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Commissione d’inchiesta su Banca CIS: “Quanto emerge dalla relazione è gravissimo”

da Redazione

ANIS: “La politica non si perda in polemiche sterili, ma trovi unità”.

ANIS

 

di Daniele Bartolucci

 

“Quanto emerge dalla relazione della Commissione d’inchiesta è gravissimo e mette ancora più in dubbio la credibilità del nostro Paese, già provata da una lunga crisi economica. A maggior ragione, dopo l’evidenza di alcuni meccanismi e dinamiche, ci si aspetta un cambio di passo sia da parte della magistratura, sia da parte della politica, per tornare ad essere un Paese rispettabile, solido e con gli anticorpi efficaci”. Così l’Associazione degli Industriali interviene nel dibattito in corso nel Paese in questi giorni, rilevando che “la pubblicazione della relazione della Commissione d’inchiesta su Banca CIS e tutto ciò che le ha gravitato attorno non può lasciare indifferente la nostra Associazione, sia come cittadini sia come imprenditori. Quanto sta emergendo dalla lettura degli atti è infatti gravissimo e mette ancora più in dubbio la credibilità del nostro Paese”. “Appare evidente”, commentano, “come una scellerata serie di errori e fattori concomitanti abbia determinato, oltre al degrado morale e reputazionale, un danno esorbitante sul piano economico che si riversa sull’intera collettività e sulle future generazioni. Tra le cause: la manomissione dei sistemi di protezione del sistema bancario, la commistione di ruoli, l’aver minato la stabilità del principale istituto di credito sammarinese addossandone il peso sul bilancio dello Stato e di conseguenza creando squilibrio al settore bancario, e non ultimo l’ingerenza della politica nel Tribunale. La reputazione di San Marino, va sottolineato, è già provata da una pesante crisi economica a cui abbiamo chiesto da tempo di porre soluzione con interventi condivisi e decisivi, seppure impopolari. Per questo ci si aspetta un cambio di passo. In primis, da parte della magistratura, perché alcune di queste evidenze risultano segnalate già da tempo senza che nulla sia stato fatto per impedirne o punirne il proseguimento: c’è urgenza di ritrovare la necessaria fiducia nelle istituzioni, soprattutto alla luce di quanto è stato riepilogato dai Commissari in questi lunghi mesi di audizioni, analisi e documentazione. Ma anche da parte della politica, perché non si perda in nuove, feroci e sterili polemiche, ma tragga forza proprio dalle risultanze della relazione e abbia finalmente il coraggio di fare tutti i necessari interventi per tornare ad essere un Paese degno e solido a livello economico e sociale. Questo è il momento di dimostrare a chi ci guarda che tutte le forze del Paese sanno unirsi nell’interesse generale dei propri cittadini e ribadiamo a gran voce l’urgenza di intervenire per stabilizzare il sistema bancario”.

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