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Termina senza reti lo scontro fra San Marino Academy ed Hellas Verona

da Redazione

SAN MARINO – Termina senza reti lo scontro diretto fra San Marino Academy ed Hellas Verona nella 7° giornata di Serie A. È un pareggio che sorride soprattutto alle Scaligere, falcidiate dall’emergenza virus (che non risparmia neppure il tecnico Matteo Pachera) ma capaci, alla fine, di confermare la propria solidità difensiva (quarta gara di fila senza prendere gol, Coppa Italia compresa) e soprattutto di mantenere il +3 sulle Titane, avversarie dirette nella corsa salvezza.

Al “Sinergy Stadium” Alain Conte propone un 11 titolare con una novità su tutte: Shino Kunisawa al centro della difesa. Dall’altra parte la formazione è praticamente obbligata, stanti le assenze di titolari come Nichele, Ledri, Santi e soprattutto Bragonzi, la bomber da 4 reti sulle 5 segnate complessivamente dall’Hellas. In attacco, spazio a Papaleo e Susanna, con la prima che dopo soli 20” sfugge ai radar difensivi e carica un destro che, per fortuna delle ospiti, è privo di mordente: Ciccioli blocca senza affanni. Dall’altra parte Muya sfrutta la propria fisicità per cavalcare palla al piede fino in area, da cui esplode un destro che Durante, prudentemente, decide di allungare in angolo. Al quarto d’ora la prima, vera palla gol dell’incontro: cross di Meneghini, uscita non perfetta di Ciccioli (disturbata da Jelenčić) e destro di prima intenzione di Sardu, che ha un rigore in movimento ma lo manda alto.

Il primo tempo va a fiammate. Al 26′ tocca alla San Marino Academy, che con la solita Muya (assist di Chandarana) arriva in area piccola dove però irrompe Rigaglia, imprecisa col destro e comunque in fuorigioco. Anche il pressing è un’arma delle Titane. Meno di 60” dopo, sempre Muya ruba palla in posizione avanzata e offre a Rigaglia l’occasione di riprovarci, stavolta dal limite: il destro dell’ala siciliana è debole e centrale. Nel momento migliore delle ospiti arriva il break di Susanna, che scippa il pallone a un’incerta Kunisawa e dopo aver saltato Piazza incrocia col destro, arrendendosi solo davanti al volo di una super Ciccioli. Sul ribaltamento, Rigaglia viene imboccata centralmente da Barbieri e davanti a Durante fallisce clamorosamente la conclusione da zero metri: palla colpita troppo sotto e traversa a negare il vantaggio biancoazzurro. L’Academy però non demorde, fermamente intenzionata a chiudere il primo tempo in attacco. A 2′ dalla sirena arriva c’è una grande opportunità per Muya, che dal limite curva il mancino con forza e precisione dovendosi però arrendere ad una prontissima Durante, che in volo dice no alla centrocampista inglese.

Dopo l’intervallo Conte spende subito Nozzi per Venturini. Ad uscire meglio dai blocchi è l’Hellas: Papaleo si muove bene tra le maglie della difesa e si porta al cospetto di Ciccioli, che di piede porta a casa anche questo duello. Due minuti dopo, punizione battuta profonda da Mella con Jelenčić che sfugge alla marcatura ma, per fortuna dell’Academy, non si coordina al meglio. Con una panchina ridotta ai minimi termini, Formisano non tocca il proprio undici iniziale, mentre Conte inserisce in sequenza Menin, Baldini, Corazzi e Di Luzio. Il ritmo però è fiacco e per rivedere qualcosa occorre attendere il 65′, quando Jelenčić ruba palla a Montalti e davanti a Ciccioli esplode un mancino potente ma leggermente troppo alto. Dall’altra parte si registra tanta buona volontà ma soltanto una “puntata” di Baldini e un colpo di testa di Barbieri, entrambi troppo teneri per impensierire Durante. Al 77′ ci sarebbe anche una buona combinazione Menin-Baldini, con la seconda capace di portarsi al cospetto di Durante ma da posizione di fuorigioco. E comunque il portiere del Verona aveva vinto il tu per tu. Nel finale l’Hellas Verona (che chiuderà senza cambi) ci prova con le forze residue, ma non occorrono straordinari, a Gloria Ciccioli, per fermare il destro di Sardu e il tiro-cross di Papaleo. Finisce con un pareggio (il primo stagionale) che lascia senz’altro dell’amaro in bocca alle Titane, attese ora da un altro scontro diretto dal grande peso specifico in ottica salvezza: quello con il Napoli.

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