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Tutto il 2020 raccontato dalle “aperture” di San Marino Fixing

da Redazione

Dalle priorità indicate dal Presidente ANIS Neni Rossini agli incentivi per l’edilizia. Già a fine di febbraio le prime avvisaglie del Covid, poi le ricadute su imprese e occupazione.

Fixing 2020

 

di Alessandro Carli

 

Ripercorriamo, con le aperture del nostro settimanale, il 2020. Il primo numero si è aperto con l’intervista alla Presidente ANIS Neni Rossini sulle priorità del nuovo anno. “La messa in sicurezza del sistema bancario era e resta l’urgenza del Paese, serve un intervento risolutivo che permetta, insieme alle altre grandi riforme, di rendere sostenibile il Bilancio dello Stato e quindi per imboccare la strada per uscire da questa fase di particolare difficoltà”. Spazio poi al programma e alle sfide per i 10 nuovi Segretari di Stato: deleghe e riforme.

Nel secondo numero del 2020 abbiamo parlato di fattura elettronica: “Si va verso la semplificazione”. In Italia ottimi i risultati del primo anno, San Marino non vuole più restare a guardare. Gatti (Finanze): “Una priorità e un’opportunità”. Sempre a gennaio focus sui contratti (“Industria ok ma gli altri sono scaduti”. ANIS e CSU hanno siglato l’accordo per gli aumenti del 2020 e 2021 Ma per la “stagione dei rinnovi” serve il Comitato Garante operativo) e al debito pubblico: la via “estera” prende corpo. Ipotesi per circa 360 milioni, anche per ridare liquidità alle banche.

A febbraio la visita del FMI: “Troppo debito ed economia rallentata”. Per gli esperti la passività finanziaria dello Stato è all’85% del PIL. Le linee di intervento suggerite: banche, spending, IVA e pensioni. E ancora: ANIS incontra il Governo, “Prioritarie IVA e pensioni. Servono anche interventi che portino benefici immediati, come risparmi e sviluppo”; pensionati, quest’anno si arriva a quota 10mila. A fine 2019 erano già 9.862 e aumenteranno ancora, rendendo il sistema sempre meno sostenibile. La riforma, però, non si vede. Febbraio si è concluso con i primi sintomi del Covid: “Un Paese sicuro e aperto. Si lavora perché resti tale”. Coordinamento con le Regioni limitrofe e Ordinanze precauzionali. Alle imprese le indicazioni per evitare rischi e l’invito al buonsenso. Covid che caratterizzerà quasi tutti i mesi successivi. “Coronavirus, le imprese vanno al contrattacco” è il titolo del numero del 6 marzo 2020.

Fixing poi si è “fermato” sino ad aprile quando ha ripreso la pubblicazione con “Economia al rallentatore. Ma le imprese resistono”. ANIS chiede di pensare alla fase di riapertura, ma preoccupa la CIG. La Presidente Rossini: “Liquidità, una linea di credito da Italia o UE”.

Emergenza sanitaria e decreti sempre al centro dei numeri successivi: “Le imprese possono tornare a lavorare”; “Ossigeno alle imprese con proroghe e liquidità”; “San Marino può puntare al ‘totally checked’: dimensioni e numeri incoraggianti consentono ora all’ISS un “controllo capillare a tutti i livelli”, compresi i lavoratori.

Anche a maggio grandi attenzioni al Covid. “CIG senza costi differiti fino alla fine dell’anno”; “Test sierologici in tutte le aziende, ok i primi dati”. Nella seconda metà di maggio spazio al Bilancio: “Il Governo cerca 500 milioni con i bond”. Ancora Covid a fine maggio: “CIG, richiesta record, oltre 1,8 milioni di ore”.

A giugno la prima apertura è stata dedicata all’economia: “La priorità è la liquidità”. Gatti (Finanze): “Il debito c’è già, va ristrutturato e reso sostenibile”.

Sempre a giugno – il mese in cui Fixing è tornato in stampa dopo quasi tre mesi di sola “edizione online” – abbiamo trattato l’edilizia (“Subito un Piano operativo per il rilancio”). E ancora: ANIS, “Situazione grave, serve un piano di rilancio”. Il mese si è chiuso con BNS e cartolarizzazioni: “In arrivo i due Decreti per la ‘nuova mission’ e gestione NPL”.

A luglio ancora la pandemia. “San Marino ‘Covid Free’, emergenza alle spalle”; “Debito e riforme non c’è più tempo”, approvato il bilancio ANIS, ma la preoccupazione è rivolta al sistema economico; “Il Piano finanziario diventa indispensabile”, impatto COVID-19, la simulazione sviluppata dall’Osservatorio ANIS. Sempre a luglio “Si disegna l’economia dei prossimi 10 anni, al lavoro per il Piano San Marino 2030”; “Più licenziamenti e CIG: l’effetto Covid sul lavoro”.

Ad agosto “ANIS spinge su PRG e rilancio dell’edilizia” e “Rifiuti, si cambia: meno costi e più investimenti”.

Settembre si è aperto con “Fisco, si cambia: fattura elettronica, IVA e ICEE”. Poi: “I 500 milioni porteranno il Debito/PIL al 60%”; “Obiettivo attrarre capitali, compresi quelli digitali”; “La mascherina Covid-19 sull’economia del Monte”.

A ottobre invece sono state queste le aperture: “Per gli energetici non è la terra della libertà”; “La priorità è il rilancio della nostra economia”: Governo compatto sulla Giustizia; “Lo Stato non è un buon ‘incassatore’ di crediti: dal 2005, su 722 milioni da riscuotere 191,7 sono stati “discaricati” e solo 224,4 incassati; “Smart working, la legge sammarinese è pronta”; appello al Governo dell’ANIS: “Affrontate subito l’emergenza economica”.

Il primo numero di novembre ha affrontato occupazione e imprese sulle montagne russe: preoccupano la CIG (già erogati oltre 9,3 milioni) e gli effetti dei nuovi lockdown. Poi spazio alla seconda ondata Covid (San Marino resta aperta); “Tempo di finanziarie, l’Italia va, il Titano parte”; “Finanziaria in progress in attesa delle risorse”: il Governo annuncia IVA, fattura elettronica ed ecoincentivi al 110%.

A dicembre infine le pensioni (quelle erogate superano quota 12mila) e l’edilizia: “Incentivo 110% per le riqualificazioni”.

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