Home Dal giornale Editoriale: “La movida che non ti aspetti”

Editoriale: “La movida che non ti aspetti”

da Daniele Bartolucci

Il Centro storico invaso da orde barbariche di giovani scalmanati che salgono sul Monte Titano per sfuggire al coprifuoco italiano è l’immagine che, forse anche forzatamente, ha caratterizzato le ultime settimane della tranquilla vita dei sammarinesi. Da opportunità, infatti, la “libertà” tutta sammarinese di non avere limiti di orario, si è trasformata ben presto in un problema di ordine pubblico a cui si è dovuto intervenire con il pugno di ferro. Dalla mano aperta simboleggiante “venite pure” a quella militaresca di “alt, fermi tutti”. O tutto o niente, insomma. Un po’ di equilibrio non guasterebbe quando si prendono certe decisioni o non si valutano al meglio le conseguenze che potrebbero avere certi provvedimenti. Detto questo, la movida è qualcosa che a San Marino non si è mai veramente vista, per cui le responsabilità andrebbero ricalibrate, perché se è vero che il coprifuoco è una decisione politica, non è certamente  il politico di turno che vende alcolici e bottiglie a chi cerca nelle contrade un sorso di libertà notturna che da mesi non può vivere oltreconfine. San Marino non è Ibiza, ovvio, ma un assaggio di questa “beata gioventù” (o beota, nel caso peggiore), può aprire una riflessione interessante sul tipo di turismo che si potrebbe un giorno attirare. Di certo più giovane e frizzante, ma con aspettative ben diverse dall’offerta attuale.  Non ci si stupisca, quindi, se accada il finimondo ogni volta che si “aprono le gabbie”. Creare qualcosa anche per questo target (che farebbe bene anche agli universitari, costretti ad emigrare a Dogana, ma anche agli stessi giovani sammarinesi), può essere un’idea.

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