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Sposarsi ai tempi del Covid-19 a San Marino

da Redazione

L’anno che si è appena concluso ha visto un crollo delle cerimonie. Si è passati da oltre 150 nel triennio 2017-2019 a solamente 115 nel 2020.

di Alessandro Carli

Uno degli aspetti “collaterali” legati all’emergenza sanitaria ma anche ha avuto egualmente ricadute economiche sul sistema Paese per la sua capacità di coinvolgere diversi settori (dalla ristorazione ai fotografi, ma anche ai sarti e ai negozi di abbigliamento, alle fiorerie e alla pasticcerie oltre ai wedding planner e alle agenzie di viaggio) è il numero di matrimoni celebrati in Repubblica. Un “dato”, questo, finito come di consuetudine nel report annuale dell’Ufficio di Statistica di San Marino e che “racconta”, com’era facile immaginare, una robusta contrazione delle “promesse” d’amore.

Dopo aver ricordato che il Titano, poco più tardi di un lustro fa circa aveva deciso di promuoversi, attraverso il Decreto Delegato numero 61 del 2015, come luogo di celebrazione del matrimonio civile, ampliando le sedi – non più solamente Palazzo Pubblico ma anche la Cava dei Balestrieri, il Chiostro di Santa Chiara, gli spazi interni ed esterni della Prima e della Seconda Torre e i Giardini Borghesi – mettiamo a specchio i numeri degli ultimi quattro anni.

Nel 2017, si legge nel report dell’UPECEDS, ne furono celebrati 159 (51 religiosi, 98 civili e 10 non specificati), nel 2018 il totale si fermò a 151 (38 religiosi, 102 civili e 11 non specificati) per poi risalire l’anno successivo. Nel 2019 difatti 156 coppie di dissero di sì (36 riti religiosi, 109 civili e 11 non specificati). Nel 2020 invece, complice soprattutto la pandemia, sono state officiati 20 unioni religiose, 89 civili e 6 non specificate, per un totale di 115 riti.

RIMINI “TIENE”

Nel 2020 i matrimoni celebrati a Rimini, in mezzo a tante difficoltà, hanno continuato ad essere celebrati. Tutto nasce dal progetto Rimini Wedding Destination che ha portato all’introduzione di nuovi luoghi di prestigio per la celebrazione dei matrimoni, come Cinema Fulgor, Museo Part, Castel Sismondo, oltre al Palazzo del Turismo, Museo della Città, Casa dei matrimoni sulla spiaggia di Piazzale Boscovich, Teatro Galli, Grand Hotel, gli spazi di Rimini Terme a Miramare.

Nell’ambito del progetto è stato siglato un accordo tra VisitRimini (la Dmc turistica individuata dal Comune di Rimini) e Comune di Rimini in cui la DMC si occupa di curare la parte logistica e organizzativa dei matrimoni nelle sedi che sono state autorizzate dal Comune per la celebrazione dei riti civili. Ebbene, nel 2020 VisitRimini ha contato 12 celebrazioni con rito civile a fronte di 40 richieste iniziali complessive. Nel 2019 erano state 27. Interessante rilevare che 2 coppie sposate nel 2020 provengono da fuori città: Londra e Brescia. Le location preferite sono state la Casa dei Matrimoni sulla spiaggia (4 riti) e il Grand Hotel (4).

Seguono il Museo della città (3) e Palazzina Roma (1). Per motivi contingenti, infatti, Teatro Galli, Castel Sismondo sono rimasti inattivi tutto l’anno e le nuove location, quali Cinema Fulgor e Museo Part, hanno dovuto rinviare la loro disponibilità. Si tratta comunque di luoghi molto apprezzati e che sono già oggetto di prenotazione per il 2021. Per l’anno in corso appena iniziato, VisitRimini ha già raccolto 16 prenotazioni, che in parte corrispondono ai riti posticipati dal 2020. Molte coppie, poi, sono in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione della pandemia, prima di procedere con le prenotazioni.

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