SAN MARINO – È l’immediata vigilia di San Marino-Lettonia, amichevole ufficiale che schiude all’impegno di Nations League programmato per sabato con Gibilterra. Il primo impegno alle 18:00, il secondo alle 15:00 ed entrambi al San Marino Stadium ed in diretta su San Marino RTV.
Un attimo prima dell’allenamento ufficiale di questa sera, utile a Franco Varrella per valutare le ultime scelte – anche in virtù di assenze annunciate e forzate, almeno per domani -, il commento del CT e di Lorenzo Lunadei in conferenza stampa.
Che non poteva muovere dall’ultima, splendida prestazione di San Marino in campo internazionale, vale a dire lo 0-0, stretto a dir poco, ottenuto in casa del Liechtenstein: “Siamo consapevoli di aver fatto passi in avanti, progredendo in termini qualitativi e di efficacia in relazione al calcio che cerchiamo di proporre. I ragazzi hanno fatto di tutto per migliorare ulteriormente e relativamente al range di crescita che possiamo permetterci, devo dire che sono stati veramente brevi. Pertanto, affrontiamo queste due gare sereni e consapevoli delle problematiche legate ad un momento surreale, andando in campo per fare il nostro meglio al di là di considerazioni di presenze o assenze – dovute queste ultime anche a difficoltà legate al Covid –. La squadra si è allenata bene – assicura mister Varrella – e ha voglia di chiudere in bellezza questo micro ciclo in Nations League”.
Si augura che quella di Vaduz possa essere stata una prestazione spartiacque anche Lorenzo Lunadei, tra i protagonisti al Rheinpark Stadion: “Quella sfida ci ha dato consapevolezza, sappiamo cosa siamo in grado di fare se prepariamo bene le partite, vale a dire essere competitivi anche al cospetto di squadre composte da professionisti. Ci è entrato ben in testa che impegnandoci appieno e tenendo alta la soglia dell’attenzione in ogni momento e movimento in campo, aiutandoci l’un l’altro come squadra, possiamo ottenere buoni risultati. Quello che ci auguriamo perlomeno per la partita di domani, così come per quella di sabato. Non ci sono differenze tra amichevole e competizione ufficiale, entrambe rappresentano testi determinanti per noi e sono convinto che daremo il massimo. Una crescita caratteriale che paradossalmente si è manifestata anche nella gioia a metà in Liechtenstein, a margine di un risultato che in generale mancava da 39 partite ed in trasferta in gare ufficiali da circa 20 anni: “Non abbiamo esultato dopo aver ottenuto un pareggio che mancava da tanto tempo – ricorda Lunadei -, probabilmente chiunque si aspettava che esultassimo come per una vittoria. Ovviamente negli spogliatoi ci siamo abbracciati ed eravamo orgogliosi – io per primo in quanto non avevo ottenuto risultati utili con la Nazionale prima di allora -, ma possiamo considerarla una festa a metà in quanto non abbiamo potuto gioire per un gol e tantomeno per una vittoria”.
A questo concetto di aggancia mister Varrella: “La mancata esultanza in Liechtenstein? Può sembrare antipatico dirlo, ma è stata la cosa più bella vedere che i ragazzi fossero dispiaciuti per non aver visto riconosciuto nel punteggio un risultato meritato sul campo. Quando Lorenzo (Lunadei, ndr) parla di risultato penso si riferisse alla prestazione che possiamo fornire in campo, non tanto quello “canonico”. Arriviamo a questa partita essendoci allenati nel corso della seconda ondata di Covid e proprio in ragione di questo mi sono espresso favorevolmente su quanto i ragazzi abbiano fatti e come fosse giusto che venisse loro riconosciuto. Sono stati encomiabili nel mettersi a disposizione, pur esponendosi a rischi persino ulteriori per giocatori non professionisti, ma devo dire che in me c’è grande soddisfazione”.
San Marino non ha mai ottenuto due risultati utili consecutivi in gare ufficiali, amichevoli o meno. L’occasione può considerarsi dietro l’angolo? Secondo Lunadei: “Dobbiamo pensare che siamo una piccola Nazionale, con tante difficoltà legate anche alla condizione di dilettanti che ci caratterizza – tutti o quasi –. Puntiamo a dare il massimo di partita in partita, per questo voglio credere sia lecito ottenere questi due, se non tre risultati utili consecutivi. Del resto, diamo tutto noi stessi in campo in ogni singola partita e non partiamo mai sconfitti. È altrettanto vero che i galloni della favorita non li abbiamo pressoché mai, ma vogliamo continuare a provarci”.
La bella prestazione in Liechtenstein può risolversi nel rovescio della medaglia rappresentato da una Gibilterra che avrà ulteriormente alzato il livello di guardia? Secondo Varrella: “Gibilterra indipendentemente dalla sfida di Vaduz, sarebbe venuta con le antenne ben dritte a Serravalle, in quanto proprio sullo Stretto abbiamo espresso un secondo tempo meritevole della loro attenzione. Sono consapevoli che non regaleremo niente e che niente abbiamo da perdere. Quello che vogliamo è dimostrare a noi stessi di poter crescere ulteriormente, anche solo dello 0,1%: per noi sarebbe un grande risultato. Loro comunque non si faranno cogliere impreparati. In vista dell’amichevole con la Lettonia, non intendo centellinare energie. Certo mi troverò a dover fare scelte obbligate, dovute in parte all’attività professionistica di alcuni ragazzi e in parte legate al Covid. E su quest’ultimo punto, benché problemi non dovrebbero essercene, dobbiamo ovviamente attendere il via libera dell’esito di un paio di test. Per questo con la Lettonia andremo incontro a qualche assenza annunciata, ma non avvertirò l’imbarazzo a livello qualitativo in quanto i ragazzi si sono messi più che a disposizione ed in condizione di esprimersi al loro meglio”.
Una domanda potenzialmente retorica per chiudere, ma che in realtà – nell’interpretazione della risposta di Lunadei – tanto retorica non è: meglio confermare la prestazione in Liechtenstein ed andare incontro a qualsiasi esito, o firmare per un pareggio che entrerebbe di diritto nella storia? “È una domanda strana, per come sono fatto io vorrei sempre giocarmela alla pari. Specialmente sabato: abbiamo visto Gibilterra, da loro abbiamo subito gol su palla inattiva che certamente è uno dei loro punti di forza. Credo potremo dire la nostra, giocheremo in un clima diverso e di certo è diversa anche la nostra consapevolezza. Possiamo fare la storia. Certo ottenere due punti nel girone sarebbe da metterci la firma, ma sono combattuto perché penso che tutti noi vorremmo giocarcela sul campo”.
A mettere tutti d’accordo di pensa mister Varrella, che chiosa sottolineando come “anche perché Lorenzo e tutta la squadra, sa bene che se giochiamo male le chance di ottenere qualcosa di speciale sono remote”.