono mai del Segretario alla Sanità. Mentre nelle precedenti legislature se la pasta in mensa era scotta la colpa era dei Segretari Santi e Mussoni…. Adesso è sempre colpa di qualcun altro. Potete fare tutti gli audit del mondo, avete speso non so quanto per l’audit degli ultimi tre anni, ma state solo stendendo il tappeto rosso per la sanità privata e devastando il servizio pubblico. Non mi sarei mai immaginato di vedere uno sfacelo del genere”.

Gian Nicola Berti, Npr: “Ho sentito il consigliere Renzi, già Sds alla Giustizia, fare filippiche a sostegno del giudice amico suo, prosciolto dall’azione di sindacato. Le sentenze vanno rispettate e applicate, ma non significa che non possono essere commentate e non possa essere valutato il livello di conoscenza del giudice che ha applicato la sentenza. Ma capisco il suo imbarazzo. E’ interessante come possa essere compresa la dicotomia tra quella sentenza e la relazione tra la commissione inchiesta, c’è un problema grosso sul rispetto istituzionale dei poteri dello Stato. In quella sentenza trovo riferimenti del tutto stonati quando si confonde un organo istituzionale come la commissione di inchiesta con un organo politico. E dispiace, forse a una certa età non si ha voglia di studiare le istituzioni di un altro Paese. Ci sono passaggi invece nella relazione d’inchiesta sul rapporto tra il commissario della legge Buriani e il gruppo Grandoni, si parla poi di un giudice mendace.. eppure qui dentro ancora ci sono consiglieri di Rf che hanno votato questa relazione ma difendono il giudice. Eppure persone che mentono a pubblici ufficiali possono fare sentenze, è questo che volete difendere? Per me è follia pura. Chi ha sbagliato, mentendo davanti alla commissione di inchiesta, deve farsi da parte. Siamo davanti a un potentato economico che ha degli addentellati qui dentro. Questo mi preoccupa”.

Nicola  Renzi, Rf: “Il consigliere Berti continua a dire in quest’Aula che io sono ‘amico di Buriani’, quando c’è una sentenza del Collegio garante che si deve rispettare.  Non c’è una volta che l’avvocato Berti non venga a portare in aula i suoi interessi personali e siamo tutti stanchi di questo”.

Maria Catia Savoretti, Rf: “Ho appreso da qualche giorno e vorrei condividere la notizia in Aula che l’Istituto di sanità italiano ha pubblicato i primi indicatori dei sintomi del long covid. Il rapporto pubblicato sintetizza l’inquadramento della nuova patologia e fornisce le indicazioni per la sua presa in carico in linea con quanto indicato dall’Oms. In aprile abbiamo approvato un Odg sul long covid e non abbiamo avuto aggiornamenti sugli strumenti messi in campo per poter affrontare questa patologia. Credo sia giunto il momento che i medici ricevano le indicazioni necessarie per poter prendere in carico i pazienti colpiti. Chiedo alla Sds alla Sanità che faccia un riferimento se il comitato esecutivo, incaricato sulla base dell’Odg, stia portando avanti qualcosa a riguardo. Sulla situazione di Medicina di base: è un epilogo annunciato da tempo, mai affrontato ma sempre rinviato. I problemi c’erano e continuano ad esserci, è passato più di un anno e la situazione è peggiorata: ci sono ambulatori chiusi fino a data di destinarsi per mancanza di personale, non solo ad Acquaviva, anche quello di Faetano è chiuso da oltre un anno. Le accuse e controaccuse lanciate dal Sds Ciavatta a dal dirigente Ceccarini e viceversa sono fuori luogo, non credo serva scaricarsi le colpe, qua bisogna intervenire subito”.

Paola Gozi, Pdcs: “Alcune considerazioni personali, seguendo vari articoli di testate locali e Fb riguardanti eventi musicali in centro storico. Dopo un anno e mezzo di silenzio assordante, il centro storico è tornato ad esser una meta turistica, grazie alle Segreterie competenti e ai gruppi di lavoro che hanno promosso iniziative strategiche con un loro ritorno economico. Vorrei capire quale futuro desideriamo per questa Capitale? La vogliamo ripopolare, la vogliamo turistico-culturale, si o no? Vogliamo renderla viva, con servizi essenziali per offrire qualità di vita ai residenti, ma anche attrattiva per giovani coppie, studenti universitari e turisti? Il centro storico non è solo dei residenti, è di tutti, e tutti hanno il diritto di viverlo e farne parte. E’ con equilibrio, tolleranza e collaborazione che si ottengono risultati”.

Manuel Ciavatta. Pdcs: “Qualche consigliere ha detto che governo e maggioranza finora hanno fatto poco o nulla: dopo la campagna vaccinale, gli incontri di Roma, e abbiamo persino incontrato Amazon, abbiamo in dirittura d’arrivo la fatturazione elettronica… insomma che abbiamo fatto poco o nulla lo rimando al mittente perché non corrisponde alla verità. Non significa che non ci sono problemi, ringrazio chi li ha rilevati, sono emersi anche dai cittadini, come le criticità in sanità. Ma se i problemi oggi sorgono è perché quando si dovevano affrontare non lo sono stati come si doveva. Da una parte la Commissione Giustizia ha avviato il sindacato per un giudice e d’altra parte la Commissione d’inchiesta ha messo in luce aspetti che meritano approfondimenti, aspettiamoli. Si è parlati di insulti al dirigente: ci sono anche negli ultimi giorni state posizioni sull’operato del dirigente Canzio che ci hanno lasciato molto perplessi. Non vorrei questo comma si limitasse alle questioni di giustizia. A me sembra che all’interno della maggioranza vi siano movimenti, ma anche chi si sta muovendo ha confermato la linea del governo e il suo operato di rigenerazione.

Stefano Giulianelli, Pdcs: “Intervengo a causa un attacco di stampo politico alla mia persona. Ritengo doveroso dare risposta a false dichiarazioni, rispetto a un procedimento che mi riguarda. Mi ritengo estraneo da condotte illecite e per la gestione di pratiche di edilizia relative ad immobili mia proprietà mi sono sempre rivolto a professionisti ed esperti proprio perché non ho competenze in merito. Sono stato rassicurato sulla correttezza delle procedure. Questa vicenda personale è stata diffusa e strumentalizzata per finalità politiche inappropriate, nonostante il giudice abbia nominato la non menzione di condanna nel casellario. Una surreale vicenda privata è stata trasformata in un caso per infangare il sottoscritto. Non è la prima volta che dalle fila della minoranza ci si lanci ad attacchi di così basso livello. Il mio auspicio è che emerga la verità e non si alimentino impropri giudizi fuori dal tribunale”.

Alessandro Bevitori, Libera: “La situazione ospedaliera e i centri sanitari sono al collasso, bisognerebbe parlare del bilancio dello Stato, anche qui si è presentato un assestamento molto scarno, senza anticipazioni, ma si parla di artifici contabili vecchio stampo. Mi piacerebbe invece parlare della gestione del debito estero, non abbiamo avuto informazioni sul debito Cargill, mi piacerebbe parlare delle pensioni, del deficit pensionistico che il direttore amministrativo Iss ha indicato nella misura di 50 mln di euro. Parlare di viabilità, degrado delle aree pubbliche, del famoso problema delle targhe, delle assunzioni clientelari, degli appalti truccati… adesso c’è anche l’emergenza idrica e nessun riferimento da parte di qualcuno deputato a farlo. L’Anis lancia il grido di allarme su un Paese fermo al palo, mentre fuori di qui crescono al 5%. Gli industriali ci dicono che siamo fermi e ci dobbiamo fare carico di questi problemi. Di Rete non è intervenuto nessuno, so che c’è stata una divisione, ma solitamente i primi a prendere posizione sono i diretti interessati, se volete dirci due parole… non premia il metodo democristiano di mettere la testa sotto il tappeto”.

Iro Belluzzi, Npr: “Il Collegio garante per noi sammarinesi rappresenta  la Corte costituzionale italiana, io non credo sia passato per la mente di qualche parlamentare italiano di andare contro una sentenza della Corte costituzionale. E’ vero che il Sds Ugolini lo ha riaffermato, non si contesta quanto scritto dal Prof Bin, ma mi sembra – e spero non sia su questa linea- che in maniera surrettizia si voglia rimettere in discussione qualcosa che è stato scritto da un membro individuato da questa maggioranza in funzione della sua autorevolezza. E’ assurdo che la politica voglia interferire in modo forte sull’amministrazione della giustizia, purtroppo è un vizio e una tendenza che ho toccato con mano e pagato politicamente con il passaggio della legge di interpretazione autentica. In funzione di quella norma ci furono dei passaggi in Consiglio giudiziario plenario che portarono all’allontanamento di un numero consistente di giudici. Poi dobbiamo ringraziare l’avvedutezza e la capacità del dirigente del tribunale attuale che è stato in grado di disinnescare delle bombe che potevano arrecare danno alla Repubblica. C’erano ricorsi che potevano essere presentati alla Cedu- Corte europea dei diritti dell’uomo. Altro elemento che preoccupa sono 4 sentenze Cedu contro la Repubblica di San Marino sulla negata giustizia”.

Giovanni Zonzini, Rete: “Ho sentito parlare di un fenomeno molto grave per il Paese che è quello dell’emergenza idrica. Il bacino Romagna viene nutrito da fiumi di provenienza alpina e l’innalzamento della temperatura e lo scioglimento dei ghiacciai diminuirà strutturalmente i corsi fluviali. E’ un problema che c’è ed è una questione ambientale da affrontare in funzione di una giustizia sociale. E’ da  capire se l’invaso si può fare e come efficientare le nostre strutture idriche. Altro nodo caldo del comma è la sentenza del Collegio garanti sul giudice Buriani. La relazione della Commissione d’inchiesta evidenziava un rapporto tra il giudice e la galassia Grandoni, vera critica fatta è che questi tipi di rapporti avessero influenza sulla sua attività. Altro fatto grave sono i ricorsi alla Cedu per delegata giustizia: significa che nel paese c’è un giudice che non ha fatto l’atto dovuto nei confronti dei cittadini che si sono rivolti alla giustizia e lo Stato dovrà pagare certi risarcimenti per negligenza di un giudice.  Esiste una responsabilità civile?”.

Marica Montemaggi, Libera” Anche oggi nessuno interviene sulla questione sanitaria. Al netto delle richieste fatte in commissione e al netto delle responsabilità diversificate, ci può essere anche una mancata direttiva del  Comitato esecutivo e la ricaduta conseguente e ineludibile sulla responsabilità politica di ciò che sta accadendo. Oggi sentiamo una sofferenza nell’erogazione dei servizi. Non tutto può essere responsabilità dei dirigenti, abbiamo chiesto molto ai nostri medici e oggi chiediamo ancora di più perché vengono meno i loro diritti di lavoratori. Qual è l’obiettivo? Si vuole arrivare mano a mano alla privatizzazione dei servizi?”

Silvia Conti, Rf: “Su medicina generale proponiamo un nuovo Odg sulla linea del precedente che è stato respinto, il contenuto è ancora ampiamente condivisibile, difficilmente potrete trovare falso o non accoglibile. Il Consiglio Grande e generale (…) tenuto conto del riferimento in Commissione consiliare IV^ del Sds alla Sanità nel quale lo stesso attribuiva disagi unicamente alle mancanze del Dirigente di medicina di Base (…)  richiede sia audito in commissione IV^ il dirigente dell’Unità operativa complessa Medicina di base per un chiarimento in merito alle tesi sovraesposte, e impegna il governo affinché quanto prima ponga in essere una ristrutturazione della Medicina di base che consenta alla stessa di adempiere alla propria funzione in maniera efficiente e senza che eventuali problemi si trasformino in ripercussioni sui cittadini. Come consiglieri abbiamo tutti il diritto di conoscere quale sia la ragione di un enorme disagio che sta pesando sui cittadini”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Sui problemi sanitari non posso che evidenziare il paradosso che emerge: ‘non può essere sempre colpa dei dirigenti e del responsabile’, è il mood che si sta portando avanti in comma comunicazioni. Per le aziende private l’Ad si rifà sui direttori e il direttore sui responsabili di reparti, nella Pa evidentemente non funziona così, la responsabilità per un piano ferie mancato la deve quindi essere del Segretario e della sua Segreteria… In commissione 4^ c’è stato un riferimento specifico del Segretario, insieme alla relazione audit, dove sono emerse zone d’ombra, naturale conseguenza deve essere andare a ricercare le responsabilità. E non parlo solo dei vertici Iss e del Comitato esecutivo, le responsabilità ricadono sulle unità operative e di reparto, su chi ha voluto mantenere volutamente zone d’ombra. Parliamo di negligenza, noncuranza… non è una caccia alle streghe o la deresponsabilizzazione della politica. E’ il momento del cambio di passo. Difficile da capire per l’Iss che è stato gestito sempre e solo come un bacino di voti”.

Miriam Farinelli, Rf: “Il covid ha fatto emergere la gravità in cui versa la sanità, si tratta di tutti problemi non risolti da anni. Le segreterie di Stato che si sono succedute negli anni li hanno sottovalutati  e la mancanza di programmazione si dimostra oggi in tutta la sua severità. La legge sulla dirigenza ha cercato di portare un argine al reperimento di professionisti, ma non in modo abbastanza coraggioso, ha messo pezze senza risolvere le questioni più importanti. Se si deve parlare di responsabilità gestionali, si deve andare indietro nel tempo e ognuno di coloro che ha gestito la sanità ha una sua parte di responsabilità. L’Iss è un bene della collettività, quando si parla di Iss non c’è una maggioranza e una opposizione”.

Adele Tonnini, Rete: “Sulla questione giustizia, si può dire che tutti siamo delusi dall’esito del sindacato, ma nessuno dice che nessuno rispetta questa sentenza, che va rispettata. Anche io non nascondo la mia personale delusione e credo sia anche per i cittadini che si vedono da una parte una relazione della commissione d’inchiesta che fa dei rilevamenti e d’altra parte una sentenza che non li vede neanche.  Arroganza mi sembra piuttosto pubblicare una lettera che mette in in imbarazzo il dirigente del tribunale, sapendo bene che il dirigente di oggi non risponde sui giornali ma nelle sedi opportune. E voi puntate allo scoop giornalistico. La tanto decantata storiella del perché Libera ha fatto cadere il governo, nasconde il fatto che ambivano a un posto in maggioranza. Io credo la fiducia vada guadagnata, se si riscontrano reati a chi ci si deve rivolgere, se non al tribunale? Se si vuole cambiare, si deve andare a verificare quello che non funziona. Populismo è sostenere che ‘le colpe sono sempre del Segretario’, oppure in Commissione sanità le responsabilità sono state definite come mancanza di formazione… Possibile che l’opposizione non possa distinguere tra responsabilità politica e operativa?”.

Giuseppe Maria Morganti, Libera: “Le carenze in sanità non sono attribuibili solo alla gestione attuale, non è un’accusa diretta al Segretario di Stato, quanto il fatto che ci sia una carenza però deve essere evidenziato, come mettere le differenze tra quello che funziona e quello che non funziona. I primi disastri sono stati determinati da chi ha sostenuto il referendum che impediva di fatto ai nostri medici di operare su più piani. Quindi neanche dire che la legge sulla dirigenza medica abbia danneggiato il sistema, è stata proposta invece per superare le distorsioni. Sulla medicina di base, è un caso a parte, su cui serve una riflessione, ma per tutti gli altri settori io farei elogi, a fronte dell’emergenza covid hanno dimostrato la presenza di una struttura ospedaliera pronta ad affrontarla”.

Francesco Mussoni, Pdcs: “In questo dibattito l’inclinazione che l’opposizione ha trasferito alla cittadinanza è quello di un governo immobile, poi una serie di interventi in linea a questo. Noi non dobbiamo essere né difensori né accusatori. Questa maggioranza nasce a sostegno di un governo e sulla base di un programma con obiettivi ambiziosi: la stabilizzazione finanziaria dello Stato in primis che negli ultimi 18 mesi è un dato che, con enorme sacrifici, però è stato raggiunto. Quindi la ristrutturazione della macchina Stato, Pa, Iss… Dobbiamo fare una profonda ristrutturazione del settore pubblico e del settore pubblico allargato. Terzo tema è quello della riforma dell’ordinamento giudiziario e della giustizia. Perché maggioranza e governo hanno voluto avviare un tavolo di lavoro su queste riforme? Perché la situazione ereditata è di grandissima instabilità della macchina giustizia, la situazione emersa dalla Commissione di inchiesta – in modo quasi anomalo la sua relazione è stata approvata all’unanimità- ha fatto emergere uno spaccato condiviso. Possiamo dire che il tema Giustizia sia ancora aperto, che va riformato, ed è un terzo cantiere che il governo vuole portare avanti. La maggioranza è compatta sull’obiettivo di lasciare un paese riformato rispetto come lo abbiamo trovato a inizio legislatura, è un tema che va svolto seriamente, migliorando il metodo di lavoro  e cercando di essere anche veloci. Poi in questi 18 mesi la pandemia accelera negli aspetti legati alla riorganizzazione: noi oggi abbiamo un paese covid free. Ma chiuso il tema covid, si scoprono i temi della sanità, non sono i problemi del politico che si trova a presiederla, ma della sua organizzazione. Come governo e maggioranza dobbiamo serrare le fila, non per fare un ‘club chiuso’, ma per far sì che le riforme che andiamo a proporre abbiano sostenibilità e ricaduta reale nella società sammarinese, il nostro è un paese che non può più fondarsi sul frazionamento, bisogna intervenire in modo strutturato e politicamente sostenibile sui principali dossier del paese”.

Andrea Zafferani, Rf: “Forse dopo un anno e mezzo oltre a guardare in là, bisogna guardare indietro, se queste speranze sono state finora soddisfatte e se l’azione è tale invece da non risultare efficace.  Io sono tra chi pensa che l’azione di governo e maggioranza non sia stata efficace. Il pericoloso immobilismo lo dimostrano anche le sedute consiliari dove atti rilevanti tardano ad arrivare, non ho visto riforme sostanziali, la revisione della spesa, il deficit di bilancio, anche le  norme sulla semplificazione tardano, e i passi indietro su territorio e ambiente sono stati rilevanti. Abbiamo registrato in un anno e mezzo il superamento e la cancellazione di progetti strategici della passata legislatura (Prg, porta a porta, accordo Ue),  e la mancanza di interventi è una responsabilità senz’altro di questa maggioranza”.

San Marino News Agency

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