“Io, come ho ribadito in altre occasioni, credo che lo sforzo che è stato fatto sia stato grandissimo. Tra la manovra dell’anno scorso e questa sono 3,77 miliardi. Non stiamo parlando di pochissime risorse, per arrivare ad una cifra che permetterebbe di avere un aumento indicativo intorno ai 105-110 euro. In una fase complessa come questa, metterla solo sul piano di dammi più risorse di quelle che hai stanziato è poco costruttivo ma anche nell’ottica di limitare la tensione sociale”. Lo ha detto la ministra della P.a. Fabiana Dadone a Mattino24 su Radio24 all’indomani dello sciopero dei dipendenti pubblici. Interpellata sulla possibilità che il governo stanzi altri soldi, la ministra ha risposto: “Trovo difficile in questa fase riuscire a reperirli”. E’ stato un “anno complicato come questo in cui i dipendenti pubblici hanno dato una prova di sé buona e la voglia mettersi in gioco è stata tanta”, ha osservato la ministra, che ha aggiunto: “Ma se vogliamo discutere di come valorizzare chi lavora bene nella P.A. e far funzionare il lavoro agile, io sono disponibile. Se invece discorso è solo dammi 500 milioni o 1 miliardo di più è riduttivo”.
“GOVERNO NON CADE, GIUSTO DISCUTERE MA TROVARE SINTESI”
Rischi per la tenuta del governo? “No, non cade. È giusto fare una discussione su un argomento così importante, serve discutere su una struttura di affiancamento ai ministeri ma l’importante è trovare la sintesi”. Lo ha detto la ministra per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “Giusto fare una ragionamento oggettivo sulla capacità di riuscire a mettere a terra e monitorare l’andamento dei progetti”.
“RECOVERY, SERVE SUPPORTO ALMENO SU MONITORAGGIO”
“Mi sono fatta l’idea che l’occasione sia davvero imperdibile per il Paese, quindi al di là della difesa a spada tratta della capacità dei ministeri di fare progettualità ci possa essere un supporto rispetto quantomeno al monitoraggio. Poi non discuto nel dettaglio del merito della proposta, anche perché ci tengo a farlo direttamente in cdm perché mi sembra più corretto”. Lo ha detto la ministra della P.a. Fabiana Dadone parlando della proposta della cabina di regia per il Recovery Fund a Mattino24 su Radio24. “Però l’occasione, al di là del pensiero di ciascuno di noi anche nel voler mantenere un’autonomia del singolo ministero è di non perdere l’occasione per il Paese perché la priorità deve essere questa”, ha detto la ministra. “Serve sicuramente un supporto. Questo non significa che bisogna necessariamente affiancare una struttura ai ministeri – ha proseguito – , ma bisogna pensare a qualcosa che ci permetta di riuscire a monitorare passo passo, perché questi soldi ci vengono dati ma se non viene seguito il cronoprogramma di attuazione dei progetti, li perdiamo. Quindi bisogna essere molto concreti su questo”.
