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Commercio: l’ingrosso crolla, quello “al dettaglio” frena

da Daniele Bartolucci

Il settore del Commercio è certamente tra i più colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni di San Marino e, ancora di più, dalla pandemia globale. Lo dicono i numeri, elaborati dall’Osservatorio del Commercio nel Rapporto annuale pubblicato dall’UPECEDS nei giorni scorsi, visto che “negli ultimi cinque anni, il numero di imprese del settore ha registrato una diminuzione del -3,6%”. Questo, però, non è un dato generalizzato: ad esempio il “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” ha registrato una contrazione di 62 unità, al contrario la sezione “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione”, ha registrato l’aumento di 15 unità. E nello stesso arco temporale, i lavoratori occupati sono cresciuti, del +3,84% per un totale di 132 unità, per la maggior parte in bar, ristoranti e alberghi. Male, a livello di importazioni, il “commercio all’ingrosso”, mentre cresce il “commercio al dettaglio”, che nel 2020 ha segnato anche un +6,4% di importi transati SMaC, segnale evidente di una ripresa dei consumi interni però dettata dalle restrizioni agli spostamenti.

Un dato confermato dal numero di transazioni, crollato del 17,8%, a riprova che clienti “esterni” se ne sono visti molti meno.

L’ANALISI DEGLI ULTIMI CINQUE ANNI

Come noto il settore Commercio, a livello di classificazione ATECO 2007, comprende diverse sezioni di attività economica: dal Commercio e Riparazione di Autoveicoli e Motocicli al Commercio all’Ingrosso (escluso quello di Autoveicoli e di Motocicli) e al Commercio al Dettaglio (Escluso Quello di Autoveicoli e di Motocicli), fino alle Attività dei servizi di Alloggio e Ristorazione.

Fatta questa doverosa premessa, il Rapporto annuale sull’andamento del settore Commercio nella Repubblica di San Marino elaborato dall’Osservatorio del Commercio, analizza sia i dati del 2020, che quelli dell’ultimo quinquennio.  “Il totale delle imprese operanti nel settore, al 31 dicembre 2020 era di 1.250 imprese attive, suddivise tra 1.056 della sezione “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” e 194 della sezione “Attività dei servizi di Alloggio e Ristorazione”. Le attività commerciali rappresentano il 25,8% del totale delle imprese attive a San Marino e il loro peso sul Prodotto Interno Lordo del 2019 è pari al 14,6%.

I dipendenti in forza al ramo commerciale, nel 2020, sono stati in media 3.594, suddivisi tra i 2.676 del settore “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” e i 918 del settore “Attività dei servizi di Alloggio e Ristorazione” e rappresentano il 22,2% dell’occupazione media complessiva annuale nel settore privato. La ripartizione delle imprese all’interno del settore, vede quasi il 90% di unità distribuirsi tra Società (63,64%) e Imprese Individuali (24,72%), mentre la distribuzione territoriale mostra che la maggior parte di attività sono collocate a Serravalle (46,24%), San Marino (20,4%) e Borgo Maggiore (12,88%)”. Per quanto riguarda la serie storica, invece, “negli ultimi cinque anni, il numero di imprese del settore ha registrato una diminuzione del -3,6%, al 31 dicembre 2020 gli operatori attivi erano 1.250, nel 2016 erano 1.297. La progressione positiva iniziata nel 2017 si è arrestata nel 2020, registrando rispetto al 2019 un decremento del -1,5%. La sezione “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” ha registrato nel quinquennio una contrazione pari a -62 unità, al contrario la sezione “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione”, ha registrato l’aumento di 15 unità. Nel 2020 nella sezione Commercio si è registrata una diminuzione del numero di imprese di 15 unità e in quella Alloggio e Ristorazione una diminuzione di 4 unità”.

L’OCCUPAZIONE NELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

“Il numero dei lavoratori dipendenti impiegati nel settore del Commercio, dopo due anni consecutivi di incremento, ha registrato nel 2020 una diminuzione del -3,5% pari a -131 unità, suddivisi tra -15 lavoratori impiegati nella sezione “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” e – 116 nella sezione “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione”. I saldi negativi del 2020 risentono della crisi economica dovuta alla pandemia, che ha avuto effetti più marcati nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione”. Ma questo non basta, perché, “analizzando un periodo più ampio, dal 2016 al 2020, si registra nel complesso un aumento del numero dei lavoratori del +3,84% per un totale di 132 unità, di cui 17 nella sezione “Commercio all’ingrosso e al Dettaglio; Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” e 115 alla sezione “Attività dei Servizi di Alloggio e di Ristorazione”. Il 61,37% dei dipendenti del settore al 31 dicembre 2020 erano residenti, mentre il 33,45% erano frontalieri, il 4,31% erano soggiornanti ed il restante 0,87% era composto da sammarinesi residenti all’estero.

Nel corso dell’ultimo anno, a fronte di una diminuzione del numero totale dei dipendenti, il numero dei residenti è rimasto stabile, mente i non residenti sono diminuiti del -9,3%”. “Passando”, invece, “ai livelli più dettagliati dell’ATECO 2007, risulta evidente come la maggior parte di imprese e di dipendenti si trovino all’interno della divisione Commercio al Dettaglio, in particolare, nel gruppo “Commercio al Dettaglio di Altri Prodotti in Esercizi Specializzati”. Il commercio all’ingrosso è ben rappresentato da “Commercio all’ingrosso di Beni di Consumo Finale”, da “Commercio all’ingrosso di Prodotti Alimentari, Bevande e Prodotti del Tabacco” e da “Intermediari del Commercio”. Per quanto riguarda, infine, il numero medio di dipendenti per azienda, “la sezione con la media più alta è “Alloggio e Ristorazione”, settore che, rispetto agli altri, richiede un più alto fabbisogno di manodopera”.

CALA L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE

Analizzando il flusso delle importazioni del comparto commerciale degli ultimi 5 anni, si rileva, dopo due anni di crescita, una diminuzione pari a circa il -6% nel 2020.

Nella sezione del “Commercio all’ingrosso” il trend negativo degli ultimi anni, si è aggravato ulteriormente, registrando una diminuzione del -13,4% nell’ultimo anno. Il “Commercio al dettaglio” ha invece confermato la tendenza positiva, registrando nel 2020 un aumento del +4,5%.

Nel settore autoveicoli e motocicli si è rilevata nell’ultimo anno una flessione pari al -16,4%, invertendo la tendenza positiva degli anni precedenti. Il flusso delle esportazioni del settore commercio ha registrato nel 2020 una diminuzione pari il -2,8%.

Il “Commercio all’ingrosso” ha confermato l’andamento negativo, registrando nell’ultimo anno un decremento pari al -11,4%. Il “Commercio al dettaglio” si conferma un settore in crescita, con tassi di crescita costanti per tutto il periodo. Il settore autoveicoli e motocicli registra nel 2020 una diminuzione delle esportazioni pari al -20%, invertendo il trend positivo che si registrava dal 2015”.

SMAC: CROLLATE LE TRANSAZIONI

Nel 2020 l’utilizzo della SMaC nel settore del commercio mostra diversi saldi negativi, sia a livello di numero di transazioni che dell’importo transato, questo mostra come la crisi economica, innescata dall’emergenza sanitaria, abbia travolto il settore. Il “Commercio al Dettaglio” ha registrato una diminuzione del numero delle transazioni rispetto all’anno precedente pari al -17,8%, mentre per “Alloggio e Ristorazione” il calo delle transazioni arriva al -36,8%. Per “Commercio e Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” le transazioni sono diminuite del -10,9%”. Interessante notare invece le differenze per l’importo transato: “Il settore “Commercio e Riparazione di Autoveicoli e Motocicli” ha evidenziato una diminuzione del -12%; il settore “Alloggio e Ristorazione”, ha registrato una diminuzione dell’importo pari al -33,2%; il settore “Commercio al Dettaglio” ha segnato un +6,4% dell’importo transato”.

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