Home FixingFixing ANIS al Governo: “Cronoprogramma di riforme condivise e con tempi certi”

ANIS al Governo: “Cronoprogramma di riforme condivise e con tempi certi”

da Redazione

Gli Industriali: “Apprezziamo la strategia di dotarsi di un nuovo strumento di lavoro, ma registriamo anche il ritardo accumulato”.

anis governo 2020

 

di Daniele Bartolucci

 

“Nell’incontro del 4 febbraio con il Governo ci aspettiamo di entrare nel merito del nuovo cronoprogramma e di condividere temi, tempi e modi. Anche lo ‘sblocca San Marino’ raccoglie diversi spunti su cui lavorare, ma va reso organico a un grande piano strategico per lo sviluppo del Paese. Bene il passo in avanti sulla fatturazione elettronica, l’auspicio è che sia operativa entro aprile”.

E’ questo l’approccio che ANIS ha esplicitato riguardo all’incontro con il Governo che arriva, è bene ricordarlo, dopo un pressing costante da parte degli Industriali sulle riforme che da troppo tempo attendono sui tavoli (se non nei cassetti delle scrivanie, ndr): dall’Assemblea di fine dicembre e la presentazione del libro del 75esimo, l’Associazione ha impresso infatti un ritmo serrato di appelli, input e documenti (ultima, in ordine di tempo, l’indagine dell’Osservatorio sull’impatto Covid sui bilanci delle aziende associate). Il Governo, da parte sua, ha annunciato a inizio anno la costruzione di un cronoprogramma per le riforme ed è su questo che la delegazione ANIS farà leva, affinché siano comprese tutte le azioni e gli interventi più urgenti e quelli più importanti per rilanciare lo sviluppo del Paese.

 

“SIAMO IN RITARDO: NON RESTI SOLO UN ANNUNCIO”

 

“Pur apprezzando la strategia di dotarsi di un nuovo strumento di lavoro – come da noi auspicato da tempo -, ovvero il cronoprogramma”, avvertono gli imprenditori ANIS, “registriamo il ritardo accumulato e siamo consapevoli che senza la necessaria determinazione e condivisione, anche questo progetto rischia di restare, ancora una volta, solamente un annuncio. Ed è ciò che ribadiremo al Governo nell’incontro che abbiamo richiesto la scorsa settimana e che, con tempestività, è stato fissato per il 4 febbraio. Tutti, la politica in primis, devono rendersi conto dell’urgenza di avviare velocemente e con spirito costruttivo questo nuovo percorso, con la definizione sia degli obiettivi, che dovranno essere condivisi, sia delle tempistiche che si dovranno formalmente rispettare”.

 

FATTURA ELETTRONICA E “SBLOCCA SAN MARINO”

 

Nel frattempo, la scorsa settimana si sono svolti due importanti incontri, il primo sulla fatturazione elettronica, il secondo sullo “sblocca San Marino”, una serie di temi proposti nell’ambito del progetto “San Marino 2030”. In entrambi i casi gli Industriali erano presenti e rappresentati. “Bene”, commentano quindi, “i passi avanti sulla fatturazione elettronica e il confronto sullo ‘sblocca San Marino’, ma ci aspettiamo dal Governo e dalla maggioranza un cambio di velocità concreto nel percorso di riforma per modernizzare finalmente il Paese e renderlo sostenibile soprattutto sul piano finanziario”. Nello specifico, “diversi degli interventi che dovranno essere inseriti in questa agenda, inoltre, sono stati approfonditi nel corso dell’incontro di sabato scorso sul progetto “sblocca San Marino”, alcuni dei quali sono spunti che non solo condividiamo, ma da anni proponiamo come veri e propri volani per lo sviluppo: dagli investimenti nelle infrastrutture al miglioramento delle normative interne e la costruzione di piani mirati per i diversi settori, dalla digitalizzazione di documenti e procedimenti all’introduzione dell’IVA alla fatturazione elettronica. Tanti interventi che dovranno trovare il giusto collocamento nel cronoprogramma, proprio per dare concretezza al lavoro avviato”.

Riguardo la fatturazione elettronica, invece, “apprezziamo l’iniziativa di venerdì mattina per illustrare ad associazioni di categoria e operatori economici il passo avanti a livello tecnico e normativo, che ha affrontato e risolto alcune problematiche, come le note di accredito. L’obiettivo è ora sensibilizzare le imprese ad attivarsi quanto prima per essere pronte nel momento in cui lo strumento diventerà operativo. A tal proposito ribadiamo il nostro auspicio affinché lo diventi entro aprile. Questo passaggio, seppur in via facoltativa all’inizio, permetterà infatti alle imprese di semplificare il proprio interscambio con l’Italia, ottenendo oltretutto benefici importanti dal risparmio di tempo e di carta: oneri anacronistici che le imprese sammarinesi ancora oggi devono subire al contrario dei loro competitor”. Non solo: “Questo progetto, infatti, può diventare un esempio virtuoso di come approcciarsi alle riforme, partendo appunto dalle esigenze del sistema e sviluppando le migliori soluzioni, spinti dalla volontà politica e accompagnati dalle competenze tecniche. Come sempre, ANIS offrirà tutto il proprio contributo di idee, capacità ed esperienze affinché il programma di riforme sia il più efficace possibile e riesca, finalmente, a proiettare San Marino oltre le difficoltà di questo momento, che sono tante e ferme da troppo tempo”.

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