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L’artista Leonardo Blanco dona un’opera al San Marino Green Festival

da Redazione

SAN MARINO – Mercoledì scorso l’artista sammarinese Leonardo Blanco ha donato una sua opera agli Archivi Sostenibili del San Marino Green Festival. La breve cerimonia di consegna si è svolta presso l’atelier dell’artista alla presenza dell’ideatore del festival Gabriele Geminiani e la stessa curatrice degli Archivi, Annamaria Bernucci, storica e critica d’arte che lavora all’interno dei Musei comunali di Rimini. L’opera donata fa parte di un lavoro andato in scena lo scorso anno dal titolo “Sciami” sul quale la Bernucci scrive: “I totem che Leonardo Blanco ha realizzato con legni di reimpiego, la cui funzione originaria era quella del trasporto e protezione di beni fragilissimi come i vetri, sono voce di speranza … al loro interno, dall’orifizio segreto generativo di vita, come da alberi cavi, scaturiscono forme libere e aggettanti… Come sciami dalla carica vitalistica e organica che escono dall’ombra, dal cuore di un favo segreto.” “Sciami” sin dal titolo presenta un forte connotato ecologico e, per quel cartone alveolare posto sul fondo della nicchia, ci ricorda in maniera evidente la struttura a celletta degli alveari delle api. Le api sono, da sempre, preziose e fondamentali, non solo per la produzione di miele ma anche per la salvaguardia della biodiversità nella loro veste di impollinatori. Ma da diversi anni a questa parte le api sono in declino, minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici. Ma cosa vedremo all’Archivio Sostenibile dell’Arte del San Marino Green Festival? Ci troveremo di fronte ad una sintesi possibile delle ricerche in corso da parte di artisti che si muovono con strumenti linguistici disparati: pittura, fotografia, installazione, scultura, illustrazione, video. Alcuni ispirati da oggetti trovati e trasformati in qualcosa di nuovo e diverso, altri inclini alle trame evocative e simboliche legate al tema della natura, della preservazione del pianeta ma anche del sociale. Va da sé che un Archivio Sostenibile dell’Arte per essere tale, letteralmente e fuor di metafora, si deve anche sostenere, con la benevolenza di istituzioni, sponsor e visitatori, con la generosità degli artisti e degli operatori culturali, con la volontà collettiva di farlo crescere e sedimentarsi. Da un po’ di tempo l’Archivio è alla ricerca di una sede che gli consenta di fare esposizione e di realizzare incontri, mostre, laboratori che possano accelerarne lo sviluppo e creare sin da subito una ricaduta culturale sul territorio. Se c’è qualcuno sensibile alla bellezza e alla cultura della sostenibilità batta un colpo.

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