Home FixingFixing San Marino, “Libro sospeso”: letture da far leggere agli altri

San Marino, “Libro sospeso”: letture da far leggere agli altri

da Redazione

Più di trecento persone all’evento dell’Associazione Don Chisciotte. Il fotografo Simone Maria Fiorani: “C’è l’idea di una replica già in estate”.

Marta ok

 

di Alessandro Carli

 

Socialità, arte e cultura si sono incontrate “a cerniera” tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 a Serravalle. L’Associazione Don Chisciotte – che vede Elena Barulli nel ruolo di Presidente ed Angelica Bezziccari di Vicepresidente – l’ha chiamato “Libro sospeso” ed è, in estrema sintesi, quello che accade per il book crossing: si porta un volume e se ne prende un altro. Un progetto apparentemente “fuori dal tempo” (in piena era digitale, il cartaceo sembra quasi anacronistico) ma che in realtà sottolinea l’importanza della matericità tra lettore e carta. Ovviamente siamo andati di persona a “vivere” questo “Libro sospeso”. Con una “chicca” però, quella cioè di “fermare” l’incontro attraverso un paio di fotografie scattate da Simone Maria Fiorani: soggetti e libri preferiti in primo piano, sul fondale invece le pagine de “La boutique del mistero: 31 storie di magia quotidiana” di Dino Buzzati. Le immagini successivamente sono state stampate ed esposte sui muri dello spazio (ma anche “postate” sulla pagina Facebook dell’Associazione Don Chisciotte e su quella del fotografo, oltre che su Instagram). Fotografie che possono essere acquistate con un’offerta libera (per info: info.donchisciotte@gmail.com o simonefiorani@gmail.com).

Il progetto si è concluso nei giorni scorsi, visto il successo (in meno di un mese hanno partecipato oltre 300 persone; il 7 gennaio, quando siamo andati noi, c’era la fila di fuori) però facilmente verrà replicato. Simone Fiorani conferma: “L’idea è quella di proporlo all’aperto con la bella stagione, forse in piazza a Serravalle”. Tra l’inverno e l’estate inoltre potrebbe “partire” un evento simile dedicato alla musica, ai cd in particolare.

“In un momento in cui la cultura, nel senso più ampio del termine, è stata la prima a essere sacrificata in favore di ‘attività essenziali’ – raccontano gli organizzatori -, noi pensiamo invece che anche la cultura sia un bene essenziale da tutelare e promuovere in tutti i modi. Per questo il luogo del ‘Libro sospeso’ è esso stesso uno ‘Spazio sospeso’, un piccolo regalo simbolico per la collettività dove poter fermarsi qualche momento a leggere, pensare e dialogare. L’obiettivo quindi è quello di riprendersi gradualmente ma con decisione tutto il tempo e la bellezza che la pandemia ci ha sottratto, per tornare a promuovere il concetto di comunità in un periodo in cui ce n’è invece bisogno più che mai”.

 

Libro sospeso

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