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Consiglio Grande e Generale, mercoledì 20 gennaio mattina (il report di SMNA)

da Redazione

SAN MARINO – La sessione consiliare si apre con il comma Comunicazioni in cui diversi sono i temi sollevati dagli interventi di maggioranza e opposizione. In particolare, i consiglieri di Libera e Rf puntano il dito, tra l’altro, contro la mancanza di trasparenza da parte del governo rispetto all’operazione del debito ponte, sui ritardi nei Ristori annunciati per le aziende, e ancora sulla non condivisione con maggioranza di un ‘cronoprogramma’ di riforme e provvedimenti per i prossimi mesi. E ancora, si sollecitano azioni di responsabilità nei confronti di chi ha tolto risorse importanti allo Stato.

Dalla maggioranza, i consiglieri di Rete tra l’altro chiedono di aprire un riflessione sul futuro di Banca centrale, ma anche sulle istanze recentemente sollevate dalla cittadinanza, in favore di un referendum per la depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza e sull’uso della cannabis. Allarga lo sguardo oltre i confini Gerardo Giovagnoli, Npr, che chiede di accelerare sul fronte del negoziato per l’accordo di associazione Ue, anche alla luce delle risorse che arriveranno ai Paesi membri dal recovery fund. “Il piano Marshall dell’Ue rappresenta rischio e opportunità per San Marino- sottolinea- iniezioni poderose per l’Italia aumenteranno la sua competività e porterà San Marino a uno status vantaggioso ridotto, ma sarà una opportunità se riusciremo quest’anno, e non più tardi, a definire l’accordo di associazione con l’Ue, a entrare nel gioco della Bce e sfruttare il treno del recupero europeo”.

 

Il dibattito si interrompe per proseguire nel pomeriggio.

 

Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

 

Comma 1. Comunicazioni

 

Eva Guidi, Libera: “Siamo rimasti molto sorpresi di trovarci di fronte a un ordine del giorno del Consiglio grande e generale così carente di contenuti importanti, in un momento così difficile e particolare. Nell’Odg ci sono certo provvedimenti importanti per la comunità, mi riferisco ad alcuni progetti di legge e decreti delegati portati in ratifica, ma non c’è l’ombra di un provvedimento di sostanza su temi di attualità, mi riferisco provvedimenti di riforma, sviluppo e sostegno alle imprese. In Finanziaria avevamo presentato emendamenti in questa direzione, ancora oggi ci troviamo senza la loro ombra e intanto il tempo corre. Nonostante questo, il prestito ponte è arrivato dalla fine di dicembre. Ci raccomandiamo che non sia usato per la spesa corrente, ma per il rilancio e la ripartenza, per riforme e sostegno per lo sviluppo. In questa fase riteniamo, che se il prestito è arrivato, debba esserci un piano di aiuto e ristori per gli operatori economici che si trovano in grande difficoltà. Tutti sanno che più rimangono chiuse le serrande, più sarà difficile far ripartire le attività. Riteniamo urgente un piano di aiuto da parte del governo. Poi sul prestito ponte, su cui continuiamo a chiedere notizie a partire dal contratto: oltre al mistero del contratto, c’è il mistero della delibera del contratto ponte, una delibera ‘secretata’. Ci piacerebbe sapere in generale quanto si sia speso in consulenze e chi siano stati i beneficiari delle consulenze. Anche in questo caso è importante sollecitare risposte per la trasparenza. In un momento di particolare difficoltà, ci aspettiamo anche risposte su altre questioni nell’agenda del governo che secondo noi marciano in un ritardo inaccettabile. Mi riferisco alla questione Bns, ex banca Cis, a che punto sono gli intendimenti e i passaggi inseriti nel rispettivo decreto? Sapere a che punto è poi l’istituto di gestione del recupero crediti, un passaggio importante su cui erano state condivise linee generali ma poi tutto si è fermato. Altro Dossier su cui lanciamo solleciti: è indispensabile recuperare fondi laddove ci sono margini di recuperabilità in cui i soggetti siano chiamati a responsabilità, dove lo Stato è dovuto intervenire sulle difficoltà di risparmiatori e imprese. Si parta quindi con azioni di responsabilità. Sollecitiamo anche sulla questione Demeter, è indispensabile iniziare ad avere risposte e intravvedere le responsabilità, la palla è nelle mani dell’autorità giudiziaria, ma non possiamo esimerci di inviare il nostro appello perchè non si ritardi ulteriormente. I nostri appelli: ci sono ritardi su sviluppo, riforme, sui piani ristori… si proceda in modo preciso e rapido a dare risposte”.

Marica Montemaggi, Libera: “Essendo il primo Consiglio di gennaio, dopo una Finanziaria impegnativa e di annunci, e dato che a fine mese di dicembre sono arrivati i soldi del prestito ponte, ritengo fondamentale sapere- e ci saremmo aspettati un intervento a riguardo- qualche linea fondamentale economica e politica per capire come uscire dalla situazione emergenziale e oramai cronica che riveste il Paese. Non poter vedere il contratto e le condizioni del prestito significa che non avremo mai visione delle clausole né in Consiglio, né in Commissioni riservate, e continuiamo a rimanere nel mistero e ci viene detto che non si possono rendere pubbliche perchè saranno la base di una rinegoziazione. Per noi è un grosso problema che denunciamo, ci indebitiamo e non abbiamo a disposizione i termini del contratto, né come verranno distribuiti questi milioni, se saranno impiegati in spesa corrente o in interventi legati allo sviluppo o a ristori o al sostegno per la famiglia. E’ assolutamente inconcepibile che oggi ancora non abbiamo un’idea di come questo prestito verrà impiegato. Spero che in questo comma comunicazioni qualcuno ci possa dare delle indicazioni”.

Gerardo Giovagnoli, Npr: “Negli Stati uniti oggi si insedia il nuovo Presidente in un contesto senza precedenti con 25 mila soldati dispiegati in città per la paura di assalti alle istituzioni. E la minaccia non arriva da chi svalica muri e dalla minaccia islamica, ma dal così detto ‘terrorismo interno’ favorito dal presidente uscente Trump, il presidente che non sa perdere e non accetta l’esito del voto democratico ma aizza contro la sede principale delle istituzioni. Non c’è dubbio che la vittoria di Biden rappresenti la svolta dal declino del pensiero, dall’abbandono del multilateralismo e dal volersi chiudere in sé stessi. Lo spirito del tempi ha agito al di là dell’oceano ma anche qua: l’Ue si prepara a varare un nuovo ‘piano Marshall’, stavolta senza sostegno dell’America. Non c’è dubbio anche questo passaggio sia anch’esso una svolta storica, una pioggia di milioni di euro per sanità, per tenere in piedi il sistema di sicurezza sociale e per dare sollievo alle imprese pesantemente colpite per uscire dal doppio tunnel di crisi economica e pandemia. Questi fatti storici devono farci ragionare e agire per la loro influenza su di noi che siamo dentro l’Europa e circondati dall’Italia. Il piano Marshall dell’Ue rappresenta rischio e opportunità per San Marino: iniezioni poderose per l’Italia aumenteranno la sua competitività e porterà San Marino a uno status vantaggioso ridotto. Ma sarà una opportunità se riusciremo quest’anno, e non più tardi, a definire l’accordo di associazione con l’Ue, a entrare nel gioco della Bce e sfruttare il treno del recupero europeo. Possiamo vaneggiare e fantasticare su rapporti con Paesi lontani più o meno amici, ma la geopolitica e la geografia tornano a reclamare il proprio ruolo: siamo stati e saremo confinanti con Italia e Ue, non si può non essere italo-eurocentrici. Il 2021 è un anno cruciale: in cui l’accordo di associazione deve arrivare a conclusione e che entri in vigore a breve termine. Lo sforzo diplomatico deve essere potenziato e indirizzato verso un maggior coordinamento con l’Italia, in particolare sulla ristrutturazione del sistema finanziario sammarinese, sul rapporto tra Banca centrale e Bankitalia che deve essere istituzionalizzato, e avere alle spalle la Bce cambierebbe tutto. L’azione legata all’accordo di associazione deve essere coordinata con l’Italia che deve essere il nostro primo sponsor, anche se non l’unico. Quest’anno è l’anno della verità su Monaco e Andorra, per capire se sono convinti o se rallentano il percorso, e sarà necessario non escludere la possibilità unilaterale di chiedere l’adesione all’Ue. Qual è l’alternativa? Isolamento e speranza di autarchia? Vediamo in questi mesi con evidenza come la nostra sovranità sia correlata alla capacità di renderla conoscibile. E questo può accadere solo con la nostra partecipazione a organismi sovranazionale. In questo percorso, non si può non condividere lo schema di unione tra forze politiche e sociali, imprenditoriali”.

Teodoro Lonfernini, Sds per il Lavoro: Si vuole cercare di mantenere il livello di ragionamento su quello che il comma comunicazione prevederebbe, ovvero un comma generico in cui si possono riportare determinati fatti, ma dove si può introdurre un po’ tutto. Credo però che il comma dovrebbe essere inteso come momento in cui si fa un vero e proprio ragionamento politico, in cui si approfondiscono temi che possono andare ben oltre la portata territoriale del nostro Paese. Mi compiaccio del ragionamento fatto poco fa dal consigliere Giovagnoli. La politica oggi non è solo in Aula, è fuori di qui, nelle piazze, che ci piaccia o no anche sui social dove state svolgendo un’azione incomprensibile. Vedo e avverto una bassezza che è quasi un tornare indietro nel tempo a livello scolastico, vedo vignette di ogni genere, promossi dagli stessi componenti delle istituzioni. Stiamo cercando di riuscire a condurre il nostro Paese in tempi migliori. Invece avverto commenti banali di ogni genere, l’abbinamento di cose serie e ‘tranchanti’.. .non credo sia questo il livello di cui nostro Paese ha bisogno. Cerchiamo di svolgere quel ruolo istituzionale al meglio, cercando di portare il gradino a un livello superiore. Oggi il paese ha bisogno di trovare un equilibrio che parte dall’Aula, perché insieme ci si confronti su quello di cui ha bisogno. Abbiamo un impegno e ci dovremmo misurare su riforme che non dovevano essere rinviate già ai tempi in cui voi governavate, e oggi vi richiamate a un ritardo in modo singolare, sapendo benissimo cosa ha significato affrontare la nuova legislatura con l’avvento del covid. Ma polemizzate su tutto, se non arrivava un tampone in più o in meno, sull’attività importantissima come quella vaccinale… ora dobbiamo ponderare il rapporto con la vicina Italia ma anche qui avete gridato allo scandalo. Il 30 dicembre scorso abbiamo dovuto vivere una giornata intera su una mozione di sfiducia… se abbiamo tutti quanti l’interesse a guardare più avanti, dobbiamo iniziare a usare un metodo, uno stile diverso che deve partire dall’Aula, non fuori. Non ci sto più neanche all’ironia personale, cari colleghi all’opposizione, perché è qualcosa di dequalificante rispetto quello che dobbiamo rappresentare tutti noi. Spero che l’impegno sul lavoro da poter condurre insieme sui problemi del Paese possa essere differente. Potersi mettere a un tavolino e confrontarsi su come superare questa epoca deve essere l’impegno della politica tutta e delle istituzioni tutte. Dite che non prevediamo tempistiche su interventi, su ristori, vaccini: se insieme facciamo uno sforzo in più, forse riusciamo a programmare meglio le risposte e le soluzioni ai problemi. Non voglio più una politica gridata e banale”.

Fernando Bindi, Rf: “Ci sembra naturale nel nostro sistema politico affrontare in questo comma- che tutto può contenere- un aspetto specifico sia di metodo che di contenuto, a un anno di distanza dalla costituzione del governo. Dagli atti di quest’anno abbiamo compreso la linea di tendenza: dal Collegio garante, alla normalizzazione del tribunale, dalla pratica del ricorso alle consulenze inutili allo spoil system… non molti giorni fa abbiamo appreso che maggioranza e governo si sono ritrovati in conclave per fare il tagliando al governo e a stendere il cronoprogramma per il tempo venturo. Ottimo proposito perchè la luna di miele non è eterna. Ma ritenete necessario che quest’Aula sia esaurientemente informata del cronoprogramma che avete individuato nel conclave dei giorni scorsi? E’ qualcosa di nuovo rispetto al vostro programma? Ritenete sia una individuazione nei tempi e modi che riguardano solo il governo? La luna di miele non ha tempi lunghi, anche se voi godete della tranquillità del sindacato o del supporto delle attività imprenditoriali. Non ci sono scioperi e serrate in vista, Carghall riavrà i suoi soldi, mentre tempo fa chi si avvicinava agli organismi internazionali era un criminale o giù di lì, ma è acqua passata. E i centri affaristici di Milano, Urbino, Roma, con le loro emanazioni sammarinesi di studi professionali o centri istituzionali, sono pronti a rimpadronirsi della grande abbuffata degli Npl creati abbondantemente negli anni 2009-2016. Il progetto di Prg commissionato lo volete affrontare, se non altro per limitare i danni di decenni che hanno stravolto il territorio? Non mi pare ci sia la fila per investimenti compatibili con la nostra dimensione, qual è il vostro orientamento per una economia adatta a noi? Pensate alla riqualificazione della forza lavoro o pensate che l’esistente basti e avanzi? Economia dei servizi o manifatturiera? Noi daremo il nostro contributo, se ce lo richiedete. In conclusione: siete disponibili a rendere noto all’Aula il cronoprogramma concordato nei modi e tempi del vostro conclave di una settimana fa?”.

Alessandro Bevitori, Libera: “Sulla reprimenda all’opposizione del Sds Lonfernini: sarebbe comprensibile se ci fosse un normale rapporto tra maggioranza e opposizione, di collaborazione e condivisione, ma ci darà atto che noi siamo all’oscuro completo, non abbiamo avuto un momento di confronto, il governo ha preso le sue decisioni senza che noi potessimo dire una mezza parola. Segretario comprenderà che siamo una forza politica, che rappresentiamo una fetta della cittadinanza e che questa cittadinanza quotidianamente ci viene a chiedere informazioni, di fare azioni precise, ben più forte dei nostri interventi in Aula. Le nostre sono semplici domande e dobbiamo sfruttare l’unico canale istituzionale per poter dialogare con il governo, ovvero questo momento. Ci piacerebbe farlo in altre occasioni, ma questo è l’unico momento. Prima domanda da porre: sul famigerato prestito ponte, la gente vuole sapere come verranno spesi i soldi. Serve un progetto. La gente ci dice che se non avrà informazioni, quando sarà chiamata a pagare quel debito con imposte, non contribuirà. Le riforme per mettere in sicurezza i conti pubblici, non se ne parla, non c’è dibattito. Si sta facendo qualcosa? C’è un Odg oggi con nulla. C’è gente che fa fatica ad arrivare a fine mese, perdita di posti di lavoro, aziende che chiudono e noi parliamo del regolamento consigliare. Mi vergognerò di affrontare questo tema in questo momento. Le aziende chiedono risposte e non si sa niente dei ristori, ci sono dichiarazioni volanti a Rtv sull’aiuto per tutti, i soldi ci dite che sono arrivati, allora impiegateli. Ultimo tema: le azioni di responsabilità che stranamente si sono bloccate. Con la commissione d’inchiesta sono venuti fuori nomi, ma non ce n’è uno che deve rispondere delle sue malefatte”.

Nicola Renzi, Rf: “I fatti che stanno accadendo in questi giorni in Usa o nella vicina Italia destano importanti riflessioni- almeno in me- che vanno molto al di sopra della contingenza politica del momento e che inducono a riflettere sul concetto stesso di democrazia rappresentativa. Partendo da ciò possiamo domandarci su come nel nostro Paese vogliamo tutelare il bene più prezioso che abbiamo. I fatti delle conte spasmodiche del parlamento italiano inducono delle riflessioni. Spesso diamo scontato che la democrazia abbia una storia imperitura ma non lo è e non è scontato che il sistema possa permanere nel tempo. Tutti dovremo difenderla invece. Come possiamo farlo? Possono colpirla la segretezza, quando succede che governo e parlamento legittimati a governare non sono trasparenti rispetto coloro che gli hanno dato mandato per governare. Poi l’autoreferenzialità, dove la persona eletta si ritiene svincolata da chi l’ha nominata… Tutti questi parametri sono sovvertiti dalle azioni che fate e che vi preparate a fare, avete scelto di imboccare la strada che non lascerà in piedi nulla nel nostro Paese. Avete scelto di abbracciare la segretezza come bandiera politica, segretezza in tribunale, nei contratti che avete firmato impegnando il Paese per 150 mln di euro e andate a dire alla gente che neppure voi di maggioranza li avete visti. E’ una cosa schifosa. E le parole del Segretario Gatti con cui ha cercato di mettere una toppa sono ancora peggiori delle cose fatte, ci parla delle regole dell’economia che impongono di non vedere il contratto. Non sappiamo neanche quanti soldi sono stati spesi in consulenza per individuare questo finanziatore. Nel penultimo Consiglio grande e generale vi siete impediti persino di sapere che cosa i membri di maggioranza della commissione Finanze avevano voluto mettere a verbale commentando la necessità di arrivare al prestito ponte. E’ un modo di fare in cui non riesco più a trovarmi. Dovete fermarvi e mettere fine a questo moto di agire. Dovete avere un moto di orgoglio e pretendere che il governo cambi questo modo di fare. Si dice che avete fatto un incontro -verifica di governo, ma volete avere la decenza, invece di fare comunicati stampa così retorici, di dire ai cittadini che riforme avete in mente di fare? Ci sono poi le dichiarazioni del mitico ‘Segretario al Natale delle meraviglie’ che mettono tristezza o fanno ridere: gestori di bar e ristoratori si sono sentiti dire che quest’anno è andata meglio dell’anno scorso…pensate che chi ha responsabilità di governo possa dire queste cose? Sono sgomento di fronte a queste cose, è compito della maggioranza pretendere che i progetti sui ristori siano fatti e non annunciati. Immediatamente. Prima dicevate che non c’erano i soldi, oggi avete preso a strozzo 150 mln di euro e solo adesso pensate ai ristori. Dovevate pensarci prima, così che il giorno dopo l’arrivo dei soldi avevate già un piano ristori. Ma non ce la fate. È incapacità ottusa di riuscire a trovare una quadra. Lasciamo perdere il piano per il paese e le riforme, nulla. Un quadro deprimente per il Paese che non ha speranza”.

Andrea Belluzzi, Sds Cultura e Istruzione: “Alcuni giorni fa ho potuto leggere il piano italiano su come utilizzare il recovery fund. E’ un piano di investimenti per crescita e sviluppo con cifre importanti: ci sono 42 miliardi di euro per istruzione e cultura. Questo grande piano che l’Europa lancia per sostenere i paesi, Italia in primis, porterà a fare un balzo in avanti nella crescita e sviluppo dei Paesi Ue. Un balzo importantissimo, penso a tutte queste risorse nel mondo dell’istruzione, quali miglioramenti in competenze che potranno essere messi a disposizione per le future generazioni. Parte un treno storico in ambito Ue. E penso alla posizione di San Marino, esclusa completamente da quelle immense opportunità. Ho ascoltato l’intervento del collega di governo e di un consigliere sull’importanza di scambiarsi riflessioni su questi fatti che coinvolgono fortemente il nostro Paese. Fuori di qui tutti cresceranno e qui tutti invece dobbiamo lottare sul debito da contrarre. C’è una fuga in avanti su cui in qualche modo dobbiamo trovare il modo di agganciarci. Il negoziato in corso è la prima opzione. Ma ci sono altre opzioni per creare opportunità: l’integrazione con le realtà italiane che ci circondano è una di quelle opportunità, fare sistema sarà una opzione per condividere l’accesso alle risorse. Ma altre risorse sono destinate anche a paesi non Ue, io invito tutte le forze consiliari a usare il comma comunicazioni a sviluppare questo tipo di riflessioni. La nostra tv di Stato ha pubblicato la notizia che ‘il caso titoli’ è giunto al termine dell’istruttoria con rinvii a giudizio. Vorrei ricordare a chi denuncia che facciamo 150 mln di euro di debito: li facciamo anche per i fatti emersi in quel procedimento, atti emersi in commissione inchiesta e su cui il tribunale sono sicuro sia al lavoro. Quando si parla di debito, invito tutti a moderare i toni ed evitare scontri verbali, le responsabilità politiche partono e sono in gran parte della precedente legislatura che è implosa e le ragioni le conoscete, e hanno a che fare con le difficoltà nel fare un bilancio economico al termine del 2019. Le risorse che abbiamo trovato sono importanti per garantire l’attività dello Stato e devono sostenere certamente aziende in difficoltà e la crescita, su cui siamo al lavoro anche da prima dell’arrivo del finanziamento Cargill, ma non è semplice trovare il punto di equilibrio per dare un giusto ristoro e non fare assistenzialismo e distorsioni, serve prudenza, misura e tempi corretti. La capacità di dare ristoro dipende dalle risorse che si hanno a disposizione e 150 mln di euro sembrano un’enormità, ma sono limitati perchè servono primariamente per garantire la ripresa del Paese, vanno usati come ‘leva’ e bisogna garantire il percorso di crescita e sviluppo. Proprio perché saremo circondati da un contesto europeo con grande presenza di risorse economiche che creeranno sviluppo e maggiore competitività. Siamo ascoltati dai mercati, certi linguaggi e certi aspetti poi li paghiamo in termini di merito creditizio e credibilità”.

Giovanni Maria Zonzini, Rete: “Quest’anno potrebbe arrivare la fine dell’emergenza legata al Covid, grazie alla vaccinazione che sarebbe importante fare in tempi rapidi, il 2021 dovrà essere contestualmente l’anno in cui fare cose rilevanti per Paese. Ci sono punti su cui vale la pena riflettere: da considerare prioritaria l’associazione con l’Ue per i motivi che qualcuno ha già espresso, nella contingenza rientrare sotto l’ombrello Bce che ci consentirebbe di finanziare il nostro debito in modo rapido e a tassi controllati. Su Banca centrale: vorrei invitare governo e Aula a una riflessione su cosa vogliamo diventi questo organismo pensato quando a San Marino c’erano 12 banche e 60 finanziarie, quando oggi a San Marino ci sono 4 banche e poche finanziarie. Anche nel rapporto con Banca d’Italia dovremmo forse pensare al superamento attuale di Banca centrale e a fare vigilanza in compartecipazione con Banca d’Italia. Oggi il governo all’interno dei suoi uffici non ha molte competenze tecniche e Banca centrale è in grado di trainare il governo perchè ha strutture e competenze tecniche che il governo non ha e su questo si deve ricalibrare. Nel 2021 il governo deve avere strutture tecniche e amministrative in grado di coadiuvare il lavoro dei Segretari di Stato e risparmiare così soldi su consulenze che oggi devono essere date. Mi auguro quest’anno si possa aprire una riflessione seria. Altre proposte che arrivano dalla società civile: l’Unione donne sammarinesi nel 2021 è intenzionata a promuovere un referendum per la liberalizzazione dell’interruzione di gravidanza, mi auguro che quest’Aula possa anticipare determinazioni e sensibilità fortemente rappresentate dall’opinione pubblica. E ancora: a San Marino esiste il movimento giovanile ‘Cannabis for future’ che sensibilizza su un tema affrontato qui in modo poliziesco, ma è un tema che, se ben regolamentato, potrebbe portare importanti introiti economici se si arrivasse a regolare la vendita di prodotti derivati da cannabis”.

Michele Muratori, Libera: “Fa piacere che in comma comunicazioni ci siano stati interventi interessanti da parte della maggioranza, che hanno sviscerato temi cu siamo interessati. Al Sds Lonfernini, sulla sua presa di posizione sul comportamento dell’opposizione: credo che l’opposizione in Aula stia facendo semplicemente il proprio lavoro. Quello che preoccupa è la mancanza di risposte su tutti i livelli. Per esempio: sembra ci sia un gruppo numeroso di genitori che stanno lamentando la chiusura anticipata delle scuole, senza motivazioni, del nido e della scuola d’infanzia alle 16,30. Crea problemi alle famiglie in difficoltà per i propri orari di lavoro e abbiamo testimonianza di situazioni difficili. Come Libera chiediamo di poter intervenire e intavolare a breve una discussione su come si voglia intervenire nell’emergenza, ma anche rispetto a una prospettiva futura. Vogliamo capire come si vorrà chiudere questo anno scolastico e se rimarranno questi orari. Sulla mancanza di risposte la tematica principale è il prestito ponte erogato da Cargill, cosa vogliamo fare con questi soldi e quali sono gli strumenti in campo per restituire questi denari. Noi ad oggi dall’opposizione non abbiamo possibilità di veder quali siano le condizioni. Poi ci sono le chiacchiere da bar su cosa è stato dato in pegno per 150 mln di euro. C’è chi dice la Giochi del Titano o l’Aass, qualcuno dice persino la seconda Torre…essere nelle condizioni di non poter confermare né smentire queste chiacchiere dà bar è una mancanza di trasparenza gravissima. Un anno fa si millantavano rapporti privilegiati con l’Italia e un finanziamento da 400 mln di euro dall’Italia, di questo non se ne parla più. Il governo ha demonizzato il Fondo monetario e gli organismi internazionali, però mi sembra che si sono chiusi gli occhi e tappate le orecchie per una multinazionale come Cargill”.

Vladimiro Selva, Libera: “Sulle condizioni del prestito ponte restano sconosciute le garanzie richiesta, è una grave mancanza di trasparenza. La cittadinanza deve sapere. Rapporto con l’Italia: si va a Roma con il cappello in mano, non è una strada utile per il Paese per uscire da gravi situazioni. L’Italia deve essere il partner primario, però non dimentichiamo che se vogliamo andare in Europa dobbiamo usare il portone e non la finestra e non facendoci accompagnare dall’Italia, facendoci dare da terzi le condizioni per l’Europa. Ok quindi al consenso dell’Italia, ma dobbiamo avere una posizione autonoma, questa è la strada”.

Giuseppe Maria Morganti, Libera: “Cerchiamo di rimanere nei parametri dati dal Sds Lonfernini all’opposizione per non lasciarsi andare a critiche futili e di poca sostanza… farlo non è facile. Nonostante maggioranza si sia interrogata sulla necessità di fare un cronoprogramma e in CGG si sia detto che ci sia disponibilità per definire politica di sviluppo, non solo il segreto di Stato viene mantenuto su contratto Cagill e anche su uso di queste risorse. Noi abbiamo avuto contezza di qualche sporadica iniziativa per es. Sds Turismo che parla di un piano ristori. Oggi Giovagnoli e il Sds Belluzzi hanno iniziato a dire che sarà necessario guardare agli altri Paesi dopo i finanziamenti del recovery found che porteranno sviluppo e ammodernamento in determinati settori, e noi saremo al palo. E’ una considerazione molto importante fatta da un membro di governo che immagino porterà in maggioranza questi elementi che sono invece trascurati da larga parte della maggioranza. Non perdiamo questo treno e cerchiamo di agire. Le problematiche sollevate dal consigliere Muratori sulle difficoltà di gestione dei genitori sono manifestate in modo forte e sarebbe caso di dare risposte”.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete: “Su quanto accaduto negli Usa- l’assalto in campidoglio- non si può fare altro che prendere le distanze. Mi fa riflettere su quanto la disinformazione conti e cone strumenti come i social network, quando usati per fini politici, possano essere devastanti, arrivando a creare veri e propri attentati alla democrazia. La legge sulla Commissione di inchiesta Cis da chi è stata voluta? L’iter non è stato voluta dalla scorsa maggioranza, non diciamo sciocchezze, almeno noi commissari, non buttiamo altra carne al fuoco. Sul discorso su Banca centrale fatto dal mio collega Zonzini corretto fare riflessione: se vada o meno potenziata, se sia utile o meno. E deve essere effettuata. Questo famigerato accordo con Banca d’Italia è da fare domani per la collaborazione con un organo esterno. Oggi sento parlare di azioni di responsabilità, rinvii a giudizio, processi e resto basito; non è compito di quest’Aula parlare di condanne e processi. Sarebbe meglio parlare di politica. Rapporti con l’Italia: si dice che Scalfarotto non è più nel governo e non abbiamo più relazioni, ma non funziona così. C’è qualcuno che magari gode se il Paese fa brutte figure a livello internazionale, è assurdo. Da un lato si accende il discorso sulla Cannabis con un movimento attivo, è un tematica che deve essere affrontata dalla politica che ha responsabilità di seguire il flusso dei temi, la politica non può respingere il progresso. Non significa approvare tutto, ma almeno dibatterne. Idem sul tema dell’interruzione di gravidanza, ci sono progetti di legge e la proposta di un referendum, mi auguro se ne parli in commissione”.

Maria Adele Aida Selva, Pdcs: “Riguardo al referendum accennato dal collega Reffi, non mi sottraggo al confronto. Ma ritengo opportuno spiegare cosa sia l’aborto. L’aborto ferma un cuore che batte, sopprime una vita. Non faccio un discorso di credo ma di scienza. Cosa comporta abortire? Spegnere una vita umana. Perché una società civile non deve difendere una vita nascente? Con questa consapevolezza si deve affrontare un discorso. Le motivazioni a supporto della legalizzazione dell’aborto possono apparire anche ragionevoli… incesti, stupri, aborti continueranno ad esserci…. anche i furti continuano ad esserci ma uno Stato civile non lo legalizza. Non possiamo dare mandato a qualcuno di fare qualcosa che distrugge la vita. Se si parla da questa considerazione, non c’è nulla da aggiungere. L’aborto è da prevenire, non legalizzare”.

Andrea Zafferani, Rf: “Ai consiglieri di maggioranza Reffi e Zonzini: promuovete una discussione libera a prescindere dai vincoli di maggioranza, se non volete che siano solo i cittadini a muoversi. Credo al contrario di quanto evidenzia il Sds Lonfernini che affrontare temi di indebitamento e rilancio economico per il Paese siano altamente politici, altrochè dobbiamo fare politica e questa è politica. L’Agenzia per lo sviluppo sappiamo com’è messa, il piano regolatore non va avanti, la semplificazione delle imprese è ferma al decreto 2019, non c’è o non è noto il piano economico che avete in testa. Non è pervenuta la linea politica su come utilizzare il prestito ponte per la crescita, il termine ‘ristori’ e le parole si Usot e Osla sul loro allarme è comprensibile. Siamo in ritardo di 9 mesi. Gli altri governi si sono mossi subito sul fronte ristori. Noi non ne abbiamo fatto nemmeno uno, il ritardo è clamoroso e più si aspetta più le imprese chiudono. Era una scelta che andava fatta da mesi, in modo che appena arrivate le risorse si potesse partire con i ristori. E’ una fase difficile ma va affrontata con opportuni interventi come fanno altri Stati, noi abbiamo fatto proposte in Finanziaria, ma tutto è stato ignorato. Non diteci che non facciamo proposte, è che non vengono ascoltate”.

Luca Boschi, Libera: “State uccidendo il confronto, il Consiglio diventa il luogo in cui la maggioranza avvalla le scelte del governo. Sottolineo l’inutilità di questi confronti, non mi sembra utile perdere tempo per ribadire domande fatte in tutti i modi. Rispondo solo al consigliere Spagni Reffi che ha portato temi interessati sulla commissione Cis. E’ vero, la commissione è nata dall’iniziativa della scorsa opposizione, che senza i voti dell’allora maggioranza non sarebbe potuta passare. L’invito che è stato fatto all’attuale maggioranza è di non far cadere nel dimenticatoio azioni di responsabilità sugli amministratori Cis che riteniamo fondamentali in ogni periodo, ancora di più in questo periodo in cui saranno richiesti sacrifici ai cittadini e prima ancora va garantita equità e giustizia verso chi ha tolto i soldi ai cittadini con azioni sbagliate. Se non c’è questa volontà, sarà difficile chiedere un centesimo di aiuto ai nostri cittadini. Invito il Governo a capire cosa sia il confronto, è paradossale che il Sds Lonfernini dica che l’opposizione non dialoghi al tavolo, se difendete il ‘segreto di Stato’, è una barriera insopportabile se si vuole un confronto produttivo”.

Matteo Zeppa, Rete: “Per tante famiglie, l’anno trascorso può definirsi nefasto. Il 2021 sarà un anno fondamentale per riportare lo stato dell’arte in una società ferita. Ci vorrà un punto di partenza, gli attori seduti al tavolo dovranno togliersi la maschera, guerre e faide degli anni precedenti devono placarsi, il cambio culturale deve avvenire oggi. La politica deve riappropriarsi del senso di Stato perso. Deve poter fare scelte e coordinarsi, senza demandare. Se ci sono da dire dei ‘no’, vanno detti, se vanno messe in discussione cose consolidate ma che non girano da anni, va fatto. Se ci sono interessi personalistici vanno estirpati. Altrimenti potremmo trovarci domani seduti attorno a un tavolo con la consapevolezza che non ci riconosciamo più. Io in questa maggioranza e in questo governo, come emerso negli incontri della scorsa settimana, ci credo. E non per tornaconto personale, non mi importa di essere rieletto, ma c’è necessità di far sopravvivere questo Stato”.

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