Mirkare Manzi: “Forniremo noi l’assistenza tecnica per differenziare correttamente i rifiuti. L’obiettivo è ottimizzare l’intera filiera, per poter abbattere anche i costi della gestione”.
di Daniele Bartolucci
“Una gestione dei rifiuti efficiente e virtuosa è una priorità a livello globale, ma spesso ci dimentichiamo che da dove tutto questo parte, ovvero come questi rifiuti vengono prodotti. Per questo la nostra azienda ha deciso di implementare i servizi verso i propri clienti puntando ancora di più su informazione, formazione e consulenza”, spiega Mirkare Manzi di IAM-Igiene Ambientale Management.
“Dopo anni di esperienza con clienti business, infatti, abbiamo scelto una nuova impostazione nel rapporto con le aziende, andando sempre più incontro alle loro necessità, ma anche aiutandole a superare quelle piccole e grandi difficoltà che si presentano nella gestione interna dei loro rifiuti. E’ qui”, avverte Manzi, “il vero punto di svolta in questo ambito. Spesso le aziende, infatti, non conoscono effettivamente il tipo di rifiuto che producono e questo le porta, di conseguenza, anche a differenziarlo in maniera poco corretta, rendendo di fatto tutta la procedura molto più complicata. Questo può generare ritardi, aumento dei costi e anche rischi per l’azienda, laddove non vengano rispettate le normative e ne conseguano quindi sanzioni e altro. Ovviamente anche per IAM questi eventuali problemi hanno dei riflessi negativi, stante la difficoltà successiva di recuperarli, stoccarli e quindi trasferirli negli impianti italiani per lo smaltimento. Il nostro compito, quindi, non può essere solo limitato alla fase di trasporto, ma siamo consapevoli che sia necessario un ruolo più proattivo, perché tutta la filiera dei rifiuti faccia un salto di qualità e renda l’intera gestione più efficiente e virtuosa”.
Questo obiettivo è stato quindi prima identificato e poi raggiunto con un nuovo tipo di servizio al cliente: “In pratica”, spiega Manzi, “si tratta di un nostro intervento tecnico mirato, ad opera della nostra consulente ADR, Sara Ghelfi, che in questo caso specifico, viene fornito al cliente in ogni situazione problematica che dovessimo verificare. Non sarà più un intervento spot, quindi, una o due volte l’anno, bensì un supporto continuo. Ovviamente se l’azienda lo riterrà, potrà comunque dotarsi di un proprio consulente ADR per tutte le incombenze, ma in questi casi l’onere del tecnico incaricato sarà invece a carico di IAM, perché garantisce a tutti un servizio migliore e più puntuale. Si tratta infatti di quel necessario monitoraggio continuo che riguarda tutta la parte ricettiva, che è una fase fondamentale della gestione di IAM”, spiega Manzi, “ed è essenziale che quando i nostri operatori vanno a caricare il materiale dal cliente, questo deve essere già pronto per lo stoccaggio, sia per quanto riguarda le etichettature che le eventuali certificazioni”.
“Questo nuovo approccio, inoltre”, annuncia Manzi, “porterà ad una ottimizzazione dei costi, visto che i nostri clienti avranno più consapevolezza delle procedure corrette e, di fatto, anche dell’efficienza di una gestione corretta. I benefici si vedranno quindi anche sul piano economico, oltre che di sicurezza e rispetto delle norme”. Il processo di tracciabilità e confezionamento dei rifiuti pericolosi, per esempio, con tutte le procedure e le normative che oggi le imprese devono attuare, può portare a un aumento esagerato dei costi di gestione e smaltimento: “Ed è in questo senso”, avverte Manzi, “che la corretta gestione può abbattere tali costi, oltre ad agevolare un comportamento virtuoso che porta benefici alla stessa e singola azienda, ma anche a tutto il sistema sammarinese. Anche questo è un obiettivo importante, lo abbiamo visto nelle dinamiche amministrative e diplomatiche che il nostro Paese ha portato avanti in questi anni con l’Italia e in particolare con le Regioni dove sono attivi gli impianti di smaltimento e dove siamo obbligati, tutti, a conferire i rifiuti prodotti dal nostro sistema economico”.
Ancora più informazioni, ancora più formazione puntuale ai clienti: sono questi, dunque, i binari su cui si muoverà IAM per arrivare anche all’abbassamento dei costi gestionali delle aziende, “le quali”, aggiunge Manzi, “devono comprendere tutti i vantaggi di muoversi in una direzione nuova per quanto riguarda tutto ciò che, in termini di rifiuti, producono: dalla consapevolezza e conoscenza del prodotto, alla differenziazione da attuare all’interno dell’azienda, fino a quando andiamo a prelevarlo noi, per stoccarlo e trasferirlo negli impianti di smaltimento in Italia”.