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San Marino Fixing, editoriale: “Alla RAI risponde Maurizio Costanzo”

da Daniele Bartolucci

Ha fatto bene il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini a ribattere punto su punto.

Lonfernini

di Daniele Bartolucci

“Se non lo avete mai fatto, andate a visitare San Marino: è bellissima”. La chiosa finale di Maurizio Costanzo alla sua trasmissione è un meraviglioso spot per tutto il Paese e se non avete ancora visto la puntata del 10 dicembre… andatela a vedere. Non come l’attacco che RAI1 ha fatto pochi giorni prima all’antica Repubblica, verrebbe da dire, e che il Governo ha prontamente criticato (e diciamo anche giustamente). Il problema è che entrambi i programmi hanno messo in luce se non la verità, sicuramente la realtà attuale. Non si parla dei numeri travisati di contagiati o di qualche ora in più seduti al tavolo del ristorante, ma di come l’Italia vede San Marino.

L’invidia per le piccole libertà che si può concedere il Titano in questa pandemia, generata dal servizio RAI (che ha solo enfatizzato quello che già alcuni amministratori pubblici riminesi avevano fatto prima), fa il paio con le considerazioni espresse dagli altri ospiti del salotto di Costanzo, in particolare Platinette che ha puntato il dito sul sistema bancario. Ha fatto bene il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini (nella foto di San Marino RTV) a ribattere punto su punto, garantendo che quella “stagione” è finita e informando i presenti e i telespettatori che “San Marino non è più un paradiso fiscale dal 2008, essendo omologato agli standard internazionali”.

Il problema, come ha detto lui stesso, “è far passare questo messaggio”.

Un problema enorme, perché certe etichette non sono facili da staccarsi di dosso. Per questo il Covid è un’opportunità: perché offre anche a San Marino una vetrina, un palco. L’importante è sfruttarlo bene e far vedere un Paese serio e affidabile.

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