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Visita dell’Ambasciatore d’Italia San Marino alla CSdL: temi di interesse e impegno comune

da Redazione

SAN MARINO – Un incontro cordiale e molto proficuo, ricco di temi di confronto e ambiti di collaborazione reciproca, toccando gli argomenti più scottanti del momento, è stato quello di questa mattina dell’Ambasciatore d’Italia a San Marino, dott. Sergio Mercuri, in visita per la prima volta alla CSdL, a pochi mesi dall’inizio della sua nuova carica diplomatica.

Il Segretario Tamagnini, dopo aver presentato al prestigioso ospite i diversi dirigenti e funzionari della Confederazione e delle sue Federazioni, ha ricordato l’ottimo livello di rapporti tra la stessa CSdL e l’Ambasciata italiana, cresciuti e consolidati nel corso degli anni su tematiche quali i diritti dei lavoratori frontalieri a San Marino o delle migliaia di cittadini italiani residenti nella RSM.

“Per molti anni i lavoratori frontalieri hanno subito pesanti discriminazioni, in particolare per la precarietà del rapporto di lavoro. Ora i trattamenti si sono quasi completamente parificati, anche se manca ancora qualcosa per raggiungere una condizione di piena uniformità tra lavoratori residenti e non residenti. L’obiettivo della CSdL resta quello della parità di trattamento tra tutti i lavoratori, indipendentemente dalla nazionalità o residenza.”

Il dott. Mercuri ha sottolineato la grande importanza delle tematiche del mondo del lavoro, così come del sistema previdenziale e di stato sociale, nelle relazioni bilaterali tra San Marino e Italia; in tal senso si è posto in ascolto delle questioni al centro dell’azione e delle rivendicazioni della CSdL.

Il Segretario Tamagnini ha puntualizzato la situazione socio-economica del paese ad un anno dallo scoppio della pandemia: “Se la crisi del primo decennio degli anni 2000 ha colpito in particolare l’industria, che successivamente ha iniziato la sua ripresa, la pandemia ha prodotto effetti nefasti sui settori dei servizi e specialmente quello turistico, alberghiero e della ristorazione. A San Marino sono state perse alcune centinaia di posti di lavoro, ma il sistema degli ammortizzatori sociali, e in particolare la cassa integrazione, diminuita nella sua entità ma allungata nel tempo, ha permesso finora di ridurre, almeno in parte, gli effetti della pandemia sui lavoratori e sulle aziende. Ma ora non possiamo appoggiarci solo sugli ammortizzatori sociali, di cui non disponiamo all’infinito; occorrono finanziamenti per sostenere i lavoratori e le aziende, oltre ad un qualificato progetto di sviluppo dell’economia, salvaguardando il più possibile i settori più danneggiati dalla pandemia”.

Centrale, nell’intervento di Giuliano Tamagnini, il problema della mancanza dei vaccini a San Marino. Il Segretario CSdL ha chiesto all’Ambasciatore Mercuri se può farsi portavoce presso le autorità politiche e sanitarie italiane della necessità di far arrivare a San Marino le necessarie forniture di dosi vaccinali. Ciò, dato che il Governo sammarinese, a quanto pare, ha percorso la sola strada del rapporto con l’Italia.

“È evidente che i nostri responsabili di Governo non hanno fatto quanto di loro dovere per consentire ai cittadini di iniziare a vaccinarsi, come è successo in gran parte del mondo”, ha ribadito Tamagnini. “I nostri numeri sui contagiati e sui decessi sono impietosi, tra i più alti al mondo in rapporto al numero di abitanti. Ogni giorno che passa rischiamo di perdere altre vite umane. Si deve iniziare al più presto a vaccinare le categorie più deboli, gli anziani, i malati con patologie gravi, oltre al personale medico-sanitario.”

Il rappresentante diplomatico italiano ha affermato che se San Marino fosse già entrato a far parte della Unione Europea, probabilmente il problema della mancata fornitura di vaccini sarebbe stato risolto. La disponibilità di vaccini non riguarda solo i rapporti bilaterali Italia-San Marino, ma ha implicazioni più complesse, che riguardano lo stesso livello europeo.

E sull’obiettivo dell’ingresso di San Marino nella UE, che la CSdL sostiene da sempre, il dott. Mercuri ha sottolineato il ruolo di sostegno che può svolgere l’Italia, ma ha puntualizzato che su diversi aspetti specifici è San Marino che deve fare delle scelte, e non altri; ad esempio, se vuole porre delle limitazioni alle norme sulla libera circolazione delle persone, così come sulle attività finanziarie.

L’Ambasciatore italiano ha quindi posto l’accento su un aspetto che a lui sta particolarmente a cuore; la eco-sostenibilità dell’economia e dello sviluppo. Ha auspicato che anche il sindacato vada in questa direzione, e ciò potrebbe rappresentare un terreno comune di collaborazione particolarmente fecondo e produttivo.

“Certamente la CSdL ha fatto la scelta dello sviluppo sostenibile” ha rimarcato il Segretario Tamagnini. “Un paese piccolo come il nostro non può che puntare alla sostenibilità dell’economia e alla salvaguardia del territorio, per preservare al meglio per tutte le generazioni future il bene più prezioso che abbiamo e la qualità della vita dei cittadini.”

L’incontro di oggi ha creato le premesse per un rapporto di scambio e collaborazione tra la CSdL e il nuovo Ambasciatore italiano particolarmente positivo, e che non mancherà di proseguire con altre occasioni di incontro sui tanti temi di impegno comune.

 

CSdL

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