SAN MARINO – La Giunta di Castello di Faetano, insieme al Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Università di San Marino, ha ideato, promosso e sostenuto il restauro pittorico di un murale dipinto da Tiziano e Fabrizio Bugli nel 1974 per incitare alla lotta contro l’inquinamento da piombo.
Si tratta di un’opera unica nel suo genere in Repubblica, nei pressi di Piazza del Massaro, quindi dal valore storico e sociale senza eguali. L’opera riporta al contesto storico di quasi mezzo secolo fa, non solo della nostra realtà territoriale locale, e possiede ovvi legami con la grave attualità mondiale dell’inquinamento umano, dei delitti contro la natura e contro la vita dei lavoratori.
L’esecuzione del murale faceva parte di una iniziativa di carattere sociale che si proponeva di informare e sensibilizzare la popolazione, in particolare i lavoratori, sui rischi legati all’inquinamento ambientale ed alla contaminazione di aria, acqua e suolo. Soprattutto, i rischi sanitari come il saturnismo, una grave malattia dovuta all’esposizione professionale al piombo. In un momento storico caratterizzato da una scarsa conoscenza in materia e da una legislazione carente e arretrata, il murale stimolava la partecipazione attiva per migliorare lo stato delle cose. L’adeguamento della legislazione sammarinese in materia di rischi sull’ambiente di lavoro, i controlli sanitari, il miglioramento dei processi produttivi e le progressive restrizioni, fino all’abolizione del piombo nelle vernici e negli smalti, portarono nel tempo alla scomparsa del saturnismo a San Marino. Nel mondo invece, secondo i dati OMS, l’esposizione al piombo, soprattutto quello contenuto nelle vernici, ha causato oltre un milione di morti nel solo 2017.
Domenica 8 novembre alle 15:30 la Giunta di Castello di Faetano inaugurerà ufficialmente la ‘seconda vita’ di quest’opera, insieme agli artisti, alla cittadinanza e alla presenza del Prof. Michele Chiaruzzi, Direttore del Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali.