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Venezia – La corte di Corto Maltese. Online il secondo racconto di Giorgio Terruzzi

da Redazione

On air oggi il secondo dei venti racconti del progetto “Prendi la targa, venti tappe italiane per fare memoria” ideato dal giornalista e scrittore Giorgio Terruzzi e realizzato grazie alla partnership di BMW Italia con iFoodies. Le venti storie raccontate dalla inconfondibile voce di Terruzzi sono pubblicate con cadenza settimanale e sono raggiungibili dal canale Instagram di BMW Italia, sul sito www.bmw.it/prendilatarga su www.specialmente.bmw.it e su www.ifoodies.it

«Nella luce perlata dell’alba, se vi trovate in Campo dei Gesuiti a Cannaregio, può capitarvi di incontrare Corto Maltese che sussurra le parole del suo amico Hugo Pratt mentre cammina – mani dietro la schiena- verso le Fondamenta Nuove. Alto, smilzo, un po’ curvo, quella giacca lunga e blu, al pari di una scia inconfondibile. Il cappello liso da marinaio. Conviene seguirlo in silenzio, superare il ponte dei Donà, osservarlo guardare verso l’Isola di San Michele dove è sepolto Baron Corvo, vicino a Diaghilev e a Stravinsky.

Corto svolta a destra, il suo passo è lento. Percorre calle de la Pietà, stretta e silente, gira a sinistra, sospira. Qui c’è la casa del Tiziano, che fu anche casa sua. Ho sbirciato dal piccolo cancello perché i luoghi nascosti di Venezia regalano sempre almeno una storia. Infatti. Il fantasma dell’artista è comparso di sfuggita. Una barba folta e grigia, neri gli abiti come nei ritratti. Si agita lì dentro, a detta di Corto, dal 27 agosto 1576, alla ricerca di un nuovo colore, di una grandiosa ispirazione.»

Questo è l’incipit del secondo racconto per il progetto “Prendi la targa”.

I contenuti editoriali verranno pubblicati con cadenza settimanale.

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