Home Dal giornale Fattura elettronica: si parte a ottobre con il “transitorio”

Fattura elettronica: si parte a ottobre con il “transitorio”

da Daniele Bartolucci

Debutterà il 1 ottobre 2021 il sistema unico transfrontaliero per permettere agli operatori economici che si trovano in Italia e a San Marino di certificare gli scambi non più con le procedure cartacee, ma finalmente con un canale condiviso e digitale: la fatturazione elettronica, che ha superato – con ottimi risultati – i primi due anni di vita e ora si appresta, dunque, a diventare il modello dell’interscambio anche tra i due Paesi, dando finalmente corso a quanto stabilito dall’articolo 12 del Decreto Crescita nel 2019.

Ad annunciarlo, è stato lo stesso Ministero dell’Economia e delle Finanze con un comunicato stampa all’indomani dell’incontro avvenuto a Roma tra il ministro Daniele Franco, e il segretario di Stato Finanze e Bilancio di San Marino, Marco Gatti, “con il quale viene superato il precedente scambio di lettere del 1993, introducendo nelle operazioni commerciali fra i due Paesi le più recenti modalità di fatturazione elettronica. Lo scambio di lettere”, prosegue la nota, “rappresenta un ulteriore tassello del consolidato rapporto fra Italia e San Marino. Nel dettaglio, dal primo ottobre prenderà il via un periodo transitorio che terminerà il 30 giugno 2022, durante il quale gli operatori sammarinesi e quelli italiani potranno optare per la fatturazione elettronica in luogo di quella cartacea. In particolare, gli operatori dei due Paesi potranno emettere fatture elettroniche su un sistema unico transfrontaliero. Il sistema entrerà a regime dal primo luglio 2022”.

Escludendo, come detto, i servizi, resteranno esclusi coloro che, anche in Italia, sono esonerati dall’obbligo: chi rientra nel regime di vantaggio; patite IVA con regime forfettario; soggetti che hanno esercitato l’opzione prevista dalla legge n. 398/1991 e che hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a 65mila; soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema tessera sanitaria per il 2019.

Dopo l’accordo tra gli Stati, per passare pienamente alla pratica si attende ora un Decreto Ministeriale ad hoc e un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate con le regole tecniche da seguire. “Anche San Marino”, ha spiegato il Segretario Marco Gatti, “dovrà approvare il Decreto Delegato e attivare quanto necessario per poter partire a ottobre”.

CASI “TARGHE” E “MULTE”: C’È OTTIMISMO

Nessuno dei Segretari di Stato che hanno partecipato agli incontri bilaterali azzarda tempistiche o certezze, ma c’è un nuovo ottimismo da parte di tutti per la risoluzione dell’annosa questione delle targhe sammarinesi, creata come noto dal Decreto Sicurezza ormai oltre due anni fa e ancora irrisolta. L’aggiornamento sul “caso targhe”, che ora si unisce a quello delle multe non pagate (dai sammarinesi in Italia, ma anche dagli italiani a San Marino, ndr), è stato dato dal Segretario agli Esteri, Luca Beccari: “Le due questioni anche se diverse sono legate tra loro e anche se non ci sarà una soluzione unica, c’è la volontà da parte dei rispettivi Ministeri italiani di arrivare ad una risoluzione condivisa. Nel caso delle multe c’è una proposta di modifica per quanto riguarda l’attuale procedura di notifica, che è il nocciolo del problema, ma non lo esaurisce. Infatti stiamo ragionando anche di un accordo sull’esecuzione vera e propria, la riscossione quindi di quanto dovuto. Su questo ci sarà un tavolo tecnico nelle prossime settimane. Sul caso targhe, invece, sia alla Farnesina che al Ministero dell’Interno la questione è sul tavolo e ci è stato spiegato che ci sarà quindi un nuovo intervento normativo, o sulla Legge generale, oppure su quelle che regolano i rapporti bilaterali tra Italia e San Marino”.

“UNO SPARTIACQUE NEI RAPPORTI CON L’ITALIA”

Collaborazione. E’ questa la parola che tutti i Segretari di Stato che hanno partecipato agli incontri bilaterali della settimana scorsa (oltre agli altri, che già avevano avuto confronti istituzionali con i propri omologhi nei mesi scorsi) ripetono più volte. Ma non è una pura formalità o cortesia: “Si tratta di una serie di incontri”, sintetizza il responsabile degli Affari Esteri, Beccari, “che ha creato uno spartiacque nei rapporti tra i due Paesi. Di incontri a questo livello è vero, ce ne sono stati altri in passato, ma questa volta si è superata l’urgenza o la necessità, formalizzando un percorso istituzionalizzato che, come dice l’etichetta di ‘rafforzato’ , diventerà ordinario, con almeno un incontro all’anno e non più straordinario come era fino a oggi, su chiamata di una delle due parti ad esempio. E’ un passaggio importante, perché oltre alle questioni nei rapporti tra i due Paesi, abbiamo implementato l’ambito di confronto anche ai rapporti internazionali, ovvero nei consessi internazionali dove siedono San Marino e l’Italia, dal G20 in cui è uno dei Paesi più importanti, all’Unione Europea, dove potranno aiutarci nel nostro percorso di avvicinamento e nella trattativa per l’Accordo di Associazione a cui stiamo lavorando”.

FRONTALIERI, VERSO L’OSSERVATORIO

Un altro punto molto importante per l’economia sammarinese è quello riguardante i lavoratori frontalieri, su cui il Segretario di Stato al Lavoro, Teodoro Lonfernini ha trovato un accordo con l’omologo Andrea Orlando: “Si creerà l’Osservatorio permanente dei lavoratori frontalieri, che per quanto ci riguarda contano oggi quasi 7mila persone, interagendo e coinvolgendo anche le due Regioni confinanti, Emilia-Romagna e Marche, a tutti i livelli”.

CONFISCHE E SEQUESTRI:  C’È L’ACCORDO

Le rogatorie internazionali sono un tema sempre molto caldo nei rapporti tra San Marino e Italia e l’accordo siglato su sequestri e confische dal Segretario Massimo Ugolini e l’omologo ministro Marta Cartabia, potrebbe finalmente normalizzare i rapporti tra le due amministrazioni della Giustizia. L’accordo, inoltre, comprende anche un programma di intensa formazione per i magistrati in collaborazione con le autorità italiane, compreso il possibile interscambio di magistrati con l’apertura di bandi di concorso verso i magistrati italiani. Tra gli altri punti discussi c’è anche l’ipotesi dell’introduzione a San Marino dei braccialetti elettronici già affrontata nell’incontro del 17 marzo scorso fra il direttore del dipartimento giustizia di San Marino, Romina Parenti, e il direttore generale affari internazionali del Ministero della Giustizia italiano, Stefano Opilio.

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