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Il teatro “Diego Fabbri” di Forlì riapre il sipario

da Redazione

FORLI’ – L’Amministrazione Comunale di Forlì e Accademia Perduta/Romagna Teatri sono liete di annunciare la tanto attesa riapertura del teatro Diego Fabbri.

A partire dal mese di maggio 2021 il palcoscenico e la platea torneranno ad animarsi con il grande spettacolo dal vivo, naturalmente con l’imperativo categorico della più rigorosa osservazione di tutti i protocolli di Legge per la sicurezza sanitaria.

La ripresa delle attività aperte al pubblico del Teatro Diego Fabbri interesserà il recupero degli spettacoli annunciati, poi sospesi, nello scorso autunno delle rassegne APeRTure Comiche, APeRTure Moderne e Family.

Rispetto a quanto inizialmente presentato, qualche variazione si è resa inevitabile dal momento che alcuni dei progetti previsti – e rispettive tournée – non sono oggi più disponibili.

Per tali variazioni, il Comune di Forlì e Accademia Perduta/Romagna Teatri, con il prezioso sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, hanno lavorato per offrire al pubblico forlivese alternative di inalterata qualità e altrettanto accattivanti.

Prima di presentare il programma delle nuove APeRTure, si vuole sottolineare una volta di più che il Diego Fabbri sarà un Teatro sicuro in quanto saranno applicati tutti i relativi protocolli ministeriali; il personale di sala avrà cura di fare rispettare le norme previste dai Decreti in vigore e il pubblico sarà tutelato nel miglior modo possibile: oltre al distanziamento garantito dai posti contingentati, sarà necessario indossare la mascherina dal momento dell’ingresso, durante lo svolgimento delle rappresentazioni e fino all’uscita dal Teatro.

In considerazione del coprifuoco tutt’ora in vigore, gli spettacoli serali delle APeRTure Comiche e Moderne inizieranno alle ore 20.15, in modo da terminare in orario compatibile con un comodo rientro degli spettatori presso le proprie abitazioni; gli spettacoli della rassegna Family andranno in scena la domenica mattina alle ore 11.

RECUPERI DELLE APERTURE COMICHE

  • Martedì 11 e mercoledì 12 maggio alle ore 20,15

MARIA PIA TIMO in Una donna di prim’ordine

Con la sua irresistibile verve, Maria Pia Timo affronta il “logorio della vita moderna” a cui ogni donna è sottoposta e cercherà di consigliare i giusti rimedi con cui affrontarlo. Un accorato a-solo per la ricerca della felicità che forse cambierà le nostre abitudini e che certamente porterà tantissime risate.

  • Martedì 18 e mercoledì 19 maggio alle ore 20,15

VITO in Storie della Bassa

Vito, quando racconta, ricrea un mondo. Il mondo della sua infanzia, le radici della sua maschera emiliana. In questo recital, che ha per protagonisti donne e uomini padani, figure che sono legate alla terra e al buon cibo e quindi all’amore, si porta in scena un pezzo di quell’identità che parte da Bertoldo, passa per Zavattini e arriva fino a Fellini, quello di Amarcord. Ci sono storie vere e storie inventate; personaggi fantastici e personaggi reali. Tutti sono accumunati dall’essere surreali, dal vivere nel confine dell’assurdo.

  • Martedì 1 e mercoledì 2 giugno alle ore 20,15

IVANO MARESCOTTI in La lingua neolatrina

La lingua neolatrina è un monologo esilarante cucito su misura per le qualità mattatoriali di Ivano Marescotti dalla penna di Maurizio Garuti. L’argomento sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno. Da “un attimino” a “piuttosto che”, da “mi fa morire” a “non me ne può fregare di meno”, da “lato B” a “tirarsela”, da “in qualche modo” a “quant’altro”, da “fare sesso” a “fare un passo indietro”, da “mi piace” a “non ci posso credere”, da “strage sfiorata” a “fake news”, ecc. ecc. Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari.

  • Mercoledì 23 e giovedì 24 giugno alle ore 20,15

ALESSANDRO BERGONZONI in Trascendi e sali

Ogni volta che arriva Bergonzoni, non sappiamo mai in quali inesplorati territori ci porterà, quali scenari comici / emotivi / poetici ci mostrerà. Trascendi e sali è uno spettacolo dove il disvelamento segue e anticipa la sparizione, dove la comicità non segue obbligatoriamente un ritmo costante e dove a volte le radici artistiche vengono mostrate per essere subito sotterrate di nuovo. Trascendi e sali vuole essere un vettore artistico di tolleranza e pace, colmo di visioni che, magari, riusciranno a scatenare le forze positive esistenti nel nostro essere.

RECUPERI DELLE APERTURE MODERNE

  • Venerdì 14 maggio alle ore 20,15

SIMONE CRISTICCHI in Esodo

In questo spettacolo Simone Cristicchi racconta una complessa vicenda del nostro Novecento, mai abbastanza conosciuta e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Un magazzino che conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero, davanti a una situazione dolorosa e complessa, di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Un racconto, dunque, in cui, tra parole e immagini, vengono rievocate le difficoltà, la paura, l’insicurezza, e la nostalgia che tutte queste persone hanno affrontato.

  • Venerdì 21 maggio alle ore 20,15

ENNIO MARCHETTO in The Living Paper Cartoon

Attraverso costumi di carta Ennio Marchetto con The Living Paper Cartoon dà vita a uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività.

Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque, a un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni. Non è facile spiegare cosa esattamente succeda durante un suo spettacolo.

Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic di questi personaggi, rendendo tutto esilarante.

  • Giovedì 27 maggio alle ore 20,15

DAVIDE ENIA in maggio ‘43

Prodotto da Accademia Perduta e Fondazione Sipario Toscana, maggio ’43 è uno spettacolo che trae linfa da una serie di interviste a persone che subirono i terribili bombardamenti palermitani del maggio 1943, e ne uscirono miracolosamente illese. Dalla loro narrazione e dai frammenti di memoria raccolti principia l’elaborazione drammaturgica, che scompone e intreccia e rielabora queste testimonianze, per poi incastonarle in un’unica storia. Erano tempi cupi, in cui necessario era ingegnarsi per riuscire a sopravvivere. Erano tempi atroci, in cui la morte cadeva inattesa dall’alto o dal basso dei mercati neri, che stritolavano con prezzi schizzati alle stelle. Erano tempi malati e bugiardi, tempi cinici e bari. Assomigliano ad oggi.

  • Lunedì 31 maggio alle ore 20,15

LELLA COSTA in La vedova Socrate

Franca Valeri, grande matriarca del teatro italiano, aveva chiesto a Lella Costa di raccogliere il suo testimone e interpretare Santippe, la protagonista della commedia La vedova Socrate, testo da lei scritto nel 2003. Un concentrato di ironia corrosiva e analisi sociale, rivendicazione disincantata e narrazione caustica. Liberamente ispirato a La morte di Socrate dello scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt, il testo è ambientato nella bottega di antiquariato ed oggettistica di Santippe, la moglie del filosofo, tramandata dagli storici come una delle donne più insopportabili dell’antichità. 

Nello spettacolo Santippe si sfoga per tutto quello che le hanno fatto passare gli amici di Socrate come Aristofane e Alcibiade, una masnada di buoni a nulla a cominciare da Platone, il principale bersaglio polemico dello spettacolo. Lei non sopporta che abbia usurpato le idee del consorte anche se fu molto fedele nel riportarle. E così lo degrada a un semplice copista e si mette in testa di chiedergli pure i diritti d’autore. Anzi, alla fine pensa di poter scrivere lei un dialogo: protagoniste però sarebbero le donne. Ed è infatti soprattutto alle donne che parla: neanche la vedovanza le toglie il diritto di emanare un giudizio onesto sul comportamento dei mariti, degli uomini in generale e anche di quelle donne che ingannano l’altro sesso.

  • Mercoledì 30 giugno alle ore 20,15

GIOELE DIX in Vorrei essere figlio di un uomo felice

Un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: che essa sia ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea, toccando liberamente autori molto amati e illuminanti legami con la storia personale e familiare dell’attore. In Vorrei essere figlio di un uomo felice, Gioele Dix racconta e approfondisce alla sua maniera una vicenda letteraria e umana fitta di simboli, recitando, raccontando, leggendo e commentando, sempre insieme al pubblico. Un recital vivace e documentato, fra suggestioni colte, rimandi alla contemporaneità e tratti di improvvisa e affilata ironia.

RECUPERI DELLA RASSEGNA FAMILY

  • Domenica 9 maggio alle ore 11

Progetto g.g. in VALENTINA VUOLE

Questa è la storia semplice di una bambina. Che è anche una principessa. Lei ha tutto. Vive in un posto sicuro, dove non manca niente. Ma è sempre arrabbiata e urla, urla sempre, perché tutto vuole, sempre di più. Forse le manca qualcosa. Ma cosa non sa. E i grandi? Sembrano non capire. A volte la cosa più importante è anche la più difficile da vedere e da trovare. E per farlo Valentina dovrà cercare nel mondo, perché è lì che bisogna andare per diventare grandi. Valentina vuoleè favola di desideri e sogni. Vizi, capricci e regole. E del coraggio che i piccoli e i loro grandi devono avere per poter crescere. Una storia di gabbie che non servono a niente, di frulli di vento e di libertà.

  • Domenica 16 maggio alle ore 11

Accademia Perduta/Romagna Teatri in JACK E IL FAGIOLO MAGICO

L’antica fiaba popolare inglese di Jack e il fagiolo magico racconta di un’enorme e miracolosa pianta di fagioli, di un temibile gigante che si nutre di mucche grasse, di enormi montoni ma soprattutto di bambini!! E poi di arpe miracolose, di uova d’oro ma soprattutto del coraggio di un bambino e dell’astuzia con cui sa affrontare i pericoli e sconfiggere le avversità.

Lo spettacolo, la cui regia è firmata da Claudio Casadio, è scritto da Marcello Chiarenza ed è interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola.

  • Domenica 23 maggio alle ore 11

TCP Tanti Cosi Progetti in ZUPPA DI SASSO

Una fiaba che parla di superamento della diffidenza, del sospetto e della paura verso ciò o chi non si conosce a favore di un sentimento di apertura, unione e amicizia. Zuppa di sasso è una fiaba la cui ispirazione si perde nelle trame del tessuto popolare fitto di storie, racconti, aneddoti e che risale ad epoche in cui giramondo, vagabondi, soldati reduci da battaglie campali che tentavano di ritornare a casa, di solito a piedi e senza risorse, incontravano gli abitanti di villaggi sul loro percorso. Stranieri, sconosciuti che chiedevano ospitalità e ristoro e che alle volte con qualche espediente sapevano conquistare la fiducia degli abitanti dei luoghi che attraversavano, risvegliando in questi ultimi sentimenti e sensazioni dimenticate o sopite.

Prevendite di tutti gli spettacoli: da sabato 8 maggio.

Dettagli su prevendite e prezzi su www.accademiaperduta.it

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