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Banca di San Marino, continua il peggioramento della curva di ripresa mondiale

da Denis Manzi

Economia e mercati: il commento di Denis Manzi, CFA, CIPM: nemmeno il Presidente Americano ha grande influenza sui mercati finanziari nel medio periodo.

di Denis Manzi

Chi è la persona più potente al mondo? Ogni anno, Forbes, la famosa rivista statunitense di economia, pubblica questa statistica. Sebbene le posizioni varino ogni anno, vi è una costante: il Presidente degli USA si trova sempre nelle primissime posizioni, vista la grandezza economica e l’importanza geopolitica della nazione. Non sarebbe pertanto da condannare chi pensasse, soprattutto in anni di elezioni Presidenziali come l’attuale, che effettivamente il Presidente Americano sia in grado di esercitare una marcata influenza su quelli che sono i risvolti economici e dei mercati finanziari. Purtroppo o per fortuna la storia e la statistica ci dicono invece che nemmeno gli uomini più potenti al mondo sono in grado di influenzare le grandezze economiche e finanziarie nel medio periodo (imm. 1). La storia ci insegna inoltre che tutti i Presidenti hanno dovuto fare i conti con temporanei cali di mercato. La tab. 1 ci mostra i peggiori cali di mercato dal 1981 a ottobre 2020. Sebbene, come dimostrato, nel medio periodo il colore politico non influenza l’andamento economico e dei mercati finanziari nell’aggregato, è invece abbastanza ovvio che una qualche influenza la esercita sui settori dell’economia e sulle diverse fasce della popolazione. Nel momento in cui scrivo, non sono ancora noti i risultati delle elezioni e, fatto salvo un risultato non chiaro oppure contestato, l’unica cosa abbastanza certa è che si avrebbe comunque uno stimolo fiscale importante, mentre gli effetti principali che si avrebbero a seconda dei risultati su alcuni macro temi e settori industriali sarebbero quelli dipinti nella tab. 2.

I MERCATI FINANZIARI


Mese a due facce quello di ottobre sui mercati finanziari che, dopo il rimbalzo delle prime settimane sulla scia dell’ottimismo circa la possibilità di vedere implementate nuove misure fiscali in America, ha lasciato spazio alla negatività – soprattutto durante le ultime sedute – a causa sia della ritrovata consapevolezza che occorrerà ancora del tempo per la finalizzazione di ulteriori interventi fiscali, sia di una recrudescenza dell’ondata pandemica di COVID-19 che sta costringendo molti paesi a tornare gradualmente ad adottare misure restrittive dell’economia.

EVENTI PIÙ SIGNIFICATIVI

Escludendo le elezioni Presidenziali USA, l’ultimo periodo è stato caratterizzato sul fronte pandemico da un aumento generalizzato dei contagi e dall’imposizione di nuove misure restrittive, specialmente in Europa. Per quanto riguarda invece il contesto economico, segnaliamo come la pubblicazione degli utili aziendali per il terzo trimestre dell’anno stia mostrando in genere risultati che, sebbene in gran parte sono in forte calo rispetto allo scorso anno, risultano comunque migliori delle attese. Lato politica monetaria, durante l’ultima riunione del consiglio direttivo, la BCE ha lasciato intendere che probabilmente a dicembre implementerà ulteriori misure espansive.

L’ECONOMIA GLOBALE

Continua il peggioramento della curva di ripresa a livello mondiale, a seguito dell’ascesa della curva pandemica con il conseguente irrigidimento delle misure restrittive e gli indicatori non spiccatamente economici ad alta frequenza – come ad esempio quelli sul traffico, sull’accesso a ristoranti, hotel, ecc. – ci forniscono un’idea in tal senso (grafico 1). Può sembrare paradossale, se consideriamo che la pandemia è partita da li, ma l’unico paese che sta veramente recuperando e che probabilmente riuscirà a registrare una crescita positiva per il 2020 è proprio la Cina.

GLI EVENTI DA MONITORARE

Dopo la tornata elettorale Americana, torna prepotentemente sulla scena la pandemia da COVID-19 i cui sviluppi – soprattutto sul fronte della portata delle restrizioni all’economia – incideranno sul sentiment dei mercati finanziari. Al di là delle novità sullo sviluppo di un vaccino efficace, che rimane forse l’unica soluzione definitiva, ciò che impatterà nel prossimo periodo saranno le mosse delle autorità fiscali e monetarie nelle principali aree economiche; sarebbe importante una conferma circa il coordinamento tra le due.

COSA È LECITO ATTENDERSI

Sempre importante dare uno sguardo alle valutazioni delle principali categorie di investimento, in quanto nel medio-lungo periodo la performance dei mercati è fortemente correlata alle valutazioni presenti al momento di investimento (più basse sono le valutazioni più elevato è il rendimento prospettico e viceversa). La tab. 4 ci mostra valutazioni in peggioramento su tutte le classi di investimento, con mercato azionari ed obbligazionari con basso rischio di credito a livelli estremamente elevati. Ancora presente invece un discreto valore prospettico negli spreads di alcuni segmenti del mondo obbligazionario. In linea generale, partendo dai livelli di rendimento attuale e considerate le valutazioni delle principali categorie di investimento, i ritorni attesi medi per i prossimi anni non appaiono allettanti. Sarà estremamente complicato ottenere rendimenti reali (al netto dell’inflazione) positivi.

I PORTAFOGLI

Ci avviciniamo alla fine di questo anno turbolento con una condizione in deterioramento, complici da un lato le nuove misure restrittive imposte per arginare il dilagare della pandemia e dall’altro l’ampio movimento rialzista messo a segno dalle principali classi di investimento dalla fine di marzo, che ha creato situazioni di iper-comprato e ha riportato le valutazioni a livelli probabilmente non consoni ai fondamentali. Noi già da fine maggio avevamo suggerito di ridurre gradualmente l’esposizione al rischio portandola leggermente sotto ai target di medio periodo. Chi avesse seguito tale consiglio avrebbe si perso parte del rimbalzo durante i mesi estivi, ma avrebbe avuto protezione dai ribassi dell’ultimo periodo. Rimane sempre fondamentale affidarsi a protocolli di investimento rigorosi che ci permettono di non perdere la rotta neanche quando il mare si fa grosso. Considerando la rete di protezione fornita dalle autorità monetarie e – da quest’ anno – anche da quelle fiscali, di cui i mercati finanziari continuano a beneficiare, la recente fase negativa ci appare una opportunità per potere alzare leggermente l’esposizione al rischio, portandola in linea agli obiettivi di medio-lungo periodo, a discapito della liquidità.

In ottica tattica i segnali provenienti dai nostri modelli quantitativi per il prossimo periodo ci suggeriscono di ridurre la componente di liquidità e:

• aumentare gradualmente l’esposizione azionaria portandola vicino ai target stabiliti in sede di costruzione dell’asset allocation strategica;

• aumentare l’esposizione all’obbligazionario privo di rischio di credito portandola vicino ai target stabiliti in sede di costruzione dell’asset allocation strategica (questa componente è ottima in quanto scarsamente correlata alla componente azionaria);

• mantenere l’esposizione all’obbligazionario con rischio di credito leggermente al di sotto del peso stabilito in sede di asset allocation strategica.

Immagine 1: crescita di 1 Dollaro investito sull’indice azionario S&P500 da gennaio 1926 a dicembre 2019. Le bande blu e le bande rosse mostrano periodi in cui il Presidente Americano era rispettivamente espressione del partito democratico e del partito repubblicano. Fonte: A wealth of Common Sense, blog di Ben Carlson, CFA – https://awealthofcommonsense.com/


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Tabella 1: maggiori cali dell’indice azionario S&P500 durante le varie presidenze americane. Fonte: elaborazione autore su dati di “A wealth of Common Sense, blog di Ben Carlson, CFA – https://awealthofcommonsense.com/”


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Tabella 2: tendenza di alcuni macro temi e settori industriali a seconda dei risultati elettorali Americani. Fonte: elaborazione dell’autore


BSM Tab 2 Denis



Tabella 3: performance. Fonte: elaborazione BSM su dati bloomberg. Price return per indici azionari, total return per indici obbligazionari.


BSM Tab 3 Denis



Grafico 1: Indicatore ad alta frequenza per Germania, Italia ed USA del volume di attività nelle attività di vendita al dettaglio e tempo libero calcolato come media degli ultimi 7 giorni (esempio: il valore zero indica attività identica al valore medio atteso, il valore -100 indica un livello di attività del 100% inferiore a quello medio atteso). Fonte: Elaborazione BSM su dati Google Community Mobility Data. Ultimo aggiornamento al 23 ottobre 2020


BSM graf 1 Denis



Tabella 4: valutazioni. Fonte: elaborazione BSM su dati bloomberg con dati rilevati in data 27 ottobre 2020. Il percentile, con valori che vanno da 0 a 100 (più il valore è elevato e più il mercato è caro) è calcolato su una serie storica di 10 anni e rilevazioni mensili.


BSM Tab 4 Denis

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