Home Dal giornale Iniziato lo sgombero rifiuti alla ex Beccari

Iniziato lo sgombero rifiuti alla ex Beccari

da Daniele Bartolucci

Sono partiti nei giorni scorsi i lavori di sgombero e smaltimento dei rifiuti contenuti nel capannone gestito della Beccari Srl, di proprietà della Banca Agricola Commerciale e secondo le stime di IAM srl, incaricata dei lavori dalla stessa proprietà, in circa 4 mesi verrà completato l’intervento sul sito. “Il nostro impegno nei confronti della proprietà”, spiega Mirkare Manzi di IAM srl, “non si limita infatti al mero sgombero dell’immobile delle diverse tipologie di rifiuti, ma alla garanzia che questi vengano effettivamente portati in smaltimento negli impianti oltreconfine. A tal fine, abbiamo pianificato tutte le operazioni di recupero dei materiali attualmente stoccati in questi stabili, affinché vengano prelevati e trasportati solo nel momento in cui ci siano già le autorizzazioni da parte degli impianti italiani a cui ci riferiamo. Da questa procedura, concordata anche con il Dipartimento competente,  dipendono ovviamente tempistiche più lunghe, ma garantirà che il rifiuto non venga semplicemente spostato all’interno del territorio di San Marino, ma effettivamente verrà portato fuori dai confini e smaltito correttamente. Avremmo potuto gestire tutto internamente ai nostri siti di stoccaggio, avendo IAM raggiunto a proposito di spazi il ‘punto zero’ a fine 2020, senza obblighi ulteriori trattandosi di un accordo prettamente tra privati, ma ciò avrebbe comportato il rischio che tali rifiuti potessero rimanere stoccati a San Marino per diverso tempo, quindi sarebbero rimasti a carico della collettività. Questa procedura, che attuiamo anche per tutte le altre operazioni similari, è per noi invece la miglior garanzia, per il privato che ci ha incaricato e per il Paese”.

“Dopo la relazione sulla classificazione e quantificazione dei rifiuti stoccati nei tre immobili stilata dai vertici di AASS”, spiega una nota della Segreteria di Stato al Territorio, “il Coordinamento per la Protezione Civile aveva già disposto nei mesi scorsi le prime misure, in seguito adottate per la messa in sicurezza dei siti al fine di prevenire il potenziale danno ambientale derivante dallo stoccaggio dei rifiuti. Doveroso è anche ricordare che con la Delibera n. 11 del 17 marzo 2020, sentiti i riferimenti dei Segretari di Stato per il Territorio, per gli Affari Interni e per la Sanità, il Congresso di Stato ha dato mandato all’Avvocatura per avviare le opportune azioni legali nei confronti dei responsabili delle condotte integranti un pericolo per l’incolumità, la salute pubblica e l’ambiente naturale. Le ultime disposizioni contenute nel nuovo Codice Ambientale hanno portato ai successivi, concreti, risultati sullo smaltimento di tali rifiuti: l’articolo 27 ha introdotto infatti la possibilità da parte dell’Ecc.ma Camera, qualora i responsabili non provvedano direttamente alla riparazione del danno ambientale, di poter avviare lei stessa le attività di riparazione e successivamente avviare le procedure di espropriazione dei beni di proprietà per il recupero delle spese sostenute e per l’eventuale maggior danno subito”.  “La partenza di questi lavori di sgombero rappresentano una prima, significativa vittoria, per tutto il Paese”, commenta il Segretario di Stato Stefano Canti. “Questo esecutivo aveva promesso nel suo programma un’attenzione differente ai temi ambientali e di tutela del nostro territorio. La promessa è mantenuta”.

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