Beccari (Esteri) spinge sulla trattativa per l’accordo, ma c’è chi lancia l’alternativa. Posizioni tutte favorevoli in Commissione Esteri per una maggiore integrazione nella UE.
di Daniele Bartolucci
La trattativa con l’Unione Europea è un punto nodale della politica estera di San Marino, ma anche del suo futuro economico e sociale (e perfino sanitario, si è visto). In tal senso, “c’è la volontà di accelerare il percorso”, ha garantito il Segretario agli Esteri Luca Beccari all’indomani degli incontri diplomatici della scorsa settimana. “Il nuovo impulso contribuirà altresì a definire una visione futura di San Marino in una più stretta e necessaria relazione con l’Europa”. Ed è ciò che Beccari ha poi ribadito anche in Commissione Esteri, dove le opposizioni lo hanno pressato proprio sul rilancio e sulla conclusione del negoziato per l’accordo di Associazione con l’Ue: i membri della Commissione, infatti, hanno concordato con il Segretario di Stato sull’opportunità di avviare un calendario di confronti al suo interno sul negoziato con l’Unione europea.
Nel suo riferimento di apertura dei Lavori, Sds Beccari ha illustrato ai commissari le recenti attività bilaterali intraprese con Ungheria, Slovenia e Repubblica Ceca proprio con l’obiettivo di “creare un consenso politico da parte di tutti i Paesi membri Ue” in vista di dare maggiore impulso al negoziato. “Escludendo i paesi più coinvolti in questa attività- Italia, Francia e Spagna per i loro rapporti con San Marino, Monaco e Andorra- sottolinea- ci sono tutti una serie di paesi che saranno chiamati ad esprimersi sull’accordo e rispetto i quali credo sia importante- piano, piano- iniziare a stabilire relazioni un po’ più intense”. L’Unione europea resta al centro del dibattito con Nicola Renzi, Rf, che chiede chiarimenti sulla posizione espressa nei giorni scorsi dal consigliere di maggioranza, Gerardo Giovagnoli di Npr, in favore di un accordo di adesione, in caso non si arrivi a breve a quello di associazione. Ma soprattutto chiede di darsi una deadline nelle trattative: “Se quest’anno, da qui all’estate, non si sblocca niente nel negoziato, dobbiamo inventare una strategia che ci porti a fare dei passi avanti su questo tema”. E lancia l’invito di aprire una riflessione all’interno del Parlamento.
Negli interventi successivi, tutti i commissari sono intervenuti auspicando al più presto sviluppi positivi nel negoziato e le posizioni restano in favore dell’accordo di associazione, purché porti vantaggi per il Titano. “Nessuno ha voglia di firmare un assegno in bianco”, ha avverto Carlotta Andruccioli, Dml, “giusta quindi la cautela e gli approfondimenti per arrivare ad un accordo vantaggioso per San Marino”. Per Maria Luisa Berti, Npr infatti, “l’obiettivo deve essere licenziare un testo che ci porti più vantaggi possibili”, mentre la proposta di avanzare richiesta di adesione viene da parte sua letta più come una “provocazione”. Diversamente, Giuseppe Maria Morganti di Libera non ha scartato l’ipotesi di cambio di strategia: “Verifichiamo in tempi stretti l’accordo di associazione, in caso contrario d’accordissimo con Giovagnoli, inviamo domanda di adesione”. Francesco Mussoni, Pdcs, ha colto favorevolmente l’input arrivato sul tema del negoziato e plaude al lavoro fino ad oggi condotto dal Segrertario Beccari: “Credo in questi mesi sia stato fatto ottimo lavoro di cerniera con le istituzioni comunitarie, è stato mantenuto aperto il tavolo tecnico- chiarisce- Ci sono condizioni tecniche e politiche per finalizzare. Credo questo dibattito possa spronare e dare ancora più convinzione all’azione politica del governo che su questo tema è già presente”. Anche Gian Matteo Zeppa, Rete, si è detto disponibile, con il suo gruppo, a fare valutazioni sul negoziato. In replica, il Segretario agli Esteri ha offerto comunque la sua disponibilità a confrontarsi con i gruppi sull’Ue, anche in Commissione, mentre il presidente Rondelli ha anticipato l’invio di un calendario di appuntamenti al più presto.