Colori ad olio con nuance energiche, il rosso e le sue varianti, il giallo. “Amo i colori caldi – confida – ma cerco sempre un senso negli abbinamenti”.
di Alessandro Carli
Non c’è proprio un titolo, si tratta di un’esposizione di 12 tele su donne e cavalli. E la ospita, sino all’8 novembre, il Centro Atlante di San Marino. Il pittore autodidatta Giuseppe Giannini, a distanza di poco più di quattro anni, torna in Repubblica. “Sono opere – racconta – che ho dipinto negli ultimi anni a Rimini”. Colori ad olio con nuance energiche, il rosso e le sue varianti, il giallo. “Amo i colori caldi – confida il pittore – ma cerco sempre un senso negli abbinamenti”. Esempio ne sono i tre cavalli in cui “il verde incontra il bruno per far risaltare il senso della polvere e del fondale”, ma anche le donne, sempre “ferme” in posa a differenza degli animali, che contengono un movimento e tanta forza. “Colori mesticati” li definisce Giuseppe Giannini, che come i soggetti ritratti “sento dentro, come in un processo di verità”. Non ha modelli o modelle, il pittore, ma una fervida creatività: “La mia fantasia mi fa interpretare sempre quello che vedo”.