Home FixingFixing Speciale cultura: quando le immagini non hanno bisogno di parole

Speciale cultura: quando le immagini non hanno bisogno di parole

da Redazione

San Marino negli anni 90 “chiamò” Berengo Gardin, Fontana, Scianna. “I Maestri del Photomeeting” in mostra sino al 10 gennaio al San Francesco.

Photomeeting Fellini

 

di Alessandro Carli

 

La bellissima mostra fotografica “I Maestri del Photomeeting”, allestita presso il Museo Pinacoteca San Francesco e visitabile gratuitamente sino al 10 gennaio 2021, ci ricorda quando, tra il 1991 e il 1999 il Monte – con “San Marino International Photomeeting” – seppe richiamare del settore come Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Ferdinando Scianna e tanti altri. Quella straordinaria esperienza oggi, realizzata dai curatori Conrad Mularoni e Albano Sgarbi e dall’Associazione Sammarinese Foto Amatori in collaborazione con gli Istituti Culturali e con la Società Unione Mutuo Soccorso, è un lampo di bellezza. “Anni indimenticabili con personaggi indimenticabili e con partecipanti ai vari workshop che ci hanno trasmesso tanto entusiasmo. Una traccia che porterò sempre nel cuore e nel pensiero” ha scritto Franco Fontana nel catalogo.

In mostra ben 77 immagini in bianco-nero e a colori: da un bellissimo Andy Warhol avvolto dalla bandiera degli Stati Uniti d’America “fermato” dall’obiettivo di Alberto Schommer ai nudi seppiati di Jeff Dunas, passando per i VIP di Giuseppe Pino (su tutti, un sorridente Miles Davis con le mani sulle guance e un divertente Luciano Benetton con un maglione “spropositato” che termina con un guanto alla “Topolino”), per Louis Armstrong che fa le prove mentre una donna al suo fianco riposa (lo scatto è di Larry Burrows) e per il Maestro riminese Federico Fellini di spalle, con tanto di megafono, “catturato” da Mary Ellen Mark.

“I soggetti rappresentati, ovviamente, rispecchiano le tematiche più congeniali agli autori, e spaziano su diversi fronti e tipologie fotografiche, pertanto il percorso non è guidato da un unico ‘filo conduttore’, ma spazia fra soggetti e temi diversi. Non c’è un ordine temporale, cronologico, ma l’unica separazione apportata, per motivi prettamente estetici, è una suddivisione tra stampe fotografiche a colori e in bianco-nero. Per cui la ‘lettura delle immagini viene lasciata e affidata alla libera interpretazione del fruitore, senza alcun tipo di vincolo critico di presentazione delle opere” scrivono i curatori.

 

Photomeeting Davis

 

Photomeeting Scianna

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