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Il nuovo Art Bonus per chi investe in Cultura: deducibili tutte le spese

da Redazione

Repubblica di San Marino, ufficialmente si tratta infatti di un “credito di imposta”.

chiesa

 

di Daniele Bartolucci

 

Anche se non espressamente nell’ambito delle ristrutturazioni e riqualificazioni, il nuovo Art Bonus può interessare diverse aziende sammarinesi, che saranno incentivate a “investire” in cultura.

Ufficialmente si tratta infatti di un “credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura”, che possono riguardare “interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno della Università, degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione dei complessi strumentali,

delle società concertistiche e corali e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività artistiche e nello spettacolo”.

In tali casi, “si applica la piena deducibilità dell’importo erogato e spetta un credito d’imposta, nella misura del 65% delle erogazioni effettuate”. Tale credito “è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui”.

Non solo: “ferma restando la ripartizione in tre quote annuali di pari importo, per i soggetti titolari di reddito d’impresa il credito di imposta è utilizzabile tramite compensazione dell’imposta generale sui redditi in sede di dichiarazione”.

Come funziona? “I soggetti beneficiari delle erogazioni liberali di cui al comma l, ivi inclusi i soggetti concessionari o affidatari di beni culturali pubblici destinatari di erogazioni liberali in denaro effettuate per la realizzazione di interventi di manutenzione, protezione e restauro dei beni

stessi, comunicano mensilmente all’Ufficio Attività Economiche ed alla Segreteria di Stato per la Cultura l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute nel mese di riferimento; provvedono altresì a dare pubblica comunicazione di tale ammontare, nonché della destinazione e dell’utilizzo delle erogazioni stesse, tramite il proprio sito web istituzionale, nell’ambito di una pagina dedicata e facilmente individuabile, e in un apposito portale, gestito dalla Direzione degli Istituti Culturali, in cui ai soggetti destinatari delle erogazioni liberali sono associati tutte le informazioni relative allo stato di conservazione del bene, gli interventi di ristrutturazione o riqualificazione eventualmente in atto, i fondi pubblici assegnati per l’anno in corso, l’ente responsabile del bene, nonché le informazioni relative alla fruizione”.

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