Home Dal giornale Editoriale, San Marino: il mondo si vaccina, ma studia altro

Editoriale, San Marino: il mondo si vaccina, ma studia altro

da Daniele Bartolucci

 Dall’altisonante “il Covid è come la guerra mondiale” dei primi roboanti annunci, oggi siamo alla fase del “il Covid ha cambiato il mondo”. Il paragone con la guerra, a parte purtroppo il numero di morti, non regge: anche perché per molte persone l’unica vera “battaglia” era arrivare a riempire le giornate chiusi in casa, non certo fronteggiare invasori o combattere in terra straniera. L’unico vero paragone, in chiave però ottimistica, è quello della fase “post bellica”, perché con l’avvento dei vaccini soprattutto, il mondo sembra prepararsi ad una rinascita epocale, pari se non maggiore dell’impatto della pandemia stessa. Al di là della complessa macchina dei piani vaccinali e dei ritardi (inaccettabili) della produzione e della logistica, infatti, tutti i Paesi stanno lavorando ad altro. La fase delle vaccinazioni, del resto, è già “passato” per l’economia: il vaccino c’è, cambia poco (cinico ma è così) se si arriverà all’immunità della popolazione a giugno, settembre o gennaio. Ci si arriverà certamente. E dopo? Ecco, questa è la domanda che si fanno tutti e che dovrebbe farsi anche San Marino: quando la pandemia sarà finita, cosa resterà e cosa succederà? Quale economia avremo? A queste domande occorre dare risposta oggi, per non farsi trovare impreparati. Lo sanno bene in Europa, dove i “maggiorenti” dell’Unione – e finalmente, con Draghi, c’è anche l’Italia tra questi – studiano tali risposte. Qualcuno ha già messo in campo piani di rilancio, altri lo stanno facendo. San Marino a cosa sta lavorando? Qual è il piano di rilancio? Le risorse (prestate, ndr) ci sono: ora spendetele! Anzi, investitele.

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