SAN MARINO – La prima di due sfide consecutive al San Marino Stadium per la Nazionale di Varrella è con la Lettonia: Titani e baltici non si confrontano dal 2003 e stavolta è la prima in amichevole internazionale. I Biancoazzurri arrivano dalla convincente prestazione fornita in Liechtenstein, foriero di un pareggio che fuori territorio e in gare ufficiali mancava da circa 20 anni. Diverse le novità proposte da Franco Varrella tra i partenti: dal rientro di capitan Simoncini alla coppia D’addario-Grandoni sulle corsie, passando per il rilancio dall’inizio di Alessandro Golinucci, Ceccaroli e Vitaioli. Assenti tra gli altri Palazzi, Nicola Nanni e Berardi: l’auspicio è quello di averli a disposizione sabato per l’ultima di Nations League con Gibilterra.
Il primo affondo è sammarinese, con la punizione conquistata da Ceccaroli sulla trequarti: il pacchetto difensivo lettone allontana la punizione corta di Vitaioli. È poi la Lettonia ad assumere il comando delle operazioni, affidandosi ad un ispirato Kārkliņš. Velenosi i due corner calciati in sequenza dal centrocampista ospite, il secondo dei quali direttamente verso la porta di Simone Benedettini – attento nel respingerne la traiettoria –. L’estremo sammarinese si ripete sul gran diagonale di Ikaunieks poco più tardi.
San Marino non resta a guardare e riparte quando se ne presenta l’occasione: così al quarto d’ora, con la bella giocata di Hirsch sull’out di destra che porta all’ammonizione di Stuglis per un intervento da tergo. Il duetto imbastito con Brolli produce un calcio d’angolo, frutto dell’ostinazione di quest’ultimo. Dalla bandierina Alessandro Golinucci, che pesca la zuccata di Simoncini nel cuore dell’area avversaria: sulla traiettoria Hirsch è un pizzico in ritardo, ma anche in fuorigioco.
Momenti di apprensione a metà della prima frazione di gara, quando Simone Benedettini viene a contatto con Uldriķis e frana a terra dolorante. Necessario l’intervento del team medico sammarinese, che assiste per quasi tre minuti all’interno dell’area piccola il numero dodici di casa, poi in grado di riprendere la partita pur con una vistosa benda alla testa.
Proprio nel momento in cui San Marino aveva preso le misure agli avversari, facendosi vedere con buona costanza ed interessanti trame anche nella metà campo avversaria, la Lettonia sblocca l’incontro: merito di Ikaunieks, che mette pressione a Simoncini – scavalcato da un lungo lancio – fino a sottrargli il pallone e mettere al centro un cross potente e radente che gonfia il sacco attraverso il fuoco amico di Brolli.
In coda al primo tempo torna in equilibrio la situazione disciplinare, con il cartellino giallo sollevato da Maresca all’indirizzo di Alessandro Golinucci, reo di aver fermato con un fallo tattico la ripartenza guidata dal gigante Uldriķis. Non è che il secondo fallo di San Marino nel primo tempo, a fronte dei dodici messi insieme dagli ospiti, che tornano avanti di uno anche in questo rapporto per via dell’ammonizione di Kārkliņš un attimo prima del duplice fischio di metà gara.
Un paio di cambi in mediana per San Marino ad inizio ripresa, con Mularoni ed Enrico Golinucci per Tomassini ed Alessandro Golinucci. Mette mano allo scacchiere tattico anche Kazakevičs, che getta nella mischia Dāvis Ikaunieks e vara l’attacco a due punte per la secondà metà di gara. I Titani approcciano ancora una volta bene, facendosi vedere con l’inserimento sulla trequarti di Hirsch: l’attaccante di casa è bravo a danzare tra due avversari per poi armare la corsa di Mularoni, che litiga col pallone e viene rimontato dal rispettivo marcatore.
Ospiti pericolosi al 55′ con l’affondo in corsia di Sorokins che arriva a crossare ad una manciata di metri di distanza dalla linea di fondo, proponendo un traversone abbondante che bacia la faccia frontale della traversa per venire poi raccolto – senza esito – da Dāvis Ikaunieks. Replica sammarinese un paio di minuti più tardi, con Vitaioli abile a mettere giù di petto e servire Mularoni. Sullo sviluppo dell’azione si inserisce Hirsch, che anticipa Sorokins e lo semina sulla corsia di destra; il successivo traversone sul primo palo e relativo flipper in area non premiano Vitaioli, mentre il cross seguente è facile preda di Ozols.
I Titani sono ottimamente posizionati in campo, riuscendo ad intervenire spesso nel giro palla avversario con ripetuti intercetti che alleggeriscono il lavoro della terza linea – sollecitata poco o niente nei primi venti minuti del secondo tempo –. Si eccettua solo un tentativo di testa di Uldriķis, che spedisce alto partendo per altro da posizione irregolare secondo la segnalazione di Passeri. Buona opportunità per San Marino al 65′, con la punizione conquistata da Hirsch sul lato corto dell’area di rigore: una sorta di angolo corto che i Biancoazzurri scelgono di giocare con lo schema che prevede il velo di Brolli sul primo palo, ma il pacchetto arretrato baltico non si fa sorprendere e allontana la minaccia.
Con la partita assestatasi su un sostanziale equilibrio, sono i chili e i centimetri – sviluppati su piazzato – a fare la differenza. Così la Lettonia trova la via del raddoppio con Dubra, in campo da appena tre minuti, bravo a sfruttare la perfetta traiettoria di Cigaņiks. Con lo stesso fondamentale ci prova più tardi Gutkovskis, anche lui da poco entrato, ma la sua zuccata sfila di un soffio a lato del montante sinistro di Benedettini. Ne consegue un triplo cambio per San Marino ad un quarto d’ora dalla fine: in campo Zonzini, Michael Battistini e Zafferani: quest’ultimo torna a vestire la maglia della Nazionale a distanza di tre anni e quattro mesi. L’ultimas volta a Norimberga con la Germania campione del mondo.
Discutibile il calcio di rigore assegnato da Maresca al 78′ per il contatto tra Mularoni e Fjodorovs: dal dischetto Gutkovskis che incrocia col destro e batte Simone Benedettini, che pure aveva battezzato l’angolo giusto e spinto bene con le gambe. La trasformazione dell’attaccante del Raków Częstochowa è però impeccabile e vale il 3-0 baltico. Nel finale buona opportunità in ripartenza per Cigaņiks, liberato sul centro-sinistra: accentratosi sul destro, lascia partire una conclusione potente che Simone Benedettini allunga in angolo in bello stile. Sul corner così generato, Dubra sfiora la doppietta personale sempre su suggerimento dalla bandierina del solito Cigaņiks.
Termina così con un successo baltico la prima amichevole internazionale tra le formazioni di San Marino e Lettonia: una sfida giocata a lungo alla pari dai Titani, che non hanno sofferto eccessivamente i tentativi degli uomini di Kazakevičs. Il passivo è di fatto maturato in seguito ad un’autorete, una situazione da palla inattiva e un calcio rigore quantomeno generoso: non alibi, ma elementi che lo staff tecnico della Nazionale terrà in grande considerazione in vista dell’incontro di sabato contro Gibilterra, sempre al San Marino Stadium a partire dalle 18:00.